Ciao, mia carissima Star^^
Ti chiedo scusa per l'assenza, ho impiegato più tempo di quello che avrei voluto. Ci tenevo a proseguire anche con la long su O'Donnell, così riesco a mandarti subito almeno un paio di recensioni. ❤️
Dona sollievo sapere che Jari abbia chiarito con il padre i loro contrasti. Non era facile per il giovane affrontare una guerra con il pensiero di qualcosa in sospeso tra loro. Ora che Jari è diventato un uomo le tematiche che affrontano sono diverse; sentire parlare suo figlio dopo un'esperienza così dura, notare un atteggiamento così maturo e forte lo ha reso consapevole di quanto Jari sia cresciuto e diventato responsabile della decisione presa. Non credo potrà smettere di essere in pensiero per le sue sorti, ma è sicuramente più consapevole del suo giudizio.
È toccante il dispiacere di Jari per la lontananza dalla sorella. Dopo la morte della madre il loro legame è diventato inossidabile; la presenza l'uno dell'altra donava conforto nelle difficoltà. Jari sa di lasciare un vuoto nella vita della sorella, oltre alla preoccupazione di saperlo nel mezzo di un conflitto armato.
Volente o nolente, Jari dimostra davvero di aver dato una svolta al suo ruolo all'interno dell'esercito. Spinto dalla fiducia di coloro che lo circondano, di superiori e commilitoni, viene investito di nuove e maggiori responsabilità. Stavolta però porta sulle spalle un bagaglio diverso, più ricco di esperienze sul campo, lui per primo diventerà un maestro e un punto di riferimento per le nuove leve.
Il rapporto tra Bernhard e Jari è sempre molto interessante, il livello di confidenze che si scambiano ha subìto un'evoluzione. Ho l'impressione che il piano personale e quello militare si stiano sovrapponendo ora che anche i gradi di Jari sono maggiori. Si mostrano amici e confidenti anche nelle questioni che riguardano le loro missioni militari. Sembra un'amicizia ormai consolidata (sempre con l'ombra dell'attrazione), c'è una conoscenza reciproca e profonda dei tormenti del compagno: Jari sembra conoscere i tormenti dell'amico, non sono una novità e la missione che sta per intraprendere non lo sorprende affatto, anzi dà solo conferme.
Tra i due è maturata una grande stima reciproca; nonostante la missione a cui Bernhard sta per prendere parte, Jari non dubita della lealtà del compagno, dopotutto hanno un obiettivo comune da perseguire; dal canto suo, Bernhard crede fermamente nelle capacità di Jari, è certo di aver raccomandato per un ruolo così importante uno dei suoi uomini migliore.
Certo, la guerra non bada ai sentimentalismi, ci saranno sempre questioni a cui dare la priorità, ma Jari nella sua giovane vita ha dovuto dire un po' troppi addii per non abbandonarsi allo sconforto. È comprensibile l'incertezza, per quanto la sua formazione come soldato abbia fatto grandi progressi sa di dover imparare ancora molto e stavolta dovrà farlo senza avere accanto la guida con cui ha iniziato quest'avventura. Quel nuovo senso di abbandono che prova è inevitabile, è come se Bernhard lo avesse lasciato solo nella fossa dei leoni contando nel suo coraggio, nella sua forza d'animo e nella fedeltà alla causa per cui tutti combattono.
Di questa importante svolta nella storia mi è piaciuto il fatto che ci mostri fin dalle origini come nasce il grado di tenente, cosa vive un uomo per diventarlo, soffermandoti sulle sue incertezze per ricordarci sempre quanto i protagonisti di una guerra siano niente più che esseri umani.
Jari si dimostra fin da subito un ufficiale attento ai suoi sottoposti, prima di essere soldati che imbracciano un fucile, essi sono uomini e in quanto tali deve essere garantita loro la possibilità di preservare la vita davanti al pericolo con una preparazione adeguata.
Se possibile, hai donato ancora più profondità al personaggio di Jari, le responsabilità gli hanno offerto l'occasione di esprimere sensibilità e giudizio.
Sai bene quanto stimi Yrjö, anche dalla prospettiva dei suoi amici emerge il suo buon cuore e non passa inosservato l'amore che nutre per la ragazza che accompagna sempre i suoi pensieri.
Yrjö antepone sempre l'umanità alla legge militare; egli rappresenta un conforto per il fisico e per l'anima, sa comprendere i tormenti di questi giovani, cerca di aiutarli nel limite del suo potere, anzi soffre per non poter fare di più. Come sempre sai affrontare con delicatezza ed estrema trasparenza i temi ricorrenti di un conflitto che vede sul campo uomini con indole ed esperienze diverse.
La posizione scomoda di Lauri tra guerra e famiglia rende il suo dilemma sempre più profondo. Sembra essere più tormentato dal pensiero dei suoi cari rispetto al passato, specie dopo aver visto con i suoi occhi la sofferenza della donna che ama provocata dalla sua assenza.
La determinazione e il coraggio che stanno guidando Hjalmar sono rischiosi in tempo di guerra. Confido nel tenente che lo ha preso sotto la sua ala, sembra un uomo fidato, spero mantenga fede alla promessa di temprare il giovane affinché egli sappia difendersi e preservare la sua vita.
Pubblico subito l'altra recensione. ❤️
Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)
Ps Grazie di cuore per la bellissima recensione, le tue parole mi riempiono sempre il cuore di gioia. Ti rispondo presto. ❤️ |