Ciao, mia carissima Star^^
Perdonami, arrivo sempre in ritardo. ♡
Inizierò a risultare ripetitiva, ma è sempre bello leggere come l'impatto delle donne sulle scelte di questi uomini sia così decisivo e benefico.
Hai creato un bellissimo contrasto tra l'atmosfera bellica che attraversano insieme i due militari e il loro supporto reciproco. Verner e Leena affrontano la missione fianco a fianco e non solo fisicamente, essi dividono le fatiche, si fanno coraggio a vicenda. Lei dimostra con il suo operato di meritare valore e rispetto all'interno dell'esercito, viene riconosciuta tale a prescindere dalla sua femminilità. Questa donna è in grado di esprimere altrettanto fervore e intraprendenza, mostra la stessa efficacia nell'affrontare le missioni che vengono loro assegnate dai superiori, rappresenta una spalla su cui poter contare. Anzi, mi sembra di capire che il suo lato femminile possa diventare una risorsa per i suoi compagni: è stata prudente e coscienziosa placando la frenesia di Verner, gli ricorda innanzitutto quanto sia essenziale prendersi cura della propria umana fragilità.
Verner, dal canto suo, dimostra ancora una volta un'indole buona e sensibile; è raro trovare, in quei tempi, uomini dalla mente così libera da pregiudizi, specie tra i combattenti.
Il rapporto tra Verner e il fratello non mi lascia mai indifferente, tanto quanto tocca il cuore di Leena; non esiste ordine o missione che valga più dell'incolumità di suo fratello, lo vuole risparmiare con tutte le sue forze dal pericolo. Il fatto che nella mente di Verner si insinui anche un piccolo riferimento a Jari, mi fa pensare che il legame tra loro non si sia del tutto spezzato e lui nella sua vita rivesta ancora un ruolo importante.
Verner e Leena hanno molto da condividere, innanzitutto un grande dolore che li ha spinti a portare avanti le cause dei propri cari defunti. Un tale livello di condivisione li ha portati ad instaurare una buona dose di fiducia tanto da chiederle di badare al fratello; la tempra e il passato della donna bastano a prendere questa decisione quasi disperata per salvare uno dei suoi pochi cari rimasti.
Hai realizzato molti paragoni in questo capitolo e ti sono serviti per trasmettere le condizioni e le caratteristiche dei tuoi personaggi.
Kris sente di non avere altra scelta, combatte per tenere fede ad un dovere e difendere con le armi gli ideali in cui crede. Mi piace questo suo lato sentimentale, si trova fisicamente sul campo ti battaglia, ma con la mente e con il cuore è tornato a casa da quell'amore da parte sua così sincero che non ha smesso di provare e che ha lasciato senza l'illusione di credere che al suo ritorno lei avrebbe accolto i suoi sentimenti. Con tutto il bene che posso volere a Kris, ha ragione a perdere le speranze.
Dall'altra parte ci presenti Gunner e il suo modo totalmente diverso di vivere l'esperienza della guerra. Il soldato ne è attratto, dalla sua prospettiva è una vita a cui aspirare, porta onore agli occhi altrui aver combattuto per una causa, poco importa che non riguardi direttamente la propria patria.
Mi ha emozionata il modo in cui hai costruito il confronto tra Aleks e l'ufficiale delle guardie bianche, un confronto che culmina in un incontro molto intenso.
La storia di Aleks è sempre molto toccante. Ora che è pronto ad ammettere i suoi errori davanti alla famiglia, è anche pronto a rischiare la vita pur di rivedere i suoi cari e far sapere loro quanto non abbia mai smesso di amarli.
Aleks si trova da solo faccia a faccia con gli orrori di quella guerra civile. Un padre in grado di amare così profondamente non può che restare scioccato da ciò che vede. È coraggioso, ma il pensiero che anche la sua famiglia possa subire un simile destino lo fa tremare, lo fa cadere nel rimorso di non essere stato al loro fianco e a quel punto persino gli ideali che ha così strenuamente difeso scivolano in secondo piano.
Il cuore di Aleks dedica un pensiero anche a Verner, dimostrando la riconoscenza che nutre nei confronti del ragazzo; il minimo per lui è sperare che si trovi al sicuro e che gli sia rimasto un buon ricordo dell'amico, spera che Verner abbia compreso le ragioni della sua partenza.
Subito dopo il ritrovamento di quella carneficina, torni a mostrarci la prospettiva di un giovane tenente che guida le guardie bianche, quindi ci mostri le sue ragioni dal lato opposto della barricata. Anche lui è animato da sentimenti onorevoli, nei confronti della sua patria nutre rispetto e devozione, ma anche nostalgia nei confronti del paese che ha lasciato e che vorrebbe non cambiasse, questo lo spinge a non arrendersi lontano da casa e a non prendere in considerazione l'opzione del tradimento. Attraverso le imprese sempre portate a compimento, sembra davvero aver tenuto fede al suo ruolo, almeno fino a che Aleks non è diventato la sua prima missione irrisolta e quindi è diventato per lui una questione personale che macchia la sua reputazione.
L'incontro dei due è molto bello, molto umano, entrambi sembrano avere una morale a guidarli lungo la via e verso la meta più giusta. Alla fine mostri entrambi come "perdenti" in questa guerra, gli eventi si evolvono senza che loro li possano comandare.
La valanga salva Aleks per il momento. Se non è un segno del destino questo non so quale possa essere.
Mi lasci con il fiato sospeso, non vedo l'ora di leggere il seguito. ♡♡♡
A presto!
Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice) (Recensione modificata il 25/04/2023 - 01:34 am) |