Recensioni per
Corri, ragazzo, corri
di BellaLuna

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/04/22, ore 15:35

IV
QUARTO POSTO A PARI MERITO, CON UN TOTALE DI 42/44
BellaLuna95, con “Corri, ragazzo, corri”

Grammatica:
Perfetta!

Stile: 9,75/10
Il tuo stile non solo mi ha convinto, mi ha proprio catturato fin dalla prima riga, aiutandomi a immergermi completamente nel mood della storia e nei parallelismi da te tracciati tra le sue diverse parti. Inizio però con una (l’unica) piccola critica, ovvero la citazione iniziale tratta da “Sign of the Times”: onestamente, l’ho trovata evitabile, visto il numero già ampio di riferimenti da te inseriti (come ad esempio la citazione del titolo). Inoltre, la metafora scritta da Harry Styles viene qui un po’ banalizzata, essendo i proiettili effettivamente tali.
Per quanto riguarda invece la drabble in sé, nulla da dire, è tutto organizzato ed eseguito alla perfezione. La struttura, ovvero la suddivisione in due parti, è perfettamente bilanciata, e gli elementi presenti nella prima ritornano tutti nella seconda. Tuttavia, e qui ho riscontrato un grandissimo punto a tuo favore, i riferimenti non sono letterali e identici, ma ottimamente reinterpretati: ne è un esempio la frase centrale del racconto, “Da cosa scappi, Minù?” che nella seconda parte del racconto non è più pronunciata ad alta voce. È invece un pensiero nella testa del protagonista, un ricordo di quell’infanzia perduta a cui ormai si può dare soltanto un’altra risposta (anch’essa pensata, come se mancasse il coraggio di ammetterlo pronunciandola ad alta voce).
Mi è piaciuto moltissimo anche il passaggio intermedio con cambio di tempo verbale, da passato a presente: nonostante il protagonista non sia analizzato in prima persona, infatti, ciò ti ha dato modo di farlo sentire “più vicino” al lettore, di esprimere le emozioni in modo molto più diretto.
Lungo l’intera drabble, anche l’utilizzo della punteggiatura è perfetto: le pause sono giuste, ben calibrate, e la lettura è perfettamente scorrevole. Anzi, questa è proprio una di quelle storie che si fanno leggere tutte d’un fiato da quanto catturano l’attenzione, lasciando qualsiasi interpretazione o ricerca di significati ulteriori a letture successive: al primo impatto, il lettore si scontra con la cruda realtà, così come è successo al protagonista una volta vista dal vivo la guerra.
Il lessico in sé è abbastanza semplice, ma alcune immagini create sono molto interessanti e ti hanno consentito di innalzare il livello formale (ad esempio, mi ha colpito molto “armi umane che crivellano l’aria).
Davvero complimenti!

Trama, Originalità, Contestualizzazione e Sviluppo dei personaggi: 19/20
Come probabilmente avevi preventivato tu stessa al momento della consegna, la valutazione della drabble risente un pochino del parametro “originalità”, nonostante la bellezza estrema della storia non ne sia affatto intaccata di per sé. Hai raccontato una storia di guerra, una di quelle che abbiamo sentito così tante volte soprattutto in relazione alla Grande Guerra… la caduta delle certezze e degli ideali che avevano contraddistinto la Belle Epoque e la mentalità delle giovani generazioni, che non avevano più la memoria storica della guerra (un po’ come noi al giorno d’oggi…). Il contesto storico, quindi, è costruito alla perfezione, e il tuo protagonista non è altro che il suo perfetto esponente, ottimamente contestualizzato in esso. Di storie simili, costruite su questo contrasto, ne sono state scritte moltissime. Eppure, trovo che tu sia riuscita a far tuo questo topos, grazie soprattutto alla forza espressiva delle tue parole.
Minù è caratterizzato benissimo, fin dal nome: è un diminutivo, come a voler indicare la sua innocenza, la sua inconsapevolezza della realtà delle cose, a cui forse non vuole rassegnarsi anche una volta che arriva a trovarsi faccia a faccia con la morte. Eppure, è perfettamente consapevole della sua imminenza.
La trama e l’intreccio, come detto in precedenza nel parametro stilistico, sono chiarissimi e senza alcuna imprecisione, grazie anche alla struttura “schematica” e molto ordinata. Chiudo con un piccolo dubbio sulla conclusione: quando dici “perduta è la sua casa”, a cosa ti riferisci? Ho pensato che la frase potesse riguardare il fatto che la casa del ragazzo si trovava nei pressi del fronte ed era stata distrutta durante la guerra, oppure alla consapevolezza di Minù di non poterci più tornare… in questo caso, “casa” assume il valore metonimico di “famiglia”. Qual era il tuo intento? La cosa mi ha molto incuriosito!
In conclusione, originalità a parte, tutto è stato realizzato alla perfezione, riesco proprio a percepire quanto di tuo, quanta “anima” ci hai messo nella stesura del racconto.

Titolo: 4,75/5
Secondo me, hai scelto un buon titolo. Pur avendolo ripreso da una citazione, infatti, l’hai reso adatto alla drabble, che ci è stata proprio costruita intorno. Il contrasto tra l’infanzia, in cui Minù correva spensierato, e il presente, in cui cerca di sfuggire alla morte, che alla fine è l’elemento portante della storia, ne risulta così accentuato. Inoltre, così a prima vista mi ha piacevolmente ricordato il film Forrest Gump, e (molto vagamente) l’atmosfera della prima parte della drabble ha confermato questo parallelismo. Forse non è originalissimo, ma è sicuramente in grado di fare il proprio lavoro, incuriosendo i lettori e invogliandoli alla lettura. Riprendendo quanto hai scritto nelle note, infine, condivido la scelta dell’italiano, vista anche l’ambientazione del racconto.

Gradimento personale: 4,5/5
La drabble, come hai potuto vedere già dai parametri precedenti, mi è piaciuta molto. Hai trattato un tema non originalissimo, questo è vero, ma la tua storia è riuscita ad essere davvero incisiva, a catturare tutta la mia attenzione e, nel finale, prendermi anche un po’ al cuore. Come detto in precedenza, avrei preferito trovare qualche maggior “variazione sul tema” rispetto al canonico racconto di un soldato della Prima guerra mondiale, ma al tempo stesso questa drabble è scritta così bene che mi sembra difficile immaginarla con una struttura diversa. Mi ha davvero invogliato a leggere qualcos’altro di tuo il prima possibile!

Bonus – Prompt (2/2) + Sottogenere (2/2): 4/4
Prompt: Il prompt è stato usato benissimo, senza alcun dubbio. La tua drabble non parla esplicitamente delle condizioni vissute all’interno delle trincee (sebbene esse siano nominate), ma il riferimento alla Prima guerra mondiale è palese grazie al riferimento all’ideologia positivistica e irredentista, dominante all’epoca in molti ambienti intellettuali italiani. Infine, ho trovato molto bella e significativa la frase con cui sottolinei la vanità di queste ideologie, negando ogni eroismo in una situazione quale la guerra di posizione.
Sottogenere: Entrambi i sottogeneri scelti sono stati utilizzati correttamente. La prima parte della drabble è, effettivamente, una kidfic, che racconta l’infanzia del protagonista per porla poi a confronto con la sua giovinezza trascorsa in guerra. Ho apprezzato proprio il fatto che il lettore si accorga solo in un secondo momento della presenza di un flashback. Anche il genere introspettivo è sviluppato molto bene: come ho già detto in precedenza nel parametro stilistico, la stessa impaginazione della seconda parte è stata un ottimo espediente per scavare più a fondo nella mente del protagonista. Per entrambi i parametri bonus non posso quindi che assegnarti il punteggio pieno.
TOTALE: 42/40+4

Recensore Master
09/04/22, ore 12:32

Ciao!
Passo anche io a recensire la tua, che mi ha colpita molto già solo perché abbiamo scelto lo stesso periodo storico XD
Di questa breve drabble ho adorato il modo in cui hai narrato la crescita di Minù in pochissimo spazio, separando molto bene l'età ingenua dell'infanzia e la disillusione dell'adulto che si trova davanti alla morte e da essa vuole scappare.
Hai inoltre fatto passare benissimo il concetto di "noia esistenziale", che spesso porta i giovani a volersi imbarcare in imprese più grandi di loro. Terribile, poi, vederne spezzate le speranze da questa crudele realtà.
Molto bella e molto ben scritta, uno spaccato nella vita di un ragazzo forse troppo furbo e troppo ingenuo al tempo stesso.
Buona fortuna per il contest!
Alla prossima,
Tsuki

Recensore Master
05/04/22, ore 16:05

Buonasera di nuovo, cara
Non avevo dubbi - anzi, sì ma pochissimi perchè nel gioco degli inovinelli non sono brava XD - che questa fosse la tua.
Ha quel tono che mi piace tanto che oscilla tra poesia e prosa del primo novecento, raffinato ma tutto sommato asciutto.
Perfetto per raccontare la guerra come ricordo che sai fare, con le voci di personaggi "normali", che diventano quindi emblematici di un numero più vasto.
La grande guerra è stata quella nota per essere estenuante, di trincea, dove le malattie mietevano vittime quanto gli ordigni. Ma, purtrppo, sembra la storia anche di oggi, di ogni ragazzino che si è trovato o troverà in queste circostanze... l'ingenuità del'infanzia che deve morire, perchè forse la persona che la perde troverà un tipo di freddezza - forza? -per lottare fino al'ultimo per sopravvivere
Sono sicura che andrà estremamente bene nel contest!
un bacio triste,
Setsy

Recensore Master
01/04/22, ore 18:31

Ciao cara, passo a trovarti visto che abbiamo partecipato insieme al bel contest di Mystery!
Ammetto, alla terza lettura ti ho riconosciuta per lo stile particolare con cui costruisci le drabble 😅😅
Che dire del contenuto invece?
Beh, Minú mi ha fatto un po' sorridere e un po' immalinconire: da tipico ragazzino combinaguai (me lo sono proprio immaginato un po' alla "Pierino" di quelli vispi che non stanno mai fermi) a uomo "pragmatico", quel "dalla morte c risuona cupo ma risoluto, passando per la" via di mezzo" del giovane che si arruola perché "si annoia" ritrovandosi poi terribilmente scottato.. è attualissima, ed è esempio perfetto che sì, la guerra, per chi la vive, cambia tutto.
Nel lavoro, sempre un piacere leggerti.
Alla prossima! 😊
Nala

Recensore Veterano
29/03/22, ore 15:57

Ciao Bella,
passo anche dalla tua drabble sperando di poterti portare un sorriso visto il periodo. La tua drabble mi è piaciuta molto, anche se mi ha lasciato molto amaro in bocca. Minù è tutti quei ragazzi che pensano alla guerra come a un gioco, ma non si rendono conto di tutte le atrocità che si porta dietro.
Disperatamente attuale, purtroppo.
Bravissima.
Ah, una cosa, mi piace il nome Minù, mi fa pensare a qualcosa di antico...
Complimenti e in bocca al lupo.
Alla prossima.
Rita

Recensore Master
29/03/22, ore 13:16

Ciao,
Innanzi tutto, in bocca al lupo per il contest.
Hai descritto un piccolo racconto che parla di un ragazzo qualsiasi in un'epoca qualunque.
Non ci eravamo tutti abituati ad immaginare guerre lontane nello spazio o nel tempo? E invece la storia insegue se stessa in un vortice di odio e morte. Purtroppo c'é sempre stato un Minù che, cercando di scappare dalla morte, é finito dritto nelle sue braccia e purtroppo ci sono ancora oggi e ci saranno i futuro: padri, figli, fratelli perduti per un ideale, una fede, o semplicemente il desiderio di gloria.
Ma la vita é più importante di qualsiasi altra cosa, se tutti i Minù del mondo lo capissero, forse non ci sarebbero più guerre.
Alla prox!
Ssjd

Recensore Veterano
29/03/22, ore 10:07

Come sempre stupisci con le tue drabbles: la sintesi è un dono e tu lo possiedi.
Quella di Minu' è stato il duro risveglio di chi vuole la guerra senza conoscerla veramente, che la crede un'eroica impresa quando invece è la manifestazione della brutalità umana.
Minu' ora scappa per quella vita che forse aveva disprezzato, nel senso che vivere in pace era considerato da codardi. Lo è? Per l'esercito sì, per la retorica di guerra di sì, specie di chi la predica e la combatte sulla poltrona. Loro vivranno, i soldati al fronte no e la loro morte servirà ai loro interessi, per vivere meglio.
Bravissima e spero che tu vinca il contest, questa drabble meriterebbe più recensioni.
In bocca al lupo,
H.

Recensore Veterano
28/03/22, ore 10:50

Ciao BellaLuna,

Ritengo che la tua flashfic sia tra quelle scritte meglio presenti in gara. Ho apprezzato molto l'evoluzione subita da Minù, quel suo correre che cambia drammaticamente significato nelle ultime battute. Probabilmente l'idea che la guerra fosse qualcosa di glorioso e romantico era anche frutto di una propaganda, la quale non poteva essere criticata perché, come scrivi tu, guerre abbastanza recenti non ce ne erano state. Penso che poi ci sia stato uno slittamento, e i combattimenti eroici siano diventati quelli a bordo di un aereo. Ma non c'è posto dove l'aria non sia crivellata da proiettili.

Ah, grazie per la nota sul nome, perché prima di leggerla ero convinto che il protagonista fosse francese :)