Tu sei bravo. Veramente. Lo dico raramente agli autori, e di solito lo faccio quando incontro uno stile di scrittura che sappia spiazzarmi già dai primi paragrafi. Non ho mai visto né letto Lady Oscar di Ikeda, ma questo piccolo racconto mi ha fatto immaginare tutti i personaggi, compresa la protagonista. Mi ha fatto capire che è una donna forte, con sani principi impiantati in lei. Il dialogo centrale fra questi due personaggi, Girodel e la Duchessa Florence, è il leitmotiv dell'intera struttura del racconto che ti fa capire come il tenente abbia una stima profondissima per Oscar e che, con un carattere forte anch'egli che emerge tra le sue parole, non si fa sviare da semplici pettegolezzi, che naturalmente girano sempre per le corti. Il finale si ricollega perfettamente all'inizio.

Bravo, mi hai colpito. Spero tu possa scrivere prosa di altro genere, se ne avrai voglia, perché hai talento;

AP.

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Ciao Riccardo. Mi fa piacere trovare un altro tuo scritto e sono lieta il protagonista sia Victor. Amo leggere di personaggi secondari. Mi é piaciuto il dettaglio riguardanteo.stato della divisa, ce lo vedo in un simile atteggiamento. La Duchessina é davvero friva nelle sue chiacchiere e ha coinvolto Victor in questi pettegolezzi. Mi é piaciuto come quest'ultimo abbia difeso Oscar dove converge tutto nell'invidia. Oscar si erge maestosa su tutte le chiacchiere di corte nella sua unicità. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 07/04/2022 - 05:14 pm)

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Un bel ritratto inedito di Girodel. In effetti non è molto considerato, è un personaggio di contorno. Però sicuramente conosceva abbastanza bene Oscar e le parole della Duchessina lo hanno offeso quasi personalmente, poiché lui conosce bene il valore di Oscar, la sua onestà e anche cosa la lega ad André. Mi sono piaciute l'ambientazione e le descrizioni sia dei personaggi che del luogo. Bravo, a presto.

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Ciao Riccardo,
interessante questo scritto che mette in evidenza la personalità di un personaggio, quale Victor Girodelle, forse, a torto, non approfondito come sarebbe stato necessario, e che rivela il suo sentire, pur consapevole di far parte egli stesso di un certo tipo di società e rimasto, probabilmente, un po’ troppo confinato ai margini della storia, se non in alcuni momenti topici per l’economia della storia stessa.
Poche parole sono bastate a Victor nel colloquio con la duchessina Florence, la quale ha peccato di superficialità e si è avventurata su un terreno pericoloso parlando di Oscar, cercando di metterla in cattiva luce, senza rendersi conto che, proprio Girodelle, viveva quasi a fianco di quella donna e ne conosceva carattere e caratteristiche, senza contare quanto le fosse devoto e quanto apprezzasse il suo modo di essere, così spiccatamente cristallino da ergersi sopra qualsiasi pettegolezzo fosse stato messo in giro su di lei, su colui che la accompagnava da sempre, sulla sua vita specchiata. Mi è piaciuto che Victor abbia preso, in questo frangente, anche le difese di André, relativamente al rapporto che lo lega ad Oscar, e che, ai più, potrebbe sembrare particolare ma mai morboso, parola che racchiude in sé qualcosa di sbagliato, malato, se non si viene a conoscenza della dedizione dimostrata verso di lei.
Uno smacco per quella ragazzina che ha parlato, forse, unicamente morsa da una invidia per ciò che quella donna soldato era in grado di dimostrare pur indossando semplicemente una divisa.
Piacevole anche il contesto nel quale hai fatto svolgere l’intera scena, capitata proprio pochi attimi prima del momento del cambio della guardia, durante la passeggiata della Regina e del suo nutrito seguito, in una giornata assolata e scevra di nubi, proprio come doveva sentirsi Victor, in pace con se stesso, e senza nubi ad offuscare il suo orizzonte mentre si dirigeva verso Oscar.
Altro bel ritratto che dona rotondità e profondità al personaggio preso in considerazione. Un caro saluto.

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"Ah che sarà che sarà, quel che non ha governo né mai ce l'avrà,
quel che non ha vergogna né mai ce l'avrà, quel che non ha giudizio".

La Duchessina è una sciocca. Va dal secondo di Oscar a parlare male di Oscar, senza sapere qual è lo stato d'animo di Girodel e senza conoscerlo minimamente. E' ovvio che un ufficiale, ma anche, al giorno d'oggi, un collega, sentendo parlare male di una persona della sua cerchia, ne prenda le difese almeno in apparenza. Figuriamoci Girodel che quelle difese le ha prese col cuore e non soltanto per circostanza e per etichetta. La Duchessina si è scioccamente esposta senza avere la minima speranza di successo.
Lamenta, poi, che Oscar è una raccomandata. In un certo senso, almeno secondo le regole della società attuale, lo era davvero, ma, a quell'epoca, lo erano tutti. Le cariche si ottenevano pagando e soltanto i nobili potevano ricoprirle.
La Duchessina è una ragazza sciocca e dalla bocca larga, che viene facilmente allo scoperto. Per questo, è fastidiosa, ma per nulla pericolosa.
Girodel le dà troppo conto. Troppo fiato spreca con lei, fornendole spiegazioni che non era tenuto a darle. Avrebbe potuto liquidarla con due parole, sottolineandone l'inopportunità dell'intromissione e la totale assenza di giudizio.

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What a lovely fic about Victor's admiration, respect, loyalty and love for his beautiful female commander. I hope you will write more about him in your next stories. It's so refreshing to see Oscar from his point of view.

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Girodelle nel manga è approfondito e su alcune cose si sarebbe comportato diversamente, su altre risposte invece sarebbe stato uguale 😄 infatti gli era già capitato ma con dei commilitoni! E veniva appellato Florian. (quasi come la duchessina!)
Bello questo testo, mi piace l'immediatezza del messaggio e che racconti i personaggi comunque tramite l'azione, anche se traspare il loro sentire, è proprio piacevole grazie

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Per un momento ho pensato che potesse esserci del tenero tra i due.
Magari sarebbe anche potuto succedere, se solo la piccola intrigante non avesse avuto l'ardire di dire peste e corna di Oscar.
Non l'avesse mai fatto!
Non una nuvola oscura il cielo di Victor, in pace con se stesso e col mondo.
Non si può dire lo stesso della Duchessina, rosa dall'invidia.
Peccato. Occasione sprecata.
Ma forse no. Forse, in qualunque caso, non sarebbe accaduto nulla.
Victor è senza nubi, ma il suo cuore sarà sempre occupato.

Testo splendido. Complimenti vivissimi.

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Complimenti a Victor, che ha saputo mettere quella ragazzina invidiosetta al suo posto!

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Ciao Riccardo, ben ritrovato. Ho visto tardi il tuo breve racconto, sono a letto ma ho deciso di leggerti prima di andare a dormire. Mi avevi incuriosito molto!
Hai fatto bene a narrare qualcosa di inedito su Girodelle, alcune lettrici sono molto amanti di questo personaggio secondario. Si può dire che lui , fin dal principio, si comportò sempre con molta onestà, correttezza e lealtà verso Oscar.
Il personaggio femminile di tua invenzione però è deludente: innanzitutto: come poteva , anche solo sospettare il legame fra Oscar e André? " Scherzo della natura?" A chi? Il valore di Oscar, le sue qualità e le sue virtù erano ben note a Versailles, non ho mai sentito dire che qualcuno parlasse così male di lei addirittura da far circolare pettegolezzi e polemiche sul suo conto e il suo ruolo.
Nell' insieme, naturalmente il mio giudizio sulla storia è positivo, tuttavia la tua prima storia mi era piaciuta molto, molto di più.
Buona notte
P.S. grazie per la risposta, certo ho capito il punto però secondo Ikeda nessuno a Corte sapeva che Oscar fosse un maschio nel tantomeno il tipo di rapporto con Andrè. Nell' anime sanno che è donna ma è troppo riservata per far trapelare qualcosa di sé. Buona giornata
(Recensione modificata il 05/04/2022 - 12:26 pm)

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