Non si può lasciare una recensione ad una poesia del genere, perché nessuno dovrebbe avere diritto a esprimersi sull'argomento, se non chi lo vive in prima persona.
Personalmente, non ho mai creduto alle etichette né all'idea che la normalità esista. Vedo solo tanta imposizione, tanta maggioranza nel rientrare in schemi predefiniti nei quali nessuno, me compresa, riesce a stare. Non vediamo pregi e difetti, non vediamo il talento e l'unicità di ognuno di noi, vediamo "l'equilibrio", la "norma", la banale piattezza delle cose. Ma a cambiare il mondo non sono le persone "normali". Cosa sia la normalità, io non so rispondere.
Non voglio nemmeno avere le pretese di essere speciale e di avere chissà quale ruolo nel mondo. So che non rientrerò mai negli schemi, qualunque strada questo mi porterà.
È commovente leggerti, mi trasmetti tenerezza. Non pena, ma tenerezza, la stessa che provo per me stessa. Non voglio definirti, come non voglio tu lo faccia con me.
Tu non sei la tua malattia, io non sono il mio dolore. Ed è bello pensare che questo non ci distruggerà.
Mi trasmetti speranza. Ti ringrazio.
- Rachel |