Recensioni per
add another stone
di absenthium

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/05/22, ore 13:20

Ciao :)
finalmente riesco a trovare, con una decina di giorni di ritardo o poco meno, il tempo per passare da questa bellissima storia che ho letto praticamente subito.
Parto col dire che mi sono sentita super affine con la prima cosa che dici nelle note: OFMD ha preso anche parte del mio cervello e della mia anima, e non le riavrò mai più. Credo capiti lo stesso con ogni libro, film, o serie tv che abbiamo amato e da cui ci siamo lasciati toccare.
Questa introspezione su Ed mi è piaciuta moltissimo, l'ho trovata un'escalation davvero ben riuscita che racconta l'evoluzione del personaggio di Barbanera a partire da quando era solo Ed, assassino di suo padre, convinto di non meritarsi nulla di buono e di bello perché è quanto gli ha raccontato sua madre (probabilmente per proteggerlo dalle illusioni, chissà.) Si passa poi per l'incontro con Jack, la sua prima esperienza sessuale completamente vuota, fino ad arrivare all'incontro con Izzy, che mi è piaciuto moltissimo: hai reso l'idea del loro rapporto tossico in maniera perfetta, secondo me, ho davvero visto l'Izzy della serie e il preciso comportamento di Ed nei suoi confronti. Che immensa tristezza. E poi c'è Stede, uragano biondo, pazzo lunatico, che arriva a sconvolgere ogni certezza di Barbanera, al momento giusto.

Bella bella bella.
Spero scriverai ancora dei nostri pirati, nel frattempo ti faccio i miei complimenti ♥

Leila

Recensore Veterano
27/04/22, ore 15:00

Wow, sono rimasta ancora una volta incantata da questo bellissimo personaggio pieno di sfaccettature che è Ed. Non è un caso che io mi sia innamorata di lui, visto che mi rivedo troppo in Stede (ma questo non c'entra)
Ho amato davvero tanto l'idea di mettere a confronto Barbanera con i quattro uomini con cui più si relaziona nella serie, bello anche perché si riesce a vedere la sua crescita e quel suo essere capace di cambiare personalità a seconda di chi ha di fianco.
L'ingenuità di quel bambino silenzioso che ama le cose belle e che con il tempo si trasforma, diventando, forse, rumoroso come il padre.
Cresce con Jack e al suo fianco impara e scopre il mondo, scoprendo anche sé stesso (era indubbio che fosse successo qualcosa tra i due).
Con Izzy si diverte, ormai può farlo perché è temuto e rispettato. E, come dici tu, Izzy farebbe veramente di tutto per Barbanera.
Al fianco di Stede, alla fine, torna un po' l'ingenuità di quel bambino che è stato, smussa i suoi angoli quel tanto che basta per nascondere Barbanera ed essere semplicemente Ed.
Ti ringrazio per questo focus sul nostro pirata perché l'ho apprezzato moltissimo. Mi piace molto anche il tuo stile che mi ha fatto scivolare addosso tutto, dandomi però anche la possibilità di soffermarmi sui dettagli.
Sperando di poterti leggere ancora ti saluto e ti rinnovo i complimenti
Giulia

Recensore Veterano
26/04/22, ore 18:12

Ciao!

Parto subito con i complimenti. Mi piacciono le storie-raccolta e il tema di questa mi ha particolarmente attirata. L'idea di affrontare il personaggio di Ed attraverso gli uomini della sua vita, più sua madre, mi ha colpita per l'originalità e anche per il risultato che ne è uscito.
Andiamo con ordine. Il padre di Ed è una figura di sicuro impattante nella costruzione di questo personaggio e credo che tu in poche righe abbia delineato molti aspetti di questa relazione complicata e abusiva, tutti importanti per mostrare quello che poi Ed diventa nel corso della sua vita. Il contrasto tra rumore e silenzio mi è caro in generale e ritrovarlo qui associato al padre e alla madre di Ed mi è piaciuto, l'ho trovato calzante e appropriato. Il padre di Ed è chiassoso, è ubriaco, è violento, rompe le stoviglie, lo picchia e picchia sua madre. Lei, invece, è calma di rassegnazione e sofferenza (per sé stessa a cui non può concedere un marito e una posizione sociale migliore e per Ed a cui non può garantire serenità). "Gli mostra un brandello di seta rossa che già sta sbiadendo, per insegnargli a non volere": una frase potente, che mi ha dato i brividi per quanto esprima perfettamente la situazione che vive Ed da bambino. Sua madre gli insegna a non volere, a non desiderare nient'altro rispetto a quello che ha e ad accontentarsi perché non c'è via d'uscita, perché è Dio che decide tutto per tutti. Ma molto d'impatto sono anche le ultime frasi di questo primo momento della storia: Ed piange e pensa di aver amato suo padre, come probabilmente l'ha fatto, nonostante tutto, perché era suo padre, perché ha subìto l'imposizione sociale per cui ai genitori si deve voler bene a prescindere, ma forse anche perché ha amato l'idea del padre più che il padre in sé: gli sarebbe piaciuto amare davvero un padre buono, piuttosto che ritrovarsi a decidere di uccidere il proprio per salvare sua madre e sé stesso.
Bellissima la parte dedicata a Jack. Mi è capitato di vedere molto odio nei confronti di Calico Jack, ma io l'ho apprezzato tantissimo, nonostante tutto, e in questa tua narrazione non ho visto accanimento, ma solo una rappresentazione centrata e sempre filtrata da Ed che mi è parsa calzante con quanto visto nella serie. Anche qui torna il contrasto rumore-silenzio, ma Jack è rumoroso in modo diverso da come lo era suo padre. Jack è chiassoso, fa il gradassone e agisce nell'ottica del fottersi a vicenda tra pirati che ha professato nella 1x08. Per Ed è importante: è un rumore che lui vuole imitare, a cui vuole assimilarsi perché ha bisogno di un modello da cui prendere spunto per non farsi mettere i piedi in testa in mare, in questo mondo nuovo che non gli appartiene ancora e che ha accolto solo perché ha ucciso suo padre e ha associato a questo l'idea di male assoluto. Mi piace come tu abbia rappresentato questo Ed che consapevolmente decide di costruirsi addosso un personaggio, quel Barbanera che diventerà leggenda e che qui ancora non è nato. A questo personaggio finisce per associare anche questa nota passionale che però mantiene, come il resto della vita che al momento lo contorna, i tratti della tossicità. C'è silenzio, però, e in questo probabilmente torna quasi un'aura materna di cui lui ha bisogno, anche se non sa ancora come gestirla e come inserirla veramente nella propria esistenza.
Anche Izzy gode del mio favore, quindi grazie per averne scritto. Anche lui è importante per Ed e lo è perché a questo punto della sua evoluzione sta calibrando il proprio carattere in base al personaggio che si è costruito. Izzy gli dà la misura di quanto possa spingersi oltre prima di essere troppo. Con lui ha campo abbastanza libero, quasi infinito: come hai ben notato tu, Izzy lo adora come solo i cani sanno adorare i propri padroni e accetterebbe qualsiasi cosa se provenisse dal suo Ed. Probabilmente solo di fronte a un eccesso davvero - perdona la ripetizione - eccessivo tornerebbe sui propri passi cercando di consigliare qualcosa di meno forte, ma al momento e soprattutto nel momento della tua storia per Izzy è possibile tutto, anche farsi infliggere dolore fisico - e abbiamo visto nella serie fin dove può spingersi Ed con il dolore e le punizioni. Mi è piaciuto come a lui tu abbia attribuito lo sguardo acuto di chi si rende conto di alcuni aspetti reconditi della personalità di Ed, di cui lui normalmente non parla: non uccide molto di persona e questo è un fatto da notare, ma non abbastanza da destare sospetti. Izzy sa penetrare alcuni lati della personalità di Barbanera, ma non tutti: non si rende conto di chi sia sotto la maschera.
Veniamo a Stede, l'ultimo uomo fondamentale di Ed. Lui è l'uomo che lo stupisce più di tutti perché, in effetti, Stede è una continua sorpresa. Sembra - è - un incapace, ma fa cose folli, come portare sulla nave un'intera biblioteca, o avere lampadari e un caminetto in una stanza piena di legno e carta, o incendiare una nave perché qualcuno ha insultato il suo ragazzo. Un completo squilibrato, hai detto bene. Se per Ed è, all'inizio, una novità, qualcosa che spezzi la monotonia che è diventata la sua vita piratesca, col tempo Stede comincia a diventare una persona cara, qualcuno con cui vivere dei momenti che superano la dicotomia rumore-silenzio e che diventano semplicemente importanti nella loro semplicità. "Convince Stede a trafiggerlo perché è quanta più intimità sa di poter ricevere, ma quando Stede tira la lama fuori dal suo stomaco guida Ed nella sua stanza, pulisce il taglio con acqua e bende candide, mani attente, sussurri, 
tu, folle": mi ha commossa questa frase. Hai fatto bene a recuperare il momento del "Vesti bene le cose raffinate", perché a mio parere è proprio l'attimo in cui Ed realizza di provare qualcosa di forte e di diverso da qualsiasi cosa abbia mai provato in precedenza. Probabilmente non sa ancora dare un nome a questo sentimento, che tu hai connotato con i caratteri della fame, di un desiderio fisico e mentale non più precisato di così, ma è una svolta importante che in qualche modo vorrà provare a colmare. Mi è piaciuta veramente tanto.
Voglio terminare con due parole sullo stile. L'ho trovato calibrato e veramente esatto. Crudo dove doveva esserlo e più ermetico o addirittura poetico a tratti, quando hai potuto permetterlo seguendo il flusso della storia.
Che altro dire? Ti ringrazio per aver scritto questa storia e per averla condivisa con noi. Rinnovo i miei più sinceri complimenti! Davvero ottimo lavoro!
Un abbraccio,

Menade Danzante

Nuovo recensore
24/04/22, ore 23:15

Grazie per averne scritto.
Non credo esaurirò presto la voglia di leggere di Ed, irrequieto e multiforme, di scavare nei possibili futuri e passati immaginari.

Cambia forma come l'acqua, Ed, a seconda di dove lo metti; quindi penso funzioni particolarmente il contrasto con diversi personaggi, perché ogni volta sarà diverso il risultato.

Spero ne scriverai ancora, leggerei volentieri. Intanto ti cerco su AO3 :)