Gentile Autrice,
leggendo il tuo componimento mi è parso di immergermi nuovamente nella terribile atmosfera che l’arrivo del covid aveva provocato circa due anni fa. Le tue parole mi ricordano con puntualità quei momenti in cui tutti siamo rimasti spiazzati, perché mai avremmo pensato di vivere una situazione del genere, che davvero faceva mancare il respiro poiché tutti eravamo impauriti e non riuscivamo nemmeno a guardarci negli occhi, tantomeno pensare di stringersi una mano, tutte cose che sembravano l’abitudine e che ci siamo visti portare via. Temporaneamente abbiamo dovuto accantonare sogni e progetti in attesa che tutto tornasse alla normalità e, ora con il senno di poi, ci siamo accorti, di quanto fossero indispensabili anche le cose che un tempo avremmo solo reputato normali.
Forse ora stiamo rialzando il capo e contestualmente riusciremo a tirare un respiro sperando di non ricadere in questa spirale di vuoto e solitudine archiviando il tutto solo come un brutto ricordo auspicando nel frattempo di aver fatto tesoro di questa esperienza così traumatizzante e che ci abbia insegnato qualcosa per il prossimo futuro.
Grazie di aver mantenuto viva l’attenzione su qualcosa che ancora ci portiamo dietro e dentro come un macigno e che dovrebbe insegnarci a riflettere più approfonditamente sulle cose.
Un caro saluto. |
