Un momento di crisi, profonda e intima.
Momento che non è neanche tanto breve.
Infatti quell'"ancora", ripetuto quattro volte, fa intravedere che c'è dietro tutto un dipanarsi doloroso nel tempo. L'ultima ripetizione, a formare il verso finale, da sola, aggiunge anche un'idea di insopportabilità: la pazienza è finita.
È una poesia difficile da commentare, dove ogni parola aggiunta è superflua o fuori luogo. Come un pianto, ogni parola una lacrima, quando si ha la consapevolezza che niente e nessuno in questo mondo potrà servirci, e non si vuole nemmeno essere avvicinati e consolati.
Una poesia che personalmente non sarei nemmeno riuscito a scrivere perché non c'è voglia di condivisione. Un po' come le poesie che scrivevo molto tempo fa e che nascondevo in un quadernetto da tenere sotto chiave.
Hai scritto cose che non sempre è facile condividere.
Hai parlato di pietre che non tutte sono riuscito a vedere o a capire appieno. "Pietre sull'anima", ma alcune senz'anima per il lettore. Macigni comunque: "alla ricerca di un amore / che non esiste, ancora." Mi sono ritrovato nell'ultima: non saper fare spazio a Dio, non avere la voglia o il coraggio di dire.
Parole sofferte e coperte.
Coperte di intensa simbologia.
Non possiamo fare a meno dei simboli, come non possiamo fare a meno di trucioli di concretezza. Perchè non siamo puri spiriti.
Simboli leggeri come i colori: siano essi giallo e blu, o giallo e bianco, o arcobaleno, o rosso.
Simboli solenni, cristiani, importanti, come la pietra del Santo Sepolcro, o il calice amaro.
Parole insistite, nella seconda metà della poesia, continuamente ripetute come un rosario.
Hai scritto di momenti dove sei sola con te stessa, come Gesù che prega nel Getsemani. Momenti mistici rari, purtroppo, nella mia esperienza, ma che ti fanno sentire pervaso di immenso e ti fanno capire, con una certezza che non ti sogneresti mai di avere nelle cose della vita che, malgrado ogni apparenza, non sei solo. È il risultato della preghiera come questa poesia, ancora una volta più preghiera che poesia.
Poesia ancora una volta capace di lasciare qualcosa al lettore.
Grazie per aver avuto la forza e il coraggio di pubblicare. |