Recensioni per
Manuale di Onironautica
di Nesia Stesi

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/05/22, ore 22:08

Questa è la tua prima poesia che leggo, e mi è piaciuta molto. Dà l'immagine che il sonnambulo sia quasi come un guerriero, che la notte si cimenta in battaglie oscure, lungi dall'essere lucido, ma sicuramente fiero di sentirsi sé stesso e libero di evadere. Quel ''libero di morire'' è un memento mori interessante che chiude il tuo componimento,

Complimenti;

AP.

Recensore Veterano
04/05/22, ore 09:59

Il nostro inconscio alla fine è la nostra pura essenza, e solo nel cuore della notte, durante la fase REM in cui non abbiamo controllo sul nostro corpo, esso si impossessa di noi e si rivela in tutta la sua potenza. Perché alla fin fine è il cervello che impedisce tutto ciò nella vita normale. La notte è il regno dell'Id, che può sfogarsi senza che nessuno lo guardi.
Complimenti! Un abbraccio
Francesca

Recensore Master
01/05/22, ore 04:45

Questa poesia mi ha emozionato, cara Nesia.
Cioè… Di primo acchito ho pensato che fosse robaccia, perché violava qualsiasi regola di arte poetica, perché si trascinava sonnambulisticamente attraverso versi sgangherati.
Ma poi quel Notte maiuscolo è stata una sorta di chiave che mi ha aperto una porticina nascosta.
È notte fonda, mentre leggo, e vado prima a leggermi la voce di Wikipedia sul "sogno lucido". È un po' di tempo che faccio esperimenti di "sogno lucido", senza che nemmeno conoscessi il termine, io che non sogno mai, io che dormo solo tre ore al giorno. Ci riesco a volte il primo mattino e mi aiuta a vivere la realtà con più ispirazione. In un tempo dove il confine fra giorno e notte, lucido e "lungi dall'essere lucido", consapevolezza e "senza saperlo", si fanno sempre più confusi.

Fantastico quel "libero di evadere" e quel pizzico catartico di morte che sempre accompagna le tue opere. Paure e momenti "trepidi" che diventano attimi di libertà e profonda conoscenza di sè.

Sarebbe stato il massimo leggere questa poesia scritta a mano su un foglio di carta bianco con una penna stilografica.
Adesso vado a sognarmela, lucidamente.
Buonanotte. Aspetto il prossimo capitolo!

P. S. perché associ l'onironautica al sonnambulismo, al movimento sgraziato e molesto? Non sono fenomeni necessariamente legati, mi sembra di capire.