Recensioni per
Paralipomeni di vita vissuta
di Baudelaire

Questa storia ha ottenuto 154 recensioni.
Positive : 154
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
12/05/22, ore 16:52
Cap. 16:

Credo che all'interno di un frammento, che sia di una poesia, di un quadro o di una qualsiasi opera d'arte, sia possibile scorgere spazi altri, nei quali immergersi totalmente, se lo si desidera.
Così, da una lacrima «bagnata di lentezza» (verso sublime), abbiamo la possibilità di immergerci nell'oceano, lasciandoci cullare o sopraffare...

Bellissima poesia, complimenti!

Nesia

Recensore Veterano
11/05/22, ore 18:05
Cap. 16:

Un capolavoro di canzone unito alla bellezza di questa nuova poesia!
Semplice, breve, ma diretta al cuore: "lascia che sia lacrima, oceano". Bisogna affrontare il dolore, viverlo a pieno, e non evitarlo. Ci si perde dentro, magari, ma si percepisce la voglia di ritrovarsi. E di riprovarci.
Complimenti, un abbraccio!
Francesca

Recensore Junior
10/05/22, ore 23:37
Cap. 16:

"Dicono che prima di entrare in mare il fiume trema di paura.

A guardare indietro tutto il cammino che ha percorso, i vertici, le montagne, il lungo e tortuoso cammino che ha aperto attraverso giungle e villaggi.

E vede di fronte a sé un oceano così grande che a entrare in lui può solo sparire per sempre.

Ma non c'è altro modo.

Il fiume deve accettare la sua natura, e entrare nell'oceano.

Solo entrando nell'oceano la paura diminuirà, perché solo allora il fiume saprà che non si tratta di scomparire nell'oceano ma di diventare oceano."



Khail Gibran



Carissima Baudelaire hai scritto una poesia struggente ed evocativa nella quale noi diventiamo oceano, ogni lacrima diventa oceano, ogni sfida, ogni gioia o dolore.
Chapeau.
(Recensione modificata il 10/05/2022 - 11:40 pm)

Recensore Master
10/05/22, ore 08:47
Cap. 16:

Perfezione di questa poesia.
Metà dei versi è fatta di una sola parola.
Eppure sono così potenti da trasformare una sola lacrima in oceano.

La leggo tutta d'un fiato.
"Lascia che sia".
Oceano che ci fa immensi.
Ma tutto finisce troppo presto.
Ritorno nell'imperfezione della realtà.
Oceano che ci affoga.
Mi chiedo: ho assistito a una magia vera o a una semplice illusione?

Recensore Master
10/05/22, ore 05:02
Cap. 16:

Buongiorno
Molto bella come poesia... D'altronde una lacrima può significare davvero tante cose ...
A volte spiacevoli, a volte felici.

Recensore Master
09/05/22, ore 22:54
Cap. 16:

L'oceano, il mare, l'acqua elemento primordiale, culla della vita, portatrice di morte. Noi, piccoli esseri umani siamo sempre sopraffatti, ammutoliamo di fronte all'oceano e alla sua profondità. Ma una sola, piccola lacrima può diventare un mare per affogarci o salvarci. È una delle tue poesie più belle, forse perché io amo molto il mare. Complimenti.

Recensore Master
09/05/22, ore 15:18
Cap. 16:

Molto intenso questo connubio tra le lacrime e l’oceano: le prime scendono, bagnando il viso, segno di un dolore che deve trovare il suo sfogo; il secondo invece è pronto ad accogliere la marea di quelle stesse lacrime, entro cui forse la sofferenza troverà requie annullandosi.
Bisogna lasciare che il pianto abbia la possibilità di esprimersi, con lentezza, fino a raggiungere la consapevolezza di aver toccato il punto massimo del dolore: le lacrime sono finite e, forse, solo così, si potrà riemergere a nuova vita.
Un componimento coinvolgente, cara Cristina, dove, nell’essenzialità delle parole e dei concetti, ognuno di noi può rispecchiarsi, a seconda del proprio vissuto e riflettere di conseguenza traendo le sue conclusioni.
Complimenti e un abbraccio.