Recensioni per
Leaving in the rain
di CedroContento

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/01/23, ore 18:32

Ciao!

Sto passando a recensire le storie della mia categoria degli Oscar, e volevo farti subito i complimenti, perché la tua è stata una delle flash che più mi hanno colpita.
Mi è piaciuto come tu abbia saputo dare la giusta intonazione alla voce narrante, che dà un tocco decisamente particolare alla storia. Nella semplictà dello stile e della trama, quella voce ti giunge diretta e sa letteralmente trasformare ogni parola, e credo che questa sia stata una combo pazzesca. Quando si sceglie uno stile semplice e pulito - che nel tuo caso è uno stile che scorre benissimo, fluido - a volte si può correre nel rischio che il tono resti, a sua volta, semplce, risultando piatto.  Ecco, tu sei riuscita benissimo a gestire uno stile semplice (che mi rendo conto di preferire, quindi forse sono un po' di parte, nell'aver amato tanto la tua storia, ma ciò non toglie che secondo me resta sempre bellissima anche al di là del mio gusto) e a dargli il giusto tono per rendere la storia accattivante, che ti sa risucchiare. Che poi è quello che dovremmo cercare di fare in ogni storia. Quindi, davvero complimenti!
Mi rendo conto di starmi concentrando molto sullo stile, ma credo che sia la caratteristica principale da prendere in considerazione per scegliere quale sia la miglior storia breve, perché nella brevità la trama è ridotta al minimo, e sta a come la presentiamo la capacità di determinare la bellezza della fic. E credo tu ci sia riuscita, a dare un come  interessante: data anche la vicinanza emotiva del narratore, che per quel breve tratto del viaggio è vicino ad Annette e la ascolta, il lettore è portato a volerne sapere di più, di Annette, a provare empatia per la sua storia ed essere a sua volta vicino. E soprattutto l'effetto è quello di essere stati anche noi, a nostra volta, su quel treno, partecipi di quel racconto, per cui è come se il tempo si espandesse e quelle poche parole fossero in realtà molte di più. La sensazione che la storia mi ha lasciato è stata proprio di aver sentito molto di più, non mi sono parse solo qualche centinaio di parole, è come se conoscessi anche io Annette, la vedessi seduta, con la sua valigia vicino, magari mentre guarda fuori dal fnestrino fantasticando su Parigi e la sua vita là con Julie. 

Ecco, credo che nel suo piccolo questa storia abbia saputo cogliere nel segno, e lo fa in modo delicato, semplice e leggero. Proprio una bellissima lettura, faccio il tifo perché venga nominata per l'Oscar. 

Grazie per averla scritta, e in bocca al lupo!

 

Recensore Master
08/12/22, ore 17:50

Buonaserissima, vengo in pace dal contest degli Oscar e sono troppo contenta di vedere anche te in questa categoria perché sono innamorata del tuo Nickname, non chiedermi perché, mi comunica gioia e serenità e natura (e grazie a Orazio, potresti dire) ma vabbè, passiamo alla storia.
Innanzitutto, io adoro le storie narrate in questa prima persona che parla letteralmente ai lettori e racconta loro l'evento come fossero amici. Ancor di più, amo le storie brevi che riescono a essere pungenti e "succose": tutto il cuore del racconto viene trasmesso in poche righe e arriva dritto dritto al lettore. Se poi ci mettiamo pure un piccolo plot twist (cioè, la rivelazione del narratore, ossia un passeggero random sul treno) e una bella frase a effetto di chiusura, otteniamo la storia perfetta.
Noto con gioia come tutte e tre abbiamo proposto storie d'amore (ma va là!) variegate, con protagonisti e protagoniste che amano intensamente al di là di ogni restrizione sociale, e dove il sentimento trionfa sempre. Ah, e anche tu hai scelto la stazione /il treno come ambientazione xD neuroni condivisi
Io sono molto d'accordo con Annette. Restare e affrontare le cose in molti casi è una lotta con i mulini al vento: meglio rincorrere la propria felicità anche se non si sa come andrà a finire. Io spero per lei che quel biglietto fosse quello giusto.
Abbracci fumanti
Angel <3
(Recensione modificata il 08/12/2022 - 05:52 pm)

Recensore Master
06/12/22, ore 12:11

Ciao :)
Anche io sono candidata nella categoria dedicata alle originali agli Oscar della Penna e, nonostante noi siamo soltanto in tre e teoricamente non era necessario leggerci a vicenda per votarci, io ero molto curiosa di leggere gli altri racconti e così eccomi qua!
La tua piccola storia mi è piaciuta un sacco, poi leggendo anche le note finali e scoprendo il modo in cui è nata ha acquistato un gusto ancora più particolare, perché certe volte ci sono delle cose capaci di ispirarci in maniera inaspettata e questo ne è l'esempio palese.
Ho adorato il modo in cui l'hai scritta, coinvolgendo moltissimo il lettore come se si trattasse quasi di una pagina di diario, anche se poi stavi parlando di un personaggio diverso dal protagonista e voce narrante.
Non so, mi ha proprio colpito anche il fatto che tu sia riuscita a condensare un sacco di cose in poche parole, e questa è una capacità che apprezzo sempre tantissimo perché non sempre serve scrivere 8000 parole per raccontare un intero mondo.
La storia di Annette, poi! Bellissima interpretazione del dipinto, particolare e sicuramente molto credibile.
Ho immaginato che questo racconto fosse ambientato tipo negli anni Sessanta, al massimo, ho proprio immaginato una ragazza che muove i primi passi verso l'amore e lo fa in un modo diverso da quello che i suoi genitori avevano già deciso per lei, e ovviamente - oltre al tipo di famiglia cattolica e molto chiusa mentalmente - ho pensato anche alla società in generale, che probabilmente non avrebbe accettato facilmente la vera natura di Annette.
Poi adoro quando si incontra qualcuno di sconosciuto e ci si sente di aprirsi e raccontargli vita, morte e miracoli XD è una di quelle cose strane, che però ogni tanto succedono e hanno un fascino incredibile.
La tua storia mi ha proprio catturato e colpito, leggerla è stato un bero piacere :)
Ti faccio un grosso in bocca al lupo per gli Oscar, il tuo racconto merita davvero ♥

Recensore Master
27/11/22, ore 12:03

Ciao CedroContento,
eccomi qua a proseguire nella lettura delle storie candidate agli Oscar della Penna. Che bella questa originale e ho apprezzato moltissimo la scelta del narratore che racconta de relato la vicenda di Annette e Julie, del loro amore clandestino che sboccia nonostante il clima retrogrado, di quello che passa Annette quando i genitori cercano di farla "rinsavire" e poi la fuga. La chiusura è bellissima e Annette ha ragione. Leggere questa storia nella settimana in cui si discute di violenza di genere che in questa storia si intreccia anche all'omofobia, è toccante sotto più punti di vista e fa riflettere.
Sono felice che tu abbia scelto di candidare questa storia così ho avuto modo di incrociarla! Complimenti e in bocca al lupo!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Veterano
13/11/22, ore 18:48

Ciao!
Approdo qua dagli Oscar della Penna e finisco questa storia con gli occhi sgranati e la curiosità che mi mangia. E ora? Che è successo ad Annette? Julie era lì ad aspettarla? Parigi è stato un porto franco o una trappola? Che altro sappiamo di lei? Che puoi dirci?
Scherzi a parte, mi è piaciuto tantissimo questo breve spaccato, il modo in cui lo hai raccontato in modo schietto e diretto, come se si raccontasse qualcosa di spicciolo ad un amico, senza costruzioni, preamboli e grandi parole: la verità. E, ti giuro, mi sembrava di sentire una voce narrante. Vedevo questa ragazza seduta sulla sua valigia al binario, la pioggia che le tamburella la faccia, il treno che arriva, lei che cerca posto con questa valigia grande e più ingombrante di lei e finisce vicino a questo signore che le fa posto sorridendo. È sua la voce che sentiamo, la voce che inizia questo racconto che poi diventerà tutto il resto del film sulla sua vita, quella passata e quella futura. La vita libera di Annette, libera da una famiglia che le impediva di essere ciò che era e di amare chi volesse. Non so se hai scritto altro dopo questo spaccato ma nel caso linkamelo pure, mi andrebbe sul serio di leggerlo. Mi è sembrato proprio di essere accompagnata all’inizio di qualcosa e di un viaggio tutto da iniziare.
In ogni caso, brava! A presto ed in bocca al lupo per gli Oscar! 🤍

Recensore Master
04/07/22, ore 17:11

Ciaoooo!
Ho trovato questa flash davvero molto ben riuscita e d'impatto. Per prima cosa ho letteralmente adorato lo stile che hai scelto per narrare la vicenda, quasi come fosse un amico a parlare al lettore, con quel tono confidenziale e che non si prende troppo sul serio. Eppure la vicenda in realtà seria lo è, eccome, perché è proprio vero che lasciarsi tutto alle spalle richiede una grandissima dose di coraggio, specie se, più che andarsene, in realtà si fugge.
Ho amato tantissimo anche come tu sia riuscita a inserire così tanti dettagli della vita di Annette in così poche righe, ma con immagini molto vivide e dettagliate (inutile dire che trovo fantastica l'immagine della ragazza seduta sulla valigia, e non solo perché l'ho vista nel dipinto!). Tra l'altro, passando un po' alle considerazioni di carattere più personale, mi sono ritrovata molto in Annette, anche se per motivi diversi, soprattutto quando dici che ha in qualche modo deluso le aspettative dei genitori che se l'aspettavano in un certo modo e invece, sorpresa!, Annette si è rivelata una persona vera e propria e non la proiezione dei desideri di chi l'ha messa al mondo.
Insomma, ho davvero amato questa flash, per lo stile, per l'ambientazione e per i temi trattati. Ti faccio tantissimi complimenti! *__*

Alla prossima,
Simona