Recensioni per
Dire, fare, baciare, lettera, testamento
di Giorgi_b
Con sommo piacere mi ritrovo a recensire l' ennesima piccola meraviglia che è questo capitolo. |
E (di bei capitoli) non c’è il due senza il tre! |
Ok, sono troppo indecisa tra "dire" e "baciare" non so davvero quale delle due preferisco! Ho apprezzato anche la OS su Kasumi in realtà ma - che ci vuoi fare - Akane & Ranma restano la mia coppia prefe di sempre. Complimenti vivissimi per la tua scrittura strepitosa, capace di farti vivere a pieno le emozioni dei protagonisti. Qui in particolare hai saputo dar voce alla dolce frustrazione di Akane in modo magistrale. E poi ho apprezzato il fatto che tu non sia caduta nella tentazione - più che lecita - del finale sdolcinato. Ma la descrizione del non-bacio è stata se possibile ancora più potente! Bravissima :) |
Sta diventando sempre più difficile per me scrivere un commento che renda onore alle tue oneshot. Trovare le parole per spiegarti quanto sia rimasta conquistata da questa, poi, così semplice eppure così profonda, mi sembra impossibile. Può sembrare scontato dedicare Baciare a Ranma e Akane, invece riuscire a far baciare proprio i protagonisti non è scontato per niente, se l'intenzione è quella - ovviamente - di mantenerli il più IC possibile. Non è una sfida da poco, sapendo che farli baciare coscientemente significa rischiare un ooc cosmico: difatti la Rumiko in persona ha dovuto far gattizzare Ranma per fargli prendere cotanta iniziativa e difatti a parte quel bacio imbarazzante non ce n'è stato un altro in tutto il manga. Sì, ci sono andati vicino diverse volte, come tu stessa hai fatto considerare ad Akane – quasi sembra essere diventato il motto della sua vita – ma di concreto nulla, perché farli baciare significava la fine dei giochi e quindi del manga (e infatti la Divina nemmeno alla fine ci ha fatti contenti). Dunque come concretizzare un momento così fondamentale nelle loro vite, senza trucchi e senza farli andare ooc? Uno dei due doveva pur prendere l’iniziativa e, giustamente, hai pensato che dei due doveva essere Akane a fare il primo passo, perché oggettivamente più matura, visto che Ranma sarà bello, forte, audace, coraggioso, tutto quello che vuoi, ma sotto questo aspetto se la fa sotto. Che poi, poverino, c’ha pure provato a buttarsi in Dire, ma è stato sfortunato e ha pensato che, passato l’attimo favorevole, fosse meglio rimandare a data da destinarsi – cioè mai – un altro tentativo. Meno male che Akane, invece, non demorde anche quando Ranma è capace di rovinare tutto con la sua linguaccia: Akane, per l’appunto, è più matura e soprattutto determinata: se non lancia a Ranma un cazzotto o un oggetto contundente, lancia se stessa (come ha fatto contro Safulan, ora che ci penso…). Ce la vedo Akane a buttarsi, scommettendo il tutto per tutto, a differenza di Ranma che balbetta imbarazzato cercando disperatamente di dichiararsi (senza riuscirci). Lei, invece, la voce la tira fuori forte e chiara. E alla fine fa quel salto nel vuoto che la porta a vincere la sfida. Lode a te, tra l’altro, per aver lasciato all’immaginazione del lettore – come ha fatto Rumiko alla fine del manga – la prosecuzione della storia: ognuno può immaginarsi questo bacio come meglio preferisce, non è importante, ciò che conta è aver rotto finalmente ogni indugio. |
Questo capitolo è bellissimo, come il primo, trovo i personaggi descritti in maniera sublime,sono proprio loro. Lo trovo originale e molto dettagliato. Ottimo lavoro |
Non so mai da che parte cominciare quando devo commentare una delle tue deliziose OS! Da quanto sono IC i personaggi o da quanto tu riesca a essere originale nel raccontarci l'ennesimo scambio tra loro? Davvero, ho adorato il modo in cui Akane parla con se stessa, combattendo contro la parte razionale che le dice di buttarsi e quella, ancora ragazzina, che vorrebbe fuggire a gambe levate davanti a Ranma addormentato. E come hai descritto bene il sonno del guerriero (di bento XD) che attrae Akane come la luce farebbe con una falena! Alla fine, ovviamente, si sveglia mentre lei sta facendo qualcosa di imbarazzante, ma per una volta i due riescono a spiccicare qualche parola giusta. Mi piace tantissimo il modo che hai scelto: la margherita con i petali dispari! Lì per lì ho immaginato Akane che la sfogliava davanti a Ranma facendoglielo venire per davvero, l'infarto. Invece no, finalmente prende l'iniziativa e... e lasci tutto alla nostra immaginazione! E anche questo l'ho adorato, anche se una sbirciatina al loro primo bacio non mi sarebbe dispiaciuta affatto: ho immaginato, però, una tavola con inquadratura a metà, dove si scorge Akane protesa su di lui e null'altro. Bellissima e delicata, è sempre un grande piacere leggerti, grazie! |
Oh... Finalmente!! Sono proprio loro due meravigliosi Baka! Li ho perfettamente ritrovati in questo capitolo. |
Finalmente una caratterizzazione di Kasumi degna del suo personaggio. In pochi ci hanno provato e in pochissimi ci sono riusciti. E' sempre sembrata un personaggio marginale; io invece l'ho sempre vista come un elemento di equilibrio della famiglia. Complimenti per aver fatto rientrare nella storia Betty, è stato spassosissimo, e per la scena al cimitero, davvero commoventi le parole di Kasumi. Grazie per questo bellissimo secondo capitolo! |
Ciao carissima ben tornata con il nuovo aggiornamento,e CHE aggiornamento!!! Non so veramente in quale maniera farti i miei più sentiti complimenti....adoro il personaggio di Kasumi, ma è difficilissimo trovare chi sappia caratterizzarla al meglio, e che soprattutto scriva di lei. |
Prima di tutto grazie: in pochi si soffermano sul personaggio di Kasumi ed è un vero peccato. E' un personaggio semplice ma al tempo stesso davvero complesso ed è giusto che ci si fermi a pensare a quello che ha passato e a quello che le capita. |
Ciao! |
Non so da che parte cominciare a farti i complimenti, se dal fatto che hai caratterizzato MAGNIFICAMENTE un personaggio in teoria secondario o dal fatto che hai raccontato di una Kasumi inedita ma neanche poi tanto. Tu hai il magico dono (no, non è magico, sei brava e basta XD) di spostare l'angolazione da cui si guarda una situazione, un personaggio, un evento in apparenza banali e renderli non solo interessanti, ma veri. Perché non aggiungi caratteristiche, né le cambi. Questa è la Kasumi della Takahashi, né più, né meno, solo che tu vai a scavare nel suo cuore e ci fai esclamare: "Cavoli, è vero! Dopotutto Kasumi non fa che cucinare, lavare, rammendare e cosa le rimane?". Prima o poi doveva crollare, prima o poi, specie con la figura materna di Nodoka in casa, doveva affrontare la realtà: lei ha 21 anni ed è stata bravissima a sobbarcarsi i bisogni di tutti, cercando al contempo di colmare il vuoto lasciato da sua madre. Ma Kasumi è a sua volta una figlia rimasta orfana che sta diventando una donna innamorata e ho adorato il suo lato umano che ci hai così delicatamente presentato. Persino i primi turbamenti di lei che pensa al dottor Tofu e alle sue mani... tutto è perfettamente equilibrato col carattere dolce di Kasumi che sta crescendo. |
Parto subito con uno scrocio di applausi, perché saper caratterizzare Kasumi - ovvero darle profondità facendola emergere dalla bidimensionalità in cui la Divina sembra averla rilegata - non è facile come si pensi, anzi, è molto difficile. Finora in pochi sono riusciti a darle spessore, tu sei una di quei pochi, grazie a un'analisi magistrale del personaggio prima e dopo l'arrivo di Nodoka in casa Tendo. Non avevo mai considerato il fatto che la madre di Ranma potesse rappresentare un elemento destabilizzante nella sua vita, forse perché la famiglia Saotome si trasferisce in blocco (o forse è il caso di dire che torna) nella casa dei Tendo solo alla fine del manga, quindi non c'è tempo per vederle all'opera insieme in cucina e nel resto della casa, semplicemente si dà per scontato che Nodoka dia una mano in casa in quanto casalinga anche lei, quindi aiuti Kasumi e fine della storia. Invece nella tua oneshot Nodoka si sostituisce a Kasumi e pensando lei a tutto, diventa una seconda madre per le sorelle Tendo. Finalmente Kasumi può smettere di fare, ma fermandosi si mette inevitabilmente e pensare e per la prima volta dalla morte della madre pensa a se stessa: si accorge che esiste un mondo al di fuori del dojo di famiglia, ma soprattutto si rende conto che il dott. Tofu non è solo un bravo medico. La sua lenta presa di coscienza in cui Kasumi si riappropria di se stessa è descritta magistralmente fino al tenero epilogo. Ho apprezzato davvero tanto gli appuntamenti tra Tofu, Kasumi e Betty: lo scheletro permette infatti al medico di non andare fuori di testa e al tempo stesso di creare un'atmosfera distesa e divertente, una trovata davvero geniale, brava! Ma brava soprattutto per la tua incredibile capacità di introspezione: sai plasmare così bene i personaggi che ormai sei una garanzia, ti rinnovo quindi i miei complimenti, ogni volta ti superi e abbiamo ancora 3 oneshot da leggere! Un doveroso inchino! |
Kasumi.... La tenerezza fatta persona. Mi fa piacere che qualcuno si sia accorta di lei e di quello che ha sacrificato per la sua famiglia. Spero solo che quanto diventerà la sig.ra Tofu, Betty resterà nella sua camera 🤣🤣🤣 |
Credo che tu abbia avuto davvero un'idea brillante! La scelta di raffigurare il cuore di Ranma come un cagnolino bisognoso di affetto la trovo geniale e del tutto nuova e inaspettata. Inoltre riesci a far cogliere benissimo al lettore l'angoscia che si porta dentro dall'episodio di Jusenkyo, parte di lui ormai fondamentale a mio avviso. |