Recensioni per
Begun to blur
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/04/23, ore 12:57
Cap. 3:

Ciao cara, come promesso eccomi qui. Solo ed esclusivamente perché lo voglio e perché queste perle lo meritano.
Mioddio.
Potevo vederli. Potevo vedere Hannibal con gli occhi di Will ed è stato davvero intenso e piacevolmente inquietante. Ma quanto sono belli??
Le similitudini sono la figura retorica dominante e soprattutto nel descrivere Hannibal come un felino sinuoso e predatorio. Mamma mia, è proprio lui. Il modo in cui si muove, in cui parla... i "sottotoni della sua voce morbida"... qui la (doppia) sinestesia mi ha davvero deliziato. Dico doppia, perche "sottotoni" mi fa pensare a sfumature di colore, più che alla musicalità della voce. Bravissima.
Il modo in cui Will si abbandona a un ricordo poi è molto eloquente. Ci mostra come vede Hannibal, la portata della sua fascinazione, il suo desiderio di scoprire tutto di lui.
Trovo che ci siano molti punti in comune tra gli Hannigram e i Johnlock, non ricordo se te l'ho già detto. Will è completamente rapito dalla surrealtà di Hannibal, così come John lo è da quella di Sherlock. Entrambi iniziano a vivere davvero solo quando incontrano l'altro, ma non solo. Entrambi capiscono di aver vissuto una vita non propria, di aver abitato la pelle di un altro, fino al giorno in cui quei folli meravigliosi e geniali sono entrati nelle loro vite.
Che bellissima poesia, mia cara.
Will non si era mai saputo, prima di Hannibal. E ora non può più negare chi è e cosa vuole. Il tempo e la distanza non hanno spento proprio nulla. Anzi. Come dici tu "La consuetudine della conversazione ha spazzato via gli anni..."
Perché in realtà non si sono mai davvero divisi.
Bellissimo!!! Grazie per queste meraviglie!
Aislinn

Nuovo recensore
21/04/23, ore 17:09

Gladia,
che gioia ritrovare un tuo scritto sui murder husbands dopo tanto tempo.
E una poesia dopo le vicende di Black Star: fantastico!
È bellissima, bellissima, bellissima... fatico a trovare parole. Sto scrivendo di getto dopo aver letto e credo che la rileggerò ancora ancora e ancora.

Ah Hannibal quanto amore per il tuo Will! "Compagno perfetto nel nostro divenire".
Vedi Gladia cara, hai come sempre colto appieno la natura del loro amore e ne sai dire con tale profondità da far venire i brividi.

Spero presto di leggere il seguito di Black Star... quando potrai e vorrai, quando sarà... con i tuoi tempi.
A presto. Un abbraccio.
Marinella

Recensore Master
21/04/23, ore 10:22

Ma tu sei pazzah, pubblichi e non mi dici niente?? Ma mica si fa così!
Tra l'altro, una poesia ambientata dopo Black Star, non potevo chiedere di meglio. ♡♡♡
Buongiorno cara. Io davvero mi sento come una bimba che riceve un regalo a sorpresa, che poi tra l'altro è una meraviglia.
In questo periodo ho letto anche le altre poesie della raccolta e sono una più bella dell'altra, devo trovare il tempo di recensire, magari settimana prossima che sarà un po' più libera, ma sappi che le ho amate tutte. Non saprei nemmeno dire quale mi abbia emozionato di più, probabilmente questa, ma per il semplice fatto che si svolge dopo una delle mie fic preferite. Dopo tutte le peripezie che questi due hanno dovuto affrontare, dopo il casino alla baita, il modo in cui si sono uniti indissolubilmente, abbiamo la conferma di quanto siano profondamente legati.
Hannibal ama Will in un modo incredibile, che non è solo carnale, che non è solo a tratti inquietante, ma che è profondo in modo quasi animalesco, bestiale. Eppure per certi versi è così puro che quasi commuove. Questo sentimento è passato per molte fasi e alcune sono state decisamente oscure, ma ora io ci vedo anche la luce... e non penso sia solo una mia impressione. È come se avessero scalato un dirupo e ora fossero finalmente arrivati in cima, con un cielo di stelle e l'aurora boreale sulla testa. Ed è bellissimo.
Come sempre adoro la tua poesia. La scelta delle parole così minuziosa e perfetta, il ritmo serrato eppure così dolcemente cadenzato. Io davvero non ho niente da dire, se non che è tutto perfetto e che tu sei bravissima! Mi fai amare questi due come nessun altro e per questo ti ringrazio.
A presto ♡♡♡
Aislinn

Recensore Veterano
18/04/23, ore 21:53

C'è nulla da fare adoro i tuoi lavori.
Questa poesia è perfetta come "pillola" post Black Star.
Dopo il massacro e l'addio al rifugio ora Hannibal venera con la mente e con il corpo il suo amato, amante, il suo Dio. Lo venera come Will merita e come solo il dottore può farlo. Si sono scelti la loro "fine" ed il loro "inizio" ora potranno solo evolvere e lo faranno insieme.

Complimenti e alla prossima

Recensore Veterano
15/04/23, ore 16:35

Carissima Gladia che piacere rileggerti!
Ho avuto un sussulto quando ho realizzato che quelle parole fossero successive alla mia FF preferita in assoluto su Will e Hannibal 😍
(Ogni tanto ritorno a leggere qualche capitolo 🥲)
È bellissimo immaginarli così, soddisfatti e liberi, con Hannibal che si gode Will nel suo gesto, come hai detto tu, puro e primordiale, come due animali che si leccano le ferite.
Spero davvero di leggere ancora della loro storia, ora che hanno lasciato la baita 🥰
Grazie per questa bellissima sorpresa!

Recensore Master
16/03/23, ore 18:16

Ciao cara ❤️
Io convintissima di aver già recensito questa meraviglia, di certo l'avevo letta e amata, perché ricordo perfettamente questi pensieri, questa presa di coscienza di Will in questi istanti sospesi.
Come sai avevo amato tantissimo la Long che hai scritto su questi due e mi mancavano le tue introspezioni profonde e realistiche su questi due personaggi. Sai che amo come gestisci il pov di Will e non mi stupisco che anche qui tu abbia fatto un ottimo lavoro. La poesia, d'altronde, è il tuo genere per eccellenza. Secondo me dai il meglio di te quando metti le emozioni in versi.
Il ritmo è lento e cadenzato, quasi come se questi pensieri seguissero il respiro di Will nel silenzio della stanza, ed è un crescendo continuo, una consapevolezza che si fa sempre più concreta, fino ad arrivare al Climax finale.

Ti lascerò insinuare
Ed io farò lo stesso
Perchè ogni volta che scivoli in me
Mi permetti di riempire i minuscoli vuoti
Che lasci alle tue spalle.

Perfezione! ♡
In realtà nemmeno la fine della poesia è risolutiva, non abbiamo la certezza che davvero qualcosa tra i due cambierà, anzi, Will dice "continueremo", dice anche "forse" quindi abbiamo un briciolo di incertezza che ancora rende tutto nebuloso. Ma ciononostante lui comincia a capire, se stesso e l'uomo che ha di fronte, in tutta la sua complessità.
Anche lo stile è una sorta di crescendo, perché se all'inizio tutto sembra delicato, quasi sospeso, poi diventa estremamente forte, carnale, graffiante. Per me la scelta di parole è perfetta, ho amato tutto.
Sei sempre bravissima e sono davvero felice di aver avuto l'occasione di recensire questa piccola meraviglia. Come sai faccio fatica a disciplinarmi con le recensioni, gli scambi in questo mi aiutano molto. Complimenti davvero!
Bacioni
Aislinn

Recensore Master
16/11/22, ore 10:33
Cap. 1:

Ciao mia cara! Come promesso passo a recensire questa meraviglia.
L'avevo già letta in passato ma per mancanza di tempo ho aspettato a recensirla. Poi ammetto di essermene completamente dimenticata. Sigh.
Era lì, ce l'avevo in lista tra le storie da recensire, e nonostante la promessa di passare, anche in questi giorni ho aspettato, perché volevo avere un po' di tempo per me, per non lasciarti le prime due parole che mi venivano in mente, per rileggere più volte ogni rigo e capire fino in fondo quello che Hannibal sta provando. E ovviamnte per lasciarti una recensione che fosse almeno un po' all'altezza di questo piccolo capolavoro.
Come sai adoro il modo in cui scrivi, e ti riesce bene un po' tutto, anche le Long, l'abbiamo recentemente appurato. Ma ammetto che nella poesia riesci a esprimerti come in nessun altro genere. È un modo di comunicare emozioni che ti si addice perfettamente, perché hai un'attenzione al dettaglio fuori dal comune. Ogni parola è perfetta, esprime esattamente il concetto che dovrebbe essere espresso, c'è cura, c'è studio, ma c'è anche tanta emotività, tanta passione. C'è tanto di te e si sente, perché riesci a farci empatizzare con colui che si sta esprimendo (che in questo caso è Hannibal). Questo pezzo in particolare:
"Adesso un mostro ti stringe nel sonno,
Scacciandone via ogni altro.
Che osino pure sfidarmi" mi ha lasciato letteralmente a bocca aperta, perché è semplicemente perfetto. È un riassunto esaustivo di quella che è l'evoluzione di Hannibal e Will. Hannibal è il mostro che protegge Will dai mostri, e Will è l'unico che è riuscito a vedere oltre l'orrore dei delitti di Hannibal e a comprenderlo. Non potrebbe esserci un legame umano più forte di questo.
È bellissimo come Hannibal scruta il corpo di Will facendo attenzione a ogni singolo centimetro di pelle, è quasi come se il suo sguardo lo accarezzasse, come se non ne fosse mai sazio. Will è rinato dopo sette anni e ora è DAVVERO Will, senza più barriere senza più costrutti, mentre Hannibal è lì per amarlo esattamente per ciò che è, proprio come Will ha fatto con lui.
Ogni tua poesia è un'emozione forte, sei bravissima e non smetterò mai di dirtelo, a rischio di diventare monotona. Però vorrei ripeterti anche questo: non smettere di scrivere, non smettere di disegnare e dipingere, non smettere di esprimere quella parte di te in un modo così bello e speciale. È un dono che fai al mondo. Ti abbraccio forte e ti faccio tanti complimenti.
Un bacione
S.

Recensore Veterano
04/09/22, ore 21:52
Cap. 7:

Commentare le tue poesie mi sembra "superfluo" perché non so mai cosa dire per non sembrare banale.
Il modo in cui scrivi di loro mi trasmette tante emozioni che davvero resto senza parole.

Il dottore qui crea e ascolta la sinfonia più bella che esista, Will. Le sensazioni che le sue mani e il suo corpo trasmettono a Will e quello che Will trasmette a lui. Lui che con le mani può creare arte, salvare o togliere vite qui si gode quella sinfonia che è Will e di ciò che sono insieme.

Banalmente ti lascio come sempre i complimenti.

Alla prossima

Recensore Master
21/08/22, ore 17:09
Cap. 6:

Mia cara Gladia!
Eccomi finalmente da te – sono così contenta di essere riuscita a passare e di trovare un nuovo capitolo a questa raccolta che, come sai, trovo incantevole. Il punto di vista di Hannibal si percepisce fin dal primo verso, forse perché è il brillante psichiatra a tenere tra le braccia e a svolgere quel ruolo manipolatorio che gli è così congeniale. Ecco allora che riesce a rigirare la frittata e a far sembrare Will il colpevole. Ma in Hannibal c’è un interessante risentimento, quello dell’amante messo da parte o non preferito. Will non ha creduto in loro, ha rifiutato “la libertà di essere in due”.

E se Will e Hannibal non possono essere amanti a viso aperto e dirselo, allora che siano acerrimi rivali, fino a quell’inevitabile morte che, alla fine, dovrà necessariamente unirli, questi due nemici mortali che in verità si amano e sono due anime gemelle. I versi della penultima strofa rappresentano la dichiarazione di guerra, tinta di amarezza, di Hannibal, che prospetta sangue, dolore e solitudine tra lui e Will. Ma il rapporto che continuerà a essere conflittuale, tra serial killer e poliziotto geniale ha un’analogia con l’unione matrimoniale al rovescio, con quel “di una, diventeranno due”. Insomma, ogni volta che ti leggo mi ritrovo a delirare in recensione, perché si vede come ogni componimento sia il frutto di una riflessione profonda dei tuoi personaggi e del legame che hanno tra di loro. Ecco perché mi viene spontaneo leggere più significati e più ne scrivo, più ci rifletto, più mi vengono in mente. Con tanta stima e con affetto,
Shilyss

Recensore Master
19/08/22, ore 12:45
Cap. 1:

Ciao cara, eccomi qui per lasciarti la mia recensione! Questa volta sulla storia giusta ahaha che ho recuperato con grande piacere! :) Il problema di questa recensione è che non so come scriverla, senza essere mortalmente ripetitiva: il fatto però, è che ognuna di queste poesie suscita in me lo stesso effetto, vale a dire un forte senso di meraviglia.

Meraviglia per la tua potenza espressiva, che ti rende in grado di raccontare compiutamente una coppia così complessa e ricca di sfumature come gli Hannigram, tramite poche ma taglienti frasi – non so davvero come tu ci riesca! Io non sono una amante della poesia, lo ammetto, anche perché in prima persona non sono in grado di scriverne. Eppure, tu non soltanto attraverso il tenore stesso dei pensieri di Hannibal, ma anche semplicemente attraverso il ritmo che dai ad ogni parola, riesci a trasmettere quella sensazione di torbido, di ossessività e di violenza che caratterizza lui e il suo rapporto con Will Graham.

E meraviglia per l’originalità delle idee, ovviamente! A fine lettura, quando sono arrivata alle note e ho capito che cosa intendesse dire Hannibal sul finale, ho riletto la poesia con occhi nuovi e sono rimasta estasiata! Sono passati sette anni, per cui tutte le cellule del corpo di Will si sono rigenerate, secondo la scienza. Sono nuove, rendono egli stesso un uomo differente da quello che era un tempo, come un serpente che ha fatto la muta. E Hannibal adesso può dirsi effettivamente unico padrone di questo nuovo Will, l’unico a possederlo – dove, nel loro caso, possessione diventa sinonimo tanto di venerare quanto di consumare.
È un concetto che trasmette tanto l’intelligenza e la cultura sopraffina di chi sta parlando, tanto la vena di malattia che caratterizza il rapporto di chi parla con l’oggetto dei suoi pensieri.

Che dire? Come ben sai, io degli Hannigram ero già tanto innamorata prima, ma adesso, tramite questi tuoi scritti, me ne stai facendo innamorare ancora una volta… chissà, forse è arrivato il momento di fare un re-watch!
Scusa ancora per la ripetitività, a presto, Violet :)

Recensore Veterano
15/08/22, ore 11:43
Cap. 6:

Ma che bellezza!!!❤️❤️
Questo è uno dei momenti che più amo ma soprattutto è parte dell'episodio che preferisco in assoluto. Tu hai reso quel momento una perla.

I pensieri di Hannibal credo siano simili a quelli di Will in quel momento perché lí, in quel frangente, Will capisce che è colpa sua se si ritrova con una lama nello stomaco, è colpa sua se Abigail muore. Will è colui che letteralmente rifiuta per l'ennesima volta se stesso e distrugge il loro futuro ma soprattutto distrugge Hannibal. Il dottore è quello che elargisce la punizione più fisica, quella potenzialmente mortale ma è Will che di fatto lo ha portato a quella reazione, lo ha tradito ma al tempo stesso lo ha reso irrazionale e preda dei sentimenti. Il gesto di Hannibal nella sua crudeltà è tremendamente umano. Lui aveva pianificando un mondo per loro, Will ha deciso di gettarlo via e allora Hannibal distrugge quel mondo.
Da a Will un assaggio del suo dolore, di quello che sta provando, di quello che Will gli sta facendo provare, li riporta nella loro solitudine e forse alla morte. Perché ormai, anche se il dottore ne esce vivo, non sarà più lo stesso, la libertà e la caccia non hanno più lo stesso gusto. È di nuovo solo, sono di nuovo soli.

Inutile dire che ho amato ogni singola parola, hai davvero una capacità fantastica di racchiudere emozioni in poche parole, ecco cosa sono le tue poesie, emozioni.
Complimenti e alla prossima ❤️❤️

Recensore Master
13/08/22, ore 15:47
Cap. 4:

Eccomi, ti chiedo scusa per il ritardo (mi prostro in ginocchio sui ceci ¢______¢) È incredibile però ogni volta come riesci a catturarmi con poche righe, poche ma ugualmente pregne di tanto significato. Ti giuro, reputo un pregio saper scrivere così bene con piccole frasi che nascondono mondi interi, secondo me è proprio un dono. Ogni volta, inoltre, mi fai "dannare" perché non ho visto la serie e non riesco a cogliere le sfaccettature che inserisci in ogni parola. So che dietro c'è un universo vasto e infinito, ma purtroppo sono il piccolo osservatore di stelle che riesce a vedere solo quelle in superficie (ma recupereremo, promesso <3). Inutile dire come anche in questo caso il mio pezzo preferito sia il finale, quando Hannibal dice che ha riconosciuto in Will il suo stesso sguardo, uno predatorio, più oscuro, un abisso che si affaccia su piani interiori nascosti dietro occhi di facciata. Ho adorato questo momento, è il più significativo di tutti, rappresenta benissimo l'unione spirituale tra due persone, che avviene proprio quando ci si può riconoscere nell'altro. È metafora della vita, dei rapporti sociali: non si diventa amici o amanti quando ci si vede per la prima volta, anche se, magari, nel caso degli amanti ci può già essere un apprezzamento a livello fisico, ma quando le anime si incontrano su piani simili e si ritrova nell'altra persona un'affinità. E qui Hannibal la trova in Will, primordiale e istintiva, è quello il momento in cui tutto cambia ed evolve, in cui tutto cresce e il legame diventa più profondo. Bellissima anche la parte in cui Hannibal corteggia lo sguardo di Will e non ci ha trovato delle verità celate che non sapeva ci fossero, o che forse aveva solo iniziato a pensare che potessero esserci. Ti giuro, usi delle parole che mi incantano... E ogni volta che le rileggo resto sorpresa e meravigliata. Sarà che il mio mantra è less is more, e questo less è sempre più distante del more. Tu invece l'hai proprio raggiunto e lo domini <3 A presto (ti giuro che se non passo è solo perché sono in fase ispirata e non riesco a smettere di scrivere, non per altro) Alice

Recensore Master
10/08/22, ore 19:19
Cap. 5:

Cara Gladia!
Resistere alla bellezza di questa raccolta è impossibile, anche se l’ultimo aggiornamento mi intriga moltissimo. Ma veniamo alla recensione vera e propria: Will è spaesato, annichilito e ancora pieno del rancore che solo il rimpianto per le cose che abbiamo perduto ha in sé. L’oscurità che racchiude, gli incubi che lo inseguono, non cesseranno di averlo come schiavo, di imprigionarlo in quella foresta che evochi nel primo verso e che è così pregna di significato. L’assenza di Hannibal lascia delle macerie e un deserto, un territorio desolato e secco (gli alberi ridotti in pietra e polvere), indizio di un disfacimento e di una morte di quel paesaggio interiore che domina l’intera poesia.

Se nel primo verso viene evocata la foresta, nel secondo abbiamo il deserto e nel quarto la terra arida e il cielo, sì, ma nero e privo di stelle (ovvero di qualunque indicazione per ritrovare il cammino). A discostarsi è solo la parte relativa al rimpianto di Will ed è interessante notare che il loro passaggio, suo e di Hannibal se quest’ultimo non si fosse fatto catturare e se la loro passione fosse perdurata, avrebbe bruciato ogni cosa (loro compresi e anche quel panorama che fa da sottofondo a tutto il testo).

Certo, si dirà che il fuoco, dopo aver bruciato, rende di nuovo fertile la terra. La poesia finisce in una maniera perfetta, con la fame insaziabile – riferimento alla colpa di Hannibal – di Will non solo per le parole, strumento del brillante psichiatra, ma anche della sua bocca, organo sensoriale e sensuale per eccellenza. È meravigliosa, cara Gladia, come tutte le tue bellissime poesie e io spero di aver scritto una recensione degna e all’altezza, che faccia capire quanto l’abbia apprezzata e quanto ti ammiri.
Un abbraccio forte e buona serata (qua minaccia di nuovo pioggia, speriamo bene!)
Shilyss

Recensore Master
03/08/22, ore 22:39

Ciao cara! Eccomi qui per lasciarti la mia recensione!
Che dire? Ogni volta che finisco di leggere qualcosa di tuo, mi sento ‘piena’, come se avessi fatto una scorpacciata di immagini e di sensazioni, ed è quanto mai appagante perché è esattamente questo che cerco quando leggo uno scritto: immergermi totalmente, sentire sulla mia pelle ogni singola cosa.
Grazie alle note autore finali ho potuto contestualizzare il tutto, ma ancor prima di leggere quelle non ho avuto alcuna difficoltà a comprendere che era Will a parlare, mentre osservava Hannibal in un momento qualsiasi di quiete, perché le immagini che crei attraverso le tue parole sono chiare, nette e allo stesso tempo estremamente suggestive.
Non so se ho avuto modo di dirtelo già nella scorsa recensione, ma credo che il tuo stile di scrittura si sposi benissimo con la coppia formata da Will e Hannibal, caratterizzata appunto da questa violenza, da questa intensità, che tu sai trasmettere alla perfezione. Questo passaggio, ad esempio:
Strappi al di fuori di me la mia struttura portante
Esponendomi alla mia stessa vista
E alla tua,
Nudo di fronte alla tua forza inquisitoria.
Non riesco ad esprimere quanto mi sia piaciuto! A parte che lo trovo bellissimo di per sé – conta che mi sono fermata e l’ho riletto almeno un paio di volte perché penso sia di una originalità unica, davvero!- ma soprattutto è un qualcosa che vedo così bene addosso a Will e Hannibal, due anime in costante lotta fra di loro eppure tanto visceralmente legate. Anche il passaggio subito successivo, quando parli della loro capacità di insinuarsi uno nella mente dell’altro, ma anche di completarsi l’uno l’altro, in nome di questa strana sintonia che intercorre tra di loro, è stato davvero molto evocativo!
Costituisce una rappresentazione perfetta, secondo me, del loro rapporto!
Gli Hannigram sono una coppia unica nel suo genere e tu stai facendo un lavoro egregio con loro con questa raccolta! Complimenti come sempre!
A presto, Violet :)
(Recensione modificata il 03/08/2022 - 10:45 pm)

Recensore Master
01/08/22, ore 19:34
Cap. 4:

Cara Gladia,
come sempre leggerti è un’emozione e adesso cercherò di scrivere una recensione di senso compiuto di questa poesia così bella: Hannibal ha coscienza del gioco che sta giocando con Will. Quel riconoscere la propria inevitabile fine negli occhi dell’altro è qualcosa di così pregno di significato che basterebbe quel solo verso a definirli. In Hannibal c’è la consapevolezza di un gioco destinato a finire, di un soccombere che è spirituale prima che materiale (lo spendersi perché qualcun altro rimanga in vita, svestendo i panni del predatore di uomini per essere uomo e medico). Quello sguardo diretto è il gioco a cui si presta Hannibal. Chissà se Will capirà, anzi, quando e come capirà. È solo questione di tempo – solo che in mezzo ci si sono infilati l’amore e il tradimento e la sofferenza così connaturata a entrambi. Nella notte del drago, però, qualcosa accade. Will rivela una natura più furiosa e bestiale e i suoi occhi diventano come quelli di Hannibal – affamati di sangue, vendetta, furia, tutto sintetizzato in quel morte così efficace. E per questo sono bellissimi.

Il fatto che un amante riconosca nell’altro il proprio medesimo sguardo ne fa anime affini, sebbene con intenti speculari – e tu sai quanto questo tema mi sia caro e mi affascini. Io potrei andare avanti per ore a sezionare ogni verso di questa poesia densa come una storia, carica di una nostalgica rassegnazione – Hannibal non ha mai sottovalutato Will: lo ha guidato, piuttosto, ma anche di un’enfasi, di una gioia, di una soddisfazione a posteriori che trabocca nell’ultima parte della poesia, in quel rievocare la notte e la bellezza oscura. Sono incantata dalle tue parole e assaporo ogni capitolo. Bravissima, continua sempre a scrivere queste piccole perle perché le leggo, le rileggo e non posso fare a meno di trovare ogni volta sfumature nuove, dettagli più ricchi.
Un abbraccio e buona serata ^^
Shilyss

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