Eccomi finalmente!
Ho letto questo racconto tutto di un fiato: in parte perché fin dalle prime righe mi si è formato il sospetto circa il "luogo" in cui il protagonista si trovasse, in parte perché ero veramente curiosa di capire che cosa stesse accadendo. Mi sono perfettamente immedesimata in ciò che Mark stava provando: la confusione e lo sconcerto nel pensare di accostare un cantante degli anni '80 con niente meno che uno dei compositori più famosi nella storia della musica mondiale. Ho provato reale curiosità di approfondire questo personaggio così particolare e unico: un professionista che pur amando la musica, preferisce il silenzio, una vita raccolta e vissuta con la propria famiglia, lontano dai riflettori, ma non solo. Grande curiosità anche nei confronti dell'artista che è riuscito a proporre questo paragone apparentemente assurdo, ma che certamente è stato frutto di uno studio approfondito e appassionato, come dimostra anche la canzone stessa che riesce in modo così sublime (anche per chi è profano nella musica come la sottoscritta) a coniugare due generi che sembrano non avere NIENTE in comune.
Mi sono ritrovata a sorridere insieme a Mark, a fare il mio plauso a Caparezza. E giungiamo forse alla scena più potente di tutte: l'immagine della città d'argento e di Beethoven finalmente in pace, libero da quelle pressioni economiche, dalle angosce umane. Finalmente in grado di scrivere e suonare musica per il puro gusto e l'amore dell'arte e che, anche a distanza di centinaia di anni, riesce a emozionare le anime di tutti i tempi. Finalmente è completamente se stesso. Non solo un racconto e un'idea originale come poche, ma anche un'immagine della vita ultraterrena che, in questo momento particolare, mi ha fatta sorridere e mi ha ridato un po' di serenità. Hai scritto decisamente un racconto di cui non sapevo di aver bisogno, pur conoscendo superficiale solo due dei tre artisti citati. Una nota di merito anche per lo stile: con il tempo mi sorprendo sempre più di quanto sei migliorata e fin dalla prima lettura mi sono resa conto di quanto fossi ispirata nello scriverlo e quanto fosse stato fluido il processo! Ancora complimenti, alla prossima ;)
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