Ho trovato questo testo molto ben scritto, anche piuttosto divertente, che sembra descrivere bene la realtà dello smart working (quantomeno per sentito dire, personalmente mai fatto).

Anche il titolo mi sembra ben azzeccato, ottimo lavoro sia a te sia alle persone con cui hai collaborato.

A "gentiluomo incravattato" me lo sono immaginata in giacca, cravatta e mutande. XD

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Bellissima poesia, le rime scorrono una bellezza e tutte le parole sono azzeccate nel contesto. Contesto fin troppo realistico oggigiorno.

Bravi a tutti e tre, i miei complimenti;

AP.

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Ciao Roberto. Sono rimasta stupita di questa vostra collaborazione in modo molto piacevole. Seguo tutti e tre ed é stato bello leggere l'unione del vostro sentire riguardante un argomento in particolare. Emblematico il titolo "work smarting" che conduce a questo scritto riguardo il quale ho riflettuto. L'immagine scelta é pertinente dove oltre al pc non poteva mancare lo smartphone. Mi ha colpita l'espressione "pillole di stipendio." Ho apprezzato l'espressione "lupo della steppa." Un caro saluto.
(Recensione modificata il 12/07/2022 - 02:47 pm)

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Buongiorno
Per fortuna il mio lavoro resta sempre reale e tangibile, non ce la farei a stare davanti a un PC per ore ..
Bella rappresentazione della realtà odierna.

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Bravissimi in questa collaborazione straordinaria. Affiatati, in armonia, in equilibrio. Ogni parola è la giusta pennellata in una poesia che sembra un quadro. Bravi.

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Sembrate affiatati da anni di collaborazione invece è la prima poesia. Complimenti a tutti e tre. Siamo tutti lupi della Steppa (adoro Hesse),selvaggi e civilizzati, smart e cavernicoli... Complimenti e chapeau, attendo la prossima collaborazione. A presto.

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Grazie, Roberto.
È stato come tornare a respirare, dopo tanto tempo. E sono felice di aver accettato.

Ho scomodato Hesse e il suo Harry Haller. Ci ho infilato il lupo della steppa perché ci calzava a pennello.

Una piacevolissima collaborazione a tre, per la quale ringrazio tantissimo anche Fenice.

Alla prossima, chissà!

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Ciao Roberto,
finalmente il tuo progetto ha preso la via della pubblicazione e non potevo non passare a lasciarti un pensiero.
Un progetto ambizioso e curioso che ha voluto esplorare, da un nuovo punto di vista, il mondo dello “smart working” con tutte le accezioni che questo termine, declinato all’inglese, comporta.
Il lavoro agile, che permette a chiunque di lavorare in libertà, ma che lascia anche parecchio spazio di manovra, se non si è più che ligi nel mantenere salde le redini di ciò che si deve fare.
Il tuo giovane protagonista ha infatti giocato con le parole volgendole a suo uso e consumo, proprio come indicato nell’incipit del tuo lavoro.
Lavoro decisamente complesso con alcune immagini che devono essere osservate con un occhio particolare.
Il contributo di Baudelaire è stato davvero strabiliante con il suo perfetto intercalarsi nei tuoi versi, rendendoli meno ermetici e criptici, facendo danzare opportunamente le parole, assegnando loro significati quanto mai puntuali e facendo oltretutto risaltare il pensiero e l’agire del tuo protagonista.
Ovviamente un tale testo può aprire ad un confronto e, soprattutto, far sorgere ben più di una riflessione, in particolare in questo momento storico nel quale il lavoro agile è diventato quasi la parola d’ordine.
Ti ringrazio per l’opportunità di collaborazione che mi hai offerto, utilizzando anche una delle mie amate citazioni, che sempre mi piace ricercare per dare ai testi più consistenza, nonché l’apertura con il lungo preambolo.
Un caro saluto.
Elena

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