QUARTO POSTO
Braveheart
Autore: Spoocky
TOT PUNTI: 28
~ Stile: 8/10 punti
Per quanto riguarda lo stile di questa storia devo essere sincera e dire che non mi ha fatto molto impazzire :-( Essendo la storia che ha come genere principale il thriller (quindi praticamente un action) è giustamente raccontata attraverso una narrazione veloce, caratterizzata da frasi brevi e le dialoghi di botta e risposta.
Tutto questo riesce a mantenere un ritmo serrato e adatto alla la situazione, quindi sicuramente il punteggio che do sarà alto (poiché lo stile narrativo utilizzato riesce nel suo intento di raccontare una situazione dinamica e adrenalinica). Ma non do un punteggio altissimo, però, perché nel suo complesso mi è sembrato un pochino impersonale.
Mi sono mancate delle descrizioni (sia visive, ma anche negli altri sensi) dei luoghi e dei personaggi (vero che ci sono alcuni elementi, molto buoni, che sottolineano alcuni aspetti con precisione, ma secondo me sono pochi rispetto al testo totale).
Si riesce a visualizzare quello che accade in maniera naturale, ma rimane sempre tutto un pochino in ombra. Inoltre ci sono alcune frasi che secondo me risultano un pochetto troppo tecniche (come ad esempio "aprì una finestra di dialogo con la macchina."). Non so se sia un male in se, ma nei generi d'azione trovo sempre questa tendenza al tecnico che però personalmente non mi piace molto poiché la vicinanza con i personaggi e con la situazione secondo me ne risente.
La narrazione nel complesso è semplice e pulita e la lettura risulta sempre chiara ed intrattenete. Le azioni si susseguono serratamente andando a dipanarsi nelle varie situazioni.
~ Trama e Personaggi: 8/10 punti
I personaggi di questa storia vengono da un racconto già esistente. Non sono personaggi che nascono in questa storia ed in generale questa è una cosa né positiva né negativa: hanno un loro passato che interagisce giustamente con il presente ( da capire quanto di quel passato si dà per scontato che il lettore lo conosca, mentre io non lo conoscevo e quindi magari sarebbe stato opportuno avere una maggiore accortezza ad alcuni tratti della caratterizzazione dei due personaggi?).
Jay e Bruce vengono raccontati da un punto di vista esterno che ne dà costantemente una visione di insieme sia di loro due, sia della situazione in generale.
Anche la trama mi è sembrata forse un pochino troppo veloce. E in particolare la colluttazione tra i due agenti e il terrorista mi è sembrata che si risolvesse un po' troppo banalmente ^^"
Hai impostato una situazione che ha richiamato SWAT, ATF, FBI, polizia, lo stesso capo capitano Fitzjames, ma poi tutte queste personalità si perdono completamente e la situazione viene risolta, si brillantemente, ma estremamente facilmente dai due protagonisti (anche la ricerca della password, perché non si consulta un'intelligence sicuramente arrivata sul campo? tre tentativi sono pochi per permettersi di sbagliare ).
Non lo so, mi è sembrato un po' che si volesse raccontare qualcosa e per farlo si è scelto di usare questa situazione, ma che non fosse la situazione il punto del racconto. Non so se mi spiego ^^"
~ Uso dei prompt: 9/10 punti
[ Braveheart - thriller; “Tutti moriremo, è solo una questione di quando e di come” ]
Per quanto riguarda invece l'utilizzo dei prompt devo dire che l'unico punto che non mi ha particolarmente entusiasmo è proprio l'uso del genere thriller.
Da un punto di vista tecnico è ok, poiché abbiamo un racconto poliziesco, d'azione... ma mi sarei aspettata dell'adrenalina in più, dell'ansia in più, dei momenti di panico di catastrofe imminente. Che invece non ci sono stati (ho percepito pochi "alti e bassi" che sono alcune delle caratteristiche secondo me chiavi del genere).
Poi abbiamo il titolo "Braveheart" utilizzato in maniera furba: andiamo proprio a riprendere il film, cosa che mi è piaciuta molto e che va anche ad aiutare la caratterizzazione dei personaggi (quindi il titolo è legato sia il film, sia al personaggio di Jay in sé; mi è piaciuta questa tipo di elaborazione).
La citazione è presente due volte nel testo (nei dialoghi): una volta a metà e poi alla fine con due significati differenti. All'inizio, la prima volta che viene riportata, essa ha un ruolo più organico nella situazione presente che viene raccontata; mentre alla fine è quasi un un punto di raccordo che permette di evidenziare il personaggio.
~ Gradimento personale generale: 3/5 punti
Per quanto riguarda il gradimento personale devo dire che la storia è piacevole, scorrevole e non mi ha annoiato leggerla. Però non mi ha nemmeno incuriosito particolarmente :-( Non so, mi dispiace molto aver avuto questa sensazione perché penso che ci sia del potenziale e che magari conoscendo meglio i due personaggi avrei potuto anche affezionarmici! Nel complesso però è stata una lettura interessante e sicuramente mai noiosa. |