Recensioni per
Tributo ad un caduto qualsiasi
di paige95

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/01/23, ore 20:17

Ciao! Avevo letto questa storia ieri, ma non sono riuscita a scrivere subito la recensione, come avrei desiderato, perché è una storia da una parte molto triste e dall'altra parla di personaggi che non conosco benissimo, per cui ho preferito rileggerla oggi con più calma prima di commentare.
Come ho detto, non conosco bene Andromeda e Edward, i genitori di Tonks, a dirla tutta non sapevo neanche che Tonks avesse nel suo passato anche questa terribile tragedia e questo rende la sua storia ancora più dolorosa. Ma andiamo per ordine.
Ho trovato dolcissimo e romantico l'amore che è nato tra Andromeda e Edward, nato ammirando le stelle, nato nonostante avessero il mondo contro: lei, una rampolla delle Sacre Ventotto e lui, un Nato Babbano, ma l'amore non guarda la carta d'identità. Andromeda rinuncia alla famiglia pur di stare con l'uomo che ama e che la rende felice, ma purtroppo i due hanno contro non solo il Mondo Magico, ma anche le stelle, il destino. Edward deve partire, deve allontanarsi dalla sua famiglia per non metterla in pericolo e forse l'unica sua consolazione è sapere che la figlia ha trovato un uomo meraviglioso come Remus, che ci sarà lui a prendersi cura di Andromeda, Dora e del bimbo che nascerà. Ho trovato strazianti le lettere di Edward, dapprima ancora speranzose e poi sempre più cupe, fino all'ultima in cui si dice sicuro che non potrà mai conoscere il suo nipotino, una lettera in cui l'uomo ha perduto ormai ogni speranza e si augura solo che coloro che ama possano vivere al sicuro. La cosa davvero più lacerante di tutte, almeno per me, è che io ho sempre trovato un abominio la morte di Remus e Tonks, il fatto che abbiano lasciato orfano e solo il loro piccolo Teddy creando un altro infelice, l'ingiustizia perché questa famiglia ha sempre sofferto tanto e come è stata ripagata? Con la morte e il dolore. Tonks ha perduto suo padre e poi è morta anche lei con Remus e con la consapevolezza di lasciare soli la madre e il figlioletto. Andromeda ha perduto praticamente tutto, anche se la Guerra Magica è vinta per lei non c'è una vera vittoria: suo marito è morto, sua figlia è morta al fianco del suo Remus e per Andromeda la vita è rappresentata ormai solo dal piccolo Teddy, che dovrà crescere comunque senza i genitori, che lei non potrà mai sostituire pur con tutto il suo amore.
Ho voluto leggere proprio questa storia perché sapevo che tu saresti riuscita a toccarmi fino in fondo al cuore, come fai sempre, così sensibile e attenta non potevi che scegliere la storia della famiglia più straziata di tutte, di chi ha conosciuto la felicità solo per brevi periodi e che l'ha poi pagata con perdite e dolori laceranti. Ti faccio tantissimi complimenti per come sei riuscita a farmi rivivere quel dolore, l'angoscia e anche la rabbia che ho provato quando ho scoperto che Remus e Tonks morivano nel finale del libro... e devo ammettere che questo è uno dei motivi per cui non sono mai stata una grande fan di HP. È una storia crudele, in cui troppe brave persone vivono solo per soffrire, si può dire che così è più verosimile, come la vita vera, ma io scelgo di leggere libri o seguire serie TV per distrarmi, non per ricordare le brutture e le cattiverie della realtà.
Tu sei comunque stata davvero eccezionale a regalare un omaggio a personaggi che hanno un ruolo minore, veramente a quell'esercito di caduti che non vengono quasi ricordati perché tanto non erano i protagonisti, di cui l'autrice neanche si degna di raccontare completamente la storia. Per fortuna ci sei tu con la tua sensibilità a rendere giustizia anche a loro e di questo ti ringrazio tanto.
Un abbraccio forte!
Abby

Recensore Veterano
16/08/22, ore 10:24

La mia sarà una recensione breve perché sto piangendo tutte le mie lacrime.
Bellissima, struggente. Io amo Andromeda e trovo davvero un peccato che ci siano poche storie su di lei e ancora di meno su lei è Ted. Il dolor dell'incertezza prima e della morte poi è davvero palpabile, sembra quasi di sentire l'odore della paura e della devastazione.
"Casa era dove vi erano la compagnia dei vivi e il ricordo dei morti; dove Andromeda avrebbe cresciuto Teddy nel ricordo vivo dei suoi genitori." Da incorniciare
spero che scriverai altro su di loro!

 

Recensore Master
12/08/22, ore 11:42

No, non sto piangendo, rotolando per il pavimento... No in effetti non lo sto facendo però ci sono andato abbastanza vicino :D
Volevo recensire questa storia appena dopo la sua uscita però per un motivo o per un altro la mia pigrizia estiva ha avuto la meglio ma per fortuna il gruppo Facebook oggi prevedeva recensione a una storia angst... ed eccomi qua!
Tutto questo preambolo per dirti che ho amato questa storia dall'inizio alla fine, così come ho amato la triste epopea della famiglia Tonks. In particolar modo la prima parte dove rifletti sui vari sensi di colpa incrociati tra Andromeda e Ted.
La parte delle lettere e la triste consapevolezza di Andromeda che per il marito non rimane nulla da fare, la scena di Harry che non ha il coraggio di rivelare la verità ad Andromeda ma la donna forse se lo sente, e si vede sua figlia e suo genero privi di vita davanti agli occhi...


Sono piuttosto sintetico nelle recensioni alle storie, soprattutto in quelle belle, ma davvero non posso dire nulla di più che questa storia mi ha emozionato come non mi accadeva da tanto tempo, leggendo una fic, e penso proprio che porterò la tua Andromeda e il tuo Ted in un posticino nel cuore.
❤❤

Recensore Master
25/07/22, ore 16:04

Ciao Vale,
partendo dal presupposto che Benni sarà punita perché mi ha preceduta - se leggi, inizia a tremare tu! -, direi di saltare i convenevoli per parlare della tua os.
Credo che tu, sotto sotto, goda nel far soffrire, altrimenti non me lo spiego questo amore per l’angst.
Uno dei punti forte delle tue storie è sicuramente lo stile, perché sei capace di scrivere pagine su pagine che travolgono completamente il lettore. Il problema è che, nel leggere, il cuore si spezza perché sul momento pensi pure di poterla sopportare questa sofferenza ma quando arrivi al punto, ti rendi conto che ti ha distrutta e spezzato il cuore.
In poche parole: ti fa stramazzare a terra (sto cercando di smorzare l'atmosfera con un po' di sarcasmo).
La vita di Andromeda non deve essere stata allegra, soprattutto per quanto riguarda il periodo che tu hai scelto di narrare. Però, come in tutte le cose, sono riuscita a intravedere luci e ombre di questa esistenza.
Abbiamo l’amore puro che ha provato verso il suo Ted, che l’ha portata a sfidare e andare contro tutte quelle regole e quei pregiudizi con i quali era cresciuta. Un amore che è stato dolce e amaro perché, pur avendo scelto una brava persona, il suo stato di sangue ha sempre impedito al marito di farsi apprezzare dai suoceri.
Abbiamo la dolcezza, la complicità e la pace che quella scelta ha comportato, la possibilità di costruire una famiglia felice fondata su un affetto sincero.
E poi abbiamo le ombre. Il rifiuto dei Black, la consapevolezza che con quel matrimonio tutto sarebbe finito, che quel mondo nel quale era nata e cresciuta non l’avrebbe più accolta, che le sarebbe rimasto per sempre precluso.
Abbiamo l’amarezza di quello che possono fare delle convinzioni sulla purezza del sangue e del non voler sforzarsi a guardare oltre il proprio naso, di essere rifiutata da persone che amava per qualcosa che aveva fatto per lealtà verso se stessa.
In tutto questo susseguirsi di luce e ombre, il rapporto tra marito e moglie appare molto limpido a noi lettori. Non è un amore epico, di quelli che fanno sospirare, né di uno tragico estremizzato. No, è estremamente reale e per questo, almeno per me, bello da morire.
Perché nelle lettere di Ted, in quelle parole vergate in tutta fretta, c’è il sincero desiderio di informare la sua consorte delle sue condizioni. C’è il tentativo di tranquillizzarla, di ricordarle che è anche una madre oltre a una moglie.
Ecco, l’accenno a Dora mi ha un po’ stretto il cuore. Ted mi è parso subito un papà, invece di un padre, uno di quelli che hanno fatto di tutto per crescere la propria figlia al massimo delle possibilità. In quegli accenni, io ho visto un grande affetto e il rammarico di non esserci, non di non poter continuare a prendersi cura della sua bambina.
Scusami per questa digressione ma mi ha davvero commossa. Non me ne sono accorta alla prima lettura ma ora mi sembra davvero palese.
Tornando a Ted e Andromeda, quello che davvero mi è piaciuto del loro rapporto, è l'essersi amati a dispetto di tutti. Non è così scontato perché, terminata l’esaltazione dell’infatuazione, potevano benissimo scaricare la propria frustrazione l’una sull’altro. Invece questo non è mai successo. Si sono amati, sono stati felici nonostante allontanati dai loro affetti, e mai si sono pentiti dei loro sentimenti.
Sicuramente il personaggio che più ha spiccato in questa os è quello di Andromeda. Mi ha stretto il cuore il momento in cui, rintanata nella sua stanza, tenta di leggere le lettere di Ted per darsi conforto, per cercare di andare avanti. E non ho potuto fare a meno di soffermarmi sul momento in cui compare Dora nella camera e di come Andromeda si sia mostrata d’acciaio, anche se dentro tremava, cercando di sostenerla e sostenersi per evitare di andare a pezzi.
(Piccola osservazione: lo so che Ted appare profondamente cinico e pessimista riguardante la sua sorte ma credo che nel suo piccolo sperava di poter trovare un modo per sopravvivere alla guerra, di vedere sua figlia diventare madre e di conoscere suo nipote. 
Lo so, tu hai scritto il contrario ma visto come me lo hai fatto immaginare, non ho potuto fare a meno di pensarlo)
Credo che Andromeda sia un personaggio profondamente tragico.
Non mi sono soffermata più di tanto a riflettere su di lei, l’ho sempre vista con gli occhi di Teddy ma credo di averla compresa davvero solo con te. La guerra per lei non ha rappresentato la fine, il dolore è solo aumentato. Le è stato portato via tutto quello che amava e lei si è trovata solo a dover trovare un modo per stare in piedi e crescere da sola un nipote.
Però è una donna profondamente lucida, capace di destreggiarsi tra la sofferenza per capire all’istante quello che doveva fare.
Ho apprezzato il tentativo di Harry di nasconderle la verità. Non credo che sia durato tanto ma penso che lei abbia apprezzato quella piccola delicatezza.
E ancora una volta, abbiamo la prova di cosa è stato fatto per quel sangue puro, per il desiderio di cancellare un'esistenza considerata quasi un'onta e una vergogna per l'albero genealogico dei Black.
«Teddy è solo. Devo andare» 
Qua mi si è stretto il cuore. Perché mi ha davvero dato l’idea che Teddy fosse l’unica speranza, l’unica luce della sua vita, per poter andare avanti e non abbandonarsi al tormento di tutte quelle perdite.
Credo che le mie osservazioni siano state tremendamente banali e, di questo, me ne scuso. Però ho davvero apprezzato questa storia. Talmente tanto che mi piacerebbe leggere un ipotetico finale felice, dove avvenga tutto ciò che non potuto succedere.
Ti mando un grosso bacio,
Eli

Ps: non dubitare più di quello che scrivi o ti picchio <3

Recensore Master
25/07/22, ore 10:36

Tesoro ♥

passo subitissimo da questa storia che ero davvero super curiosa di leggere: sapevo che eri all'opera su qualcosa di drammatico riguardante la battaglia di Hogwarts, ma non avevo capito che avrebbe riguardato la famiglia Tonks Loro sono in assoluto fra i miei personaggio secondari preferiti, bimbi bellissimi tutti e tre. Da quando ho cominciato a bazzicare il fandom di HP ne ho lette diverse di storie dedicate a Ted e Meda, e le ho amate tutte, perché in ognuna di loro ho ritrovato una scintilla diversa, una peculiarità unica e propria dell'autrice riguardante il loro rapporto. La tua versione è scritta con quella dolcezza, con quella delicatezza che tanto ti caratterizza, e che è in grado di arrivare in un secondo al cuore dei lettori. C'è tristezza, ma non c'è disperazione. Scalda il cuore vedere come la chiusura sia comunque sull'Amore, con la A maiuscola, che permette che non sia il male a trionfare, ma che vincano il bene e la speranza. L'Amore salva, sempre: ha salvato Harry, e ha salvato i cuore di Dora, Ted, Remus. Salverà Teddy, donandogli una vita piena assieme alla nonna e al padrino e la madrina. Ha tenuto in vita Ted durante tutta la fuga, permettendogli di non cedere mai, di rimanere fedele al suo matrimonio e alla sua famiglia. Le lettere sono meravigliose e strazianti, mi stava scendendo la lacrimuccia a leggerle çç.
Mi fermo qui perché rischio davvero di diventare melensa, ma ti faccio tantissimi complimenti, di cuore ♥

Un abbraccio grande,

Bennina