Ed eccomi! Alla fine ce l'ho fatta ad arrivare alla tua storia.

Trovo che tu sia stato bravissimo a creare, e a mantenere, quello stato di angoscia palpabile che permane, e che si presenta come un'onda che va e viene, per tutto il tempo della narrazione.

Un'altra cosa che mi ha colpito parecchio è come Credence sia consapevole del fatto che il professor Grave non sarà la sua via di salvezza, colui il quale porrà fine alla miserabilità della sua vita, ma è ciò che gli permetterà di arrivare in qualche modo sano e salvo alla fine del Liceo almeno. Veramente questa cosa mi ha colpito parecchio, perché è indice di una consapevolezza che non esiste il principe azzurro che ti porta in salvo e tutti felici e contenti.

Ho adorato il ritmo della narrazione, sono arrivata alla fine e ho cercato se ci fosse un secondo capitolo, tanto non mi sarei staccata più dalla storia. Ho amato la cura dei dettagli sia delle descrizioni, sia delle sensazione/emozioni/ricordi, senza mai appesantire il ritmo.

Complimenti davvero. E alla prossima

Perché questa storia non ha recensioni? Cioè, capiamoci. Lo sapevo già che la giustizia (divina o terrena) fosse una farsa... ma questo è proprio senza senso. Anti-scientifico. Anti-tutto.
Piano, Dylan, piano.
Ho adorato ogni singola cosa. I dettagli che hai scelto di evidenziare, gli scorci di background che hai raccontato, i dialoghi, i vestiti. Sì, anche i vestiti. Sono un'esteta.
Mi è piaciuto persino provare angoscia, ed io l'angoscia la odio.
È palpabilissima la miseria della vita di Credence. È chiaro che Graves non sia la sua salvezza, nonostante in un primo momento siamo liberi di crederlo.
Ho provato sollievo nel leggere che lui stesso (Credence) ne sia consapevole. Avevo paura che avrebbe riposto tutte le sue speranze nel professore, finendo quasi certamente per distruggersi pochi anni più tardi (nelle mie fantasie).
Ho avuto paura che morisse, o che ci fosse un bad ending. Io non guardo i TW o i tag perciò sono andata senza paracadute.
Sono viva, è okay.
Scrivi molto bene.
Dai immagini precise, racconti le emozioni, è tutto molto espositivo ma non per questo freddo o asettico. Qui un po' di asetticità c'era, ma era necessaria. Perché la madre di Credence ha regole precise, e perché il professor Graves fa le cose con metodo. Quindi in questo caso va benissimo e non è per niente un difetto.
Come ti dicevo ho sentito emozioni, perciò ha funzionato tutto alla perfezione.
Ottimo il ritmo, non mi ha annoiato.
Ottimo l'italiano, e credimi che se non fosse così non starei a scriverlo.
Ottima l'idea, la ship, il contesto creato.
Per me è canon dal tanto che è credibile il tutto.
Ho cominciato a leggere da poco, più che altro ho sempre scritto e basta, ma sono molto contenta di aver aperto quel link ed essere capitata qui.
Spero di averti trasmesso la mia soddisfazione, spero di aver sopperito almeno un po' alla mancanza incredibile e imperdonabile di due anni di non-recensioni su questa storia.
Farò in modo di leggerti ancora, e di attirare la tua attenzione quanto più possibile.
Davvero complimenti,
- Dylan
(Recensione modificata il 11/03/2024 - 08:31 pm)