Non è questa la recensione che voglio lasciarti per sdebitarmi, ma non appena hi visto questa poesia ho voluto leggerla e mi si è spezzato il cuore. Non solo per la tristezza, per il dolore e il senso di solitudine che trasudano queste poche righe, ma anche per la bellezza. Sì, perché in questo esternare emozioni riesci a trasformare la sofferenza in poesia ed è meraviglioso.
Solo i veri artisti riescono a farlo, e tu lo sei a tutto tondo. Lo sei nell'anima. Perciò non fermarti, continua a far uscire quello che hai dentro, sarà sempre qualcosa di vero e profondo, raccontato da te. ♡
Ti abbraccio fortissimo. Sai che ci sono ♡
S.

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Tu hai bisogno di scrivere e il lettore ha bisogno di leggere, in questa condivisione gratuita di emozioni.
I versi mi paiono ben fatti, uniformi nello stile, molti con l'accento sulla prima sillaba, ridotti all'osso, incisivi. Ben sottolineano i pensieri, repentini, fugaci, sconsolati.

Bella l'immagine delle lagune che finiscono per intorbidarsi e affondarsi.
Ma sul contenuto non voglio e non posso commentare. Nessuno può mettere bocca sul dolore altrui, senza provarlo in prima persona.
Mi spiace un po' ritrovare la parola "addio", che l'ultima volta mi avevi spiegato così bene. Qui il senso non dà adito a interpretazioni alternative.
Eppure, inconsciamente, tu stessa indichi la via di uscita: "riempio le mie tasche".
Bisognerebbe svuotarle anziché riempirle, quelle tasche. O ancora meglio mettersi il dolore in tasca e non pensarci più. Riempire la vita, non le tasche. Di emozioni e di gratitudine.
Un saluto. Alla prossima.

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