Recensioni per
E il cuore della terra tremò
di kiara 69

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
02/12/22, ore 20:51

Toccanti queste poche righe in cui si condensa il tragico epilogo di una Rivoluzione che troppe vite innocenti si è portata via. Per non parlare del periodo che seguì.
L'umana misericordia, svanita nel nulla.
Ma l'animo umano non si smentisce. È facile trovare capri espiatori. È facile essere in molti e prendersela con pochi. Anche a distanza di secoli.

Esprimo qui tutta la mia riprovazione in merito ed esprimo a te e a Sonia la mia più completa vicinanza.

Recensore Junior
30/11/22, ore 08:50

Breve ma intenso, questo brano esprime tutta la drammaticità di un evento così cruento. Al netto di tutte le responsabilità imputabili a MA in quanto sovrana, rimane la pietà verso una madre consapevole del destino che sarebbe toccato anche a suo figlio. Se pensiamo alla sua storia, non credo sia del tutto sbagliato definire anche lei una vittima.

Un caro saluto!

PS: mi fa sorridere come qualcuno a commento di questo tuo componimento si sia permesso di pontificare in palese violazione del regolamento sulle recensioni il quale vieta espressamente di parlare di altro rispetto alla storia. Della serie "Fate quel che dico ma non fate quel faccio".

Recensore Junior
29/11/22, ore 18:50

Gentile Kiara69, gentili utenti,

uso questa storia come appoggio in risposta alla tua domanda: fatemi sapere se avete trovato, nel Regolamento, un punto ove si dica che non si può pubblicare storie di un utente sospeso o bannato.

Io no; ma credo che, essendo ormai un sito più che decennale, e a mio avviso su 600000 utenti non è mai venuto in mente a nessuno di farlo, il caso non sia stato (ancora) previsto. Il diritto presenta per il virtuale molte zone d’ombra, unica sicurezza è che l’Admin che l’ha creato è signore e padrone. Il Regolamento, per quanto ho capito, è in fieri e viene a cadenze più o meno regolari aggiornato. Con valore retroattivo.

E io ho trovato gli impossibilia per un utente bannato da twitter che, lo sai benissimo, è un social per ragazzi, a anche per adulti ormai.

E questo è quanto:

• È vietato aggirare le sospensioni permanenti. Se un account è stato sospeso in modo permanente per gravi violazioni delle Regole di Twitter, Twitter si riserva il diritto di sospendere definitivamente anche qualsiasi altro account che, a nostro giudizio, potrebbe essere utilizzato dal medesimo titolare dell'account o soggetto in violazione della precedente sospensione, a prescindere da quando sia stato creato l'altro account.
• È vietato aggirare una sospensione di Twitter gestendo, direttamente o tramite interposta persona, un account che rappresenti la propria identità, personalità, immagine pubblica o presenza commerciale per una finalità diversa.
• È vietato affidare il controllo permanente del proprio account o la sua gestione temporanea a qualcuno che è stato sospeso definitivamente da Twitter.

Ora, qui c’è da ragionare. Per esempio, se EFP si dovesse contenere allo stesso modo, l’aver pubblicato con il consenso della bannata potrebbe infrangere tutte e tre le regole; l’aver consentito alla bannata di rispondere ad alcune recensioni con un virgolettato potrebbe far pensare che abbia usato il tuo account come pezza d’appoggio per infrangere tutte e tre le regole.

Ma, cosa che interessa molto a me, ci sono utenti che hanno commentato la storia di Sonia Ruffino in assoluta buona fede, credendo che fosse di Kiara69 e che con la medesima facesse un omaggio a Sonia Ruffino – l’introduzione, che ha ingannato anche me, lasciava margine a questa interpretazione.

Ma, adesso che ho pubblicamente fatto presente che la signora Ruffino è definitivamente bannata, e Kiara69 ha detto in maniera esplicita che la storia è di Sonia, difficile appellarsi all’equivoco.

Insomma, magari questo messaggio resta lettera morta, ma vorrei consigliare prudenza: qui ci si diverte, ma non lasciatevi trascinare, per questa bislacca idea, in qualche nassa, in qualche zona grigia che, poi, non capite nemmeno come ci siete finiti. Perché, di fatto, avete commentato un BAN e talvolta ricevuto risposta da un BAN, diretta da una BAN; senza dubitare della buona fede vostra, né di chi ha avuto – ripeto – questa idea infelice.

Ho trovato anche una cosa che si chiama “netiquette”, ovvero l’etichetta da rispettare su internet per favorire il reciproco rispetto fra utenti.

Siccome il reciproco rispetto è una bella cosa, Kiara, ti chiederei cortesemente di cambiare la tua risposta all’utente Emagiu, che non conosco e non ho idea chi sia, ma che si è presa di – cito solo – bugiarda, per aver detto la sua opinione sulla storia, magari non condivisibile, ma con linguaggio rispettoso e a mio avviso con categorie critiche raffinate, applicabili a un testo di caratura rispettabile, e in maniera assai urbana. Ha risposto anche in maniera urbana. Io non sopporto di veder offendere qualcuno, soprattutto le donne, senza motivo. Non ti chiedo di non difendere la storia, che poi è già stata difesa in maniera inoppugnabile da molti. Ti chiedo di togliere ciò che è troppo personale, che va oltre la difesa della storia, e che contravviene al galateo, magari non scritto, ma ci siamo capiti.

Vorrei che tutti, tu per prima, ti riappropriassi della leggerezza, che è uno degli scopi della scrittura di fanfiction. E non c’è nemmeno nulla di male nel chiedere scusa e ricominciare.

Io, quando mi accorgo di aver pisciato fuori dal vaso, lo faccio sempre.

Devotissimi omaggi, a te, a tutte,

Sacrogral, al tuo servizio

Recensore Master
26/11/22, ore 17:43

Carissima Kiara, in poche righe hai descritto la tragedia che travolse i reali Francesi. Purtroppo subirono un accanimento disumano ....

Recensore Junior
20/10/22, ore 19:45

Ciao Kiara,
mi fa piacere leggere un tuo scritto.
Grazie per aver messo in luce il tragico destino dei Reali di Francia.
Una perdita tragica, violenta e soprattutto incitata dall'odio di un popolo esaltato.
Se è vero che tutti commettiamo degli sbagli, c'è anche da sottolineare come "la macchina del fango" contribuisca ad enfatizzare e ingigantire il tutto.
Complimenti e a presto.

Marianne

Recensore Master
20/10/22, ore 10:42

Ciao Kiara, apprezzo sempre chi in questo fandom riesce a trasmettere emozioni e a condensare eventi in poche, scelte righe di poesia. E in questa tua ultima, nell'anniversario della morte di Maria Antonietta, resta solo il sentimento: non ci sono dettagli macabri, non ci sono precisazioni storiche...resta lo sgomento, il sentimento, come se ti fossi trovata davanti a quel patibolo, e sapessi come andrà a finire, anche per gli altri membri della famiglia reale. L'impossibilità di spiegare a cosa sia servito, quella sequela di morti, se non a placare la rabbia di un popolo affamato, che era più facile acquietare col sangue del nemico, considerata l'incapacità di risolvere realmente i problemi contingenti.
Per quanto riguarda i commenti sulla figura di Maria Antonietta, non mi dilungo e quoto totalmente quanto riportato da Agrifoglio nella sua recensione. Di mio posso aggiungere, sulla base delle storiografie che ho letto, trascinata dall'amore per VnB (non sono certo "un'addetta ai lavori"), che i sovrani ghigliottinati siano stati l'ultimo anello di una "catena" di regnanti spendaccioni e poco lungimiranti, che abbiano pagato anche per le colpe e gli sprechi dei loro predecessori, dei loro famigliari e cortigiani (i fratelli maschi del Re e la Polignac fuggirono subito all'estero) e che siano stati ampiamente infangati da una storiografia "di parte", scritta dai vincitori, come sempre...
Io ho apprezzato che tu abbia dedicato un pensiero a lei, come emblema di tutte le morti inutili di cui la Storia è impregnata.
(Recensione modificata il 20/10/2022 - 03:15 pm)

Recensore Master
20/10/22, ore 09:46

Ciao Kiara. Sono lieta di trovare un tuo nuovo scritto questa volta con riferimento al 16 ottobre 1793 e che lo abbia pubblicato proprio lo stesso giorno e mese. Un evento drammatico che ha segnato la storia e che ho immaginato in questo contesto attraverso tue parole. Mi hanno colpita le espressioni "umana crudeltà", "animi impazziti", "umana misericordia." Una donna molto discussa dove hai ben rappresentato questo momento della sua tragica fine attraverso la tua sensibilità. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 20/10/2022 - 09:50 am)

Recensore Junior
18/10/22, ore 14:56

Forse questa donna è stata poco attenta a ciò che la circondava e forse ne è stata vittima ma di certo non è esente da colpe.
Colui che è sordo al grido del dolore e della fame ne sarà travolto e colui che prende delle decisioni se ne assume le responsabilità.
La fame è la più brutta delle consigliere e non ha pietà di nessuno santo o demone che sia e a volte gli umani sono una razza orrenda.
Il mio dolore è per il piccolo principe che senza colpe ha subito la furia che nasce dall’uomo senza umanità,ma chissà nel mondo anche oggi quanti piccoli principi ci sono e noi non lo sappiamo o a volte facciamo finta di non sapere.

Recensore Junior
18/10/22, ore 01:07

E’ davvero terribile il destino che si è accanito su Maria Antonietta, su suo marito e sui suoi figli, specialmente sul maschio secondogenito.
Un manipolo di estremisti esaltati ha preso il sopravvento ed ha imposto la sua volontà su un’intera popolazione che non voleva certo questi crimini.
Questo componimento trasuda tutto il dolore e l’esecrazione per degli atti disumani che non potrebbero neppure definirsi bestiali.
This chapter is wonder!
D.P.

Recensore Junior
17/10/22, ore 23:37

Donna tra le più controverse della Storia, come lei forse, Lucrezia Borgia... Giunta giovane e ingenua come Delfina in una Corte che la odiava in quanto Austriaca avrebbe avuto veramente poche possibilità di riscattarsi e il non riuscire a comunicare peggiorò le cose. Probabilmente sarebbe stato sufficiente esiliarla ma ormai la macchina del fango era partita e non si sarebbe fermata fino a quando il sangue non avesse sommerso tutto e tutti, Innocenti e malvagi. Chapeau.

Recensore Master
16/10/22, ore 21:30

La Regina Maria Antonietta fu il capro espiatorio di una rivoluzione che deragliò quasi subito dai principi dell'illuminismo per naufragare nella dittatura e nel terrore. Sfuggì di mano in questo modo, a mio avviso, a causa dell'inadeguatezza dei capi, tutti troppo giovani o troppo avidi o pensatori astratti troppo inesperti di governo concreto.

Le colpe della Regina furono la giovane età, l'inesperienza, la scarsa cultura, un carattere troppo reattivo e suscettibile e il voler esorcizzare ansie e insoddisfazioni con uno stile di vita errato.
La colpa più grave, diremmo adesso, fu di essere una pessima comunicatrice, di non riuscire a trasmettere le sue doti, ma soltanto i suoi difetti a beneficio dei detrattori, acuendo anziché colmando lo svantaggio delle origini straniere e nemiche.
Non furono certo i soldi persi da Maria Antonietta al tavolo da gioco a gettare la Francia sull'orlo del baratro né quelli spesi in feste, abiti e gioielli o, tanto meno, le mirabolanti acconciature che erano innocue e che oltre il ridicolo non andavano.
Le casse dello Stato furono svuotate dalle guerre che si erano susseguite, ultima delle quali la guerra d'indipendenza americana e da anni di clima pessimo.
Maria Antonietta, come tutte le Regine, faceva le elemosine e si occupava dei poveri, ma propagandò male se stessa, adottando uno stile di vita da favorita più che da Regina e circondandosi di parassiti che fecero man bassa e urtarono chi si vedeva anteposto nell'ordine delle precedenze.

Il processo fu uno sfogo pubblico, un circo equestre, una gogna in cui fu accusata di cose false (incesto) e di altre che non erano crimini, ma comportamenti da parte avversa (è chiaro che una Regina deposta volesse contrastare la rivoluzione e tornare sul trono, lo avrebbero fatto tutti, magari meglio di lei, ma lo avrebbero fatto).

Lo stesso Napoleone, che non era certo un filoaristocratico, ebbe parole di aspra condanna per la morte e l'accanimento gratuito che subì la Regina e la definì: "una Principessa straniera, il più sacro degli ostaggi".

Recensore Veterano
16/10/22, ore 16:21

Buongiorno Kiara, in questo anniversario della decapitazione di Maria Antonietta avvenuta il 16 ottobre 1793, le tue parole risultano non solo struggenti, ma soprattutto vere.

Non hai voluto esecrare l'esecuzione di una regina, ma l'uccisione di una donna e di una madre, ed a prescindere dalla condanna dell'istituto della pena capitale, di cui si discute ancora e che è in uso presso nazioni che consideriamo "civilissime", dobbiamo ricordarci tutti, che lei fu condannata a morte, dopo un processo farsa, perchè cosi voleva la ragion di stato.  Fu la prima vittime illustre dei grandi processi politici. Ed il diritto al contraddittorio ed alla difesa divenne un impiccio

Riporto dal libro "La Rivoluzione francese" dello storico Albert Soboul:
Il Terrore, organizzato nel settembre 1793, fu messo effettivamente in atto solo in ottobre, sotto la pressione del movimento popolare. Fino al settembre, su 260 persone portate innanzi al Tribunale rivoluzionario, 66 erano state condannate a morte, cioè circa un quarto. Il trionfo del sanculottismo aprì un nuovo periodo nella storia del Tribunale rivoluzionario: il 5 settembre esso fu diviso in quattro sezioni due delle quali funzionarono simultaneamente; era il Comitato di salute pubblica, insieme a quello di sicurezza generale, a proporre la lista dei giudici e dei giurati; mentre Fouquier-Tinville rimase pubblico accusatore, Herman fu nominato presidente.  I grandi processi politici cominciarono in ottobre. Il 3, su rapporto di Amar, i Girondini furono rinviati davanti al Tribunale rivoluzionario; così pure Maria Antonietta, su rapporto di Billaud-Varenne. La regina fu ghigliottinata il 16 ottobre; la sua esecuzione fu «la più grande gioia del Père Duchesne». Il processo dei 21 Girondini cominciò il 24 ; poiché le discussioni minacciavano di diventare eterne, la Convenzione decretò che dopo tre giorni i giurati erano in grado di pronunciarsi; i Girondini morirono il 31 ottobre. La campagna terroristica di Hébert continuò per tutto l’autunno e contribuì all’esaltazione della volontà punitiva dei sanculotti. Dopo l’esecuzione del duca d’Orléans Filippo Egalité, il 6 novembre, il Père Duchesne diede i suoi consigli al Tribunale, perché «battesse il ferro finché era caldo e facesse subito passare sotto il rasoio nazionale il traditore Bailly e l’infame Barnave…». Nel suo numero 312 vantava poi le virtù della «Santa Ghigliottina» e protestava a priori contro ogni clemenza."

Ecco: homo homini lupus (ma anche tra noi lettori/lettrici non scherziamo)

Un caro saluto Kiara, dovresti scrivere più spesso!


 
(Recensione modificata il 16/10/2022 - 04:29 pm)

Recensore Master
16/10/22, ore 12:58

Queste poche righe sono molto toccanti ho immaginato la scena in cui Maria Antonietta si avvia al patibolo , tu sai benissimo cosa penso di lei però in queste righe ho potuto immedesimarmi in lei sul suo stato d'animo durante quel terribile momento
Come sempre bravissima
Ti voglio bene
Cla

Recensore Veterano
16/10/22, ore 12:07

Kiara69.....molto toccante questa one riflette in pieno il dolore della regina condotta al patibolo...le sensazioni tremende che deve aver provato quando attraverso le vie di Parigi con la folla che le urlava contro....Mi e piaciuto molto il lessico...e' un piacere leggerti

Recensore Master
16/10/22, ore 10:20

Il giorno dell'esecuzione di Maria Antonietta.. uno degli errori più gravi di una rivoluzione partita per ragioni più che giuste.

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