Quando mi capitano le tue poesie sulla home di Facebook certe volte ci resto proprio di sasso e questa drabble mi ha dato la stessa sensazione, quella che in qualche modo riesci a filtrare benissimo quello che provi attraverso le parole. Mi arrivano tutte e fanno sempre male. La lettura che hai dato qui dell'amicizia è forse insolita: un sentimento che bisogna saper afferrare e forse anche meritare, effimero, battagliero, faticoso perfino. È quel 'se capiti tra le mie grinfie per sbaglio' a fare più male. Trovo tu sia particolarmente brava nella combinazione introspezione e brevità.

Ciao Marti, 
Arrivo in punta di piedi a lasciarti questo commento, sperando che non risulti del tutto insensato.
Ho visto che era da un po' di tempo che non pubblichi più nella sezione di Harry Potter e, dato che avevo voglia di leggere qualcosa di tuo, ho aperto la prima storia che ho trovato nel tuo profilo.
Confesso che le originali mi provocano un po' di soggezione, anche se non saprei spiegare il perché.
Dopo aver letto questa storia, però, mi pento di non essere arrivata prima. 
Non so se questo sia uno dei tuoi tanti esercizi di scrittura ma l'ho trovato davvero ben fatto. Insomma, per me è un successo pieno.
Racchiudi in poche parole così tante emozioni e realtà che spesso si sottovalutano o non si vogliono prendere in considerazione.
Come, ad esempio, che si può cambiare sentimento nei confronti di un amico, che a volte si vorrebbe provare a trattenere - magari fomentati anche dalla rabbia - qualcosa che ormai è scivolato via e che non esiste più da tempo. Che può esserci frustrazione, insofferenza, verso qualcuno che una volta ci suscitava gioia.
Credo che il paragone con la saponetta sia calzante e mi piace come tu sia riuscita a incastrarlo per tutta la storia, adattandolo a ogni situazione.
Spero di essere riuscita, data anche l'ora, a scrivere qualcosa di serio e sensato.
Ti mando un grosso bacio e buonanotte, 
Eli