Recensioni per
Sacrogral ha una penna in mano
di sacrogral
Ma come ho fatto - mi chiedo - a non accorgermi di questo! Deve essere accaduto perché non mi avventuro quasi mai fuori della sezione " Lady Oscar" . E invece magari dovrei farlo più spesso. |
Chissà a quale " Silvia " era dedicato questo scritto? Ne conosco più di una. |
Chi scava il verso incontra l’essenza degli dei ma essa è sfregiata arte, squarcio nell’alto rilievo del bello e cicatrice nutrita dal sangue dei miracoli. |
Mio Cavaliere, caro Sacrogral, sono ben lieta di ritrovarti in un ambiente nuovo, e chissà perché avevo la sensazione che l’addio dato in altro fandom non sarebbe stato definitivo, perché non avresti potuto lasciare orfani del suo creatore tutti coloro facenti parte di quella varia Umanità da te creata e inserita all’uopo in quel preciso contesto. Quei personaggi devono essere venuti a bussare alla porta della tua fantasia e della tua penna, affinché tu potessi dar loro la possibilità di continuare a vivere, a discorrere, a incontrare persone, a riflettere, ad amare. |
Caro Gral, |
Ti sei scelto una musa esigente mio cavaliere. Può tollerare forse un momentaneo distacco ma non l’abbandono. Ed in fondo tenero è il suo giogo che ti riporta a noi. |
Gran scommessa questa: togliere i protagonisti che ci hanno conquistati in tanti tuoi racconti (ma siamo sicuri che sia davvero esaurito tutto, tutto, ma proprio tutto quel che c'è da dire su Madamigella?, chiede l'avvocaticchia di Berlicche), e ripartire dalla cornice: e che cornice! Solo che, vede, Signor Cavaliere, qui sussiste un problema, un dramma grosso, anzi "gruosso", direbbe Sophia Loren - Filumena Marturano: adesso che ha iniziato, e ci ha stimolato l'appetito, è costretto a continuare a scrivere e a raccontare secondo questo nuovo abbrivio. Deus vult, Dio lo vuole! O forse, solo i lettori: ma che, i lettori sono forse da meno? |
Messer Gral, Cavaliere senza macchia, |
Cavaliere, |
Caro Sacrogral, |
“Il divieto assoluto di possedere una penna, un po’ di inchiostro, un foglio di carta”, sarebbe una punizione assai crudele anche per Gobemouche o per l’autore, che forse sono la stessa persona, e che per fortuna ha ripreso la penna in mano. |
Allora, ti aspettavo, sai? |