Buongiorno, compagna di squadra!
Sempre pronta a fare la mia parte nel ricordare le cose (e dimenticarle io stessa, perché sia mai che io faccia qualcosa bene), quindi ora vedo di ricordarmi anche come si fa a recensire decentemente.
Sono stata contenta quando mi hai detto che avevi scritto proprio di lei, perché Shimizu ha sempre troppe poche storie dedicate a lei, ed ero certa che tu avresti fatto un ottimo lavoro.
Soprattutto ho apprezzato come hai declinato il tema della drabble, la sabbia, che hai sfruttato per costruire una bellissima metafora che racchiuda le paure e le incertezze di Kyoko. Il salto nel vuoto, che è quello dello sport, ma che diventa anche un annegare perché non si sente portata, ha paura di quello che saltare la faceva sentire. Perché ogni caduta, alla fine, era come affogare nel non sei abbrastanza brava. Ovviamente ho apprezzato anche l'uso di Montale, perché hai usato davvero bene l'idea degli ossi di seppia, quel poco che rimane e viene lasciato dal mare.
Ho straparlato a sufficienza, grazie per la lettura e al prossimo turno (per il quale mi impegnerò a ricordare di scrivere anche io, promesso)
Maqry ♥
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