Gentile Autrice,
mi sono soffermata su questo tuo scritto, aspettando il momento di calma per godermelo in pienezza, e che trovo sia un atto di amore verso una città che, evidentemente, conosci molto bene: ne hai descritto a piene mani i colori, le vedute, le atmosfere con le sue luci e le sue ombre, in maniera talmente puntuale che sono stata persino in grado di percepirne gli odori. Una Torino magica vista dall’occhio smaliziato di chi ne ravvisa tutte le pieghe e tutti i risvolti.
Leggendoti anche io, che poco frequento, se non qualche volta per lavoro, questa città con la sua storia, i suoi palazzi, i suoi monumenti, ho potuto avvertirne tutto lo splendore attraverso il tuo sguardo, che ne ha accarezzato i contorni, fino a creare un quadro molto suggestivo fatto di parole che permettono di sentirla più vicina al cuore e magari con il desiderio di volerla visitare con un diverso stato d’animo fatto anche di curiosità.
Una poesia che diviene racconto, di quelle che mi piacciono particolarmente, prive delle rime e degli accenti che talvolta obbligano e circoscrivono il concetto, mentre con questi versi liberi si riesce a donare respiro all’intero componimento, e che accompagna l’esplorazione di qualcosa di sconosciuto e, mentre lo fa, lo fa vivere anche al lettore che grato ti ringrazia per l’opportunità concessa.
Un caro saluto. |