Recensioni per
Chiederai di te stesso
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/12/22, ore 10:52

Buongiorno, Ros!
Passo un po' di volata ma ho questa storia in lista da quando l'hai pubblicata e ci tenevo a lasciarti due parole!
Mi è piaciuto molto come hai immaginato e descritto Alastor, con tutte le fragilità e le spinte egoistiche (del tutto umane) che tiene nascoste al resto del mondo nonostante sia stancante, la finzione continua, perché in guerra serve qualcuno su cui poter contare, qualcuno che appaia inamovibile nelle sue certezze. Vigilanza costante prende tutta un'altra piega, qui, e l'ho amata. Il concetto di sé stessi come peggior nemico in guerra mi ha molto colpita.
Bellissimo anche il dialogo con cui hai concluso la flash, la confessione veloce che fa a Tonks. Quindi niente, ti rinnovo i miei complimenti!
Un abbraccio,
Mari

Recensore Master
18/12/22, ore 16:23

Ciao!
Ho molto apprezzato questa lettura e come sai l’ho candidata agli Oscar alla miglior veste stilistica e alla miglior caratterizzazione. Ci tengo quindi a riportare in una recensione i commenti pubblicati sul forum.
Di questa storia mi ha convinta la costruzione, tramite un paragrafo iniziale votato all’introspezione e una breve sequenza dialogica in conclusione: mi è parsa equilibrata e non frammentata. Ho trovato bilanciato anche l’uso di segni grafici, del corsivo: sottolineano, ma non ingombrano. Ho apprezzato inoltre il lessico ricco, il ritmo dato dalla compresenza di periodi più lunghi e brevi frasi. Non definirei questa “veste stilistica” sempre immediata, ma lo ritengo stimolante più che limitante, e credo che ben si presti a un personaggio complesso che indaga se stesso su una materia complessa.
Moody è un personaggio emblematico nella saga solo per il proprio coraggio e il senso della giustizia, ma in una guerra di uomini non esistono supereroi; perciò ho molto apprezzato che in questa storia sia stato approfondito con originalità un aspetto più intimo della sua persona, ciò che alla fine dei conti lo rende umano, avvicinabile. Possiamo comprendere ogni suo tentennamento, dubbio, incertezza; li comprendiamo e li perdoniamo anche noi come lui arriva a perdonarsi, perché in fondo come lui siamo umani.
Complimenti per l’Oscar vinto!
Un abbraccio!

Recensore Master
18/12/22, ore 15:08

Ciao, tesoro!
Eccomi finalmente a recensire questa storia **
Come ben sai, non avevo affatto capito che questa flash fosse tua (con mia grande contrarietà)! Ti sei camuffata bene, anche se ora, rileggendola, mi dico che non sono stata una lettrice attenta: gli elementi per riconoscerti c'erano decisamente tutti: temi ricorrenti, alcune scelte di lessico, certe espressioni tipicamente tue.
Però, diversamente da altre tue storie, questa si presente più come un flusso di coscienza, con Malocchio che riflette sulla sua vita, su ciò che è giusto e sbagliato, sulla morte. A questo proposito, ho adorato il dialogo finale: "«Devo farti una domanda.»/«Veloce, Tonks.»/«Cosa spaventa uno come te?»/«La paura.»", riassume così bene l'essenza dell'Auror, oltre che il suo rapporto con Tonks (che ho sempre trovato intrigante da esplorare).
 Ti faccio ovviamente i complimenti per lo stile che è, come sempre, uno dei tuoi punti di forza (insieme all'introspezione dei personaggi). In questa storia è più lineare del consueto, per accompagnare la struttura di questa sorta di monologo interiore, ma l'ho amato come al solito.
In conclusione, ho adorato questa flash, sebbene sia su un personaggio su cui non mi soffermo spesso.
Aiuto, ho troppe tue storie da recuperare. Soprattutto perché spesso quando pubblichi leggo e poi mi dimentico di commentare, sigh. Devo mettermi sotto.
A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
27/11/22, ore 12:37

Ciao Rosmary!
Dopo qualche giorno di lavoro che mi ha risucchiato qualsiasi energia, eccomi qui a commentare le storie che mi sono persa! Tra le tante, c'è anche la tua e sono molto contenta di aver avuto la possibilità di recuperarla! :)
Parlando strettamente della tua storia, anche io ho scritto una storia su Alastor Moody (una sola, specifico! XD!) e anche molto breve, perché lo trovo un personaggio complicato... Ma tu hai saputo renderlo bene, entrando un po' nella sua intimità e raccontandoci anche un pizzico di fragilità che non fa mai male.
Molto carina, brava!
Un saluto e alla prossima! :)

Recensore Master
26/11/22, ore 10:42

Ciao Rosmary, inauguro questo sabato piovoso con il tuo ritratto degli ultimi istanti di Moody.
Dalle riflessioni del mago emerge chiaramente il peso che la guerra gli ha lasciato addosso, è un uomo stanco dalle mille battaglie che ha dovuto affrontare, a seguito delle quali è arrivato a mettere in dubbio tutto, gli stessi concetti di bene e male, a cui si affida alla ricerca di un bene superiore che, alla fine dei conti, gli sembra solo la condanna sulle spalle di un ragazzino.
Si percepisce la lealtà verso Silente che tuttavia non è cieca, ma scelta perché non ci sono alternative all'affidarsi al grande mago e amico di Moody. C'è da dire che è stato un bene che Moody non abbia assistito alla morte di Silente perché quello è stato il momento più duro per l'Ordine della Fenice.
Il confronto finale con Tonks è molto bello e denota anche un parallelismo tra Moody e Harry e quel dialogo sul Molliccio che Harry ha con Remus.
Complimenti!
Un abbraccio,
Sev

Recensore Veterano
25/11/22, ore 10:23

Ciao! E' proprio vero che solo gli uomini coraggiosi sanno avere paura. Non amo Malocchio Moody ma ho trovato la tua storia molto bella e assolutamente credibile. Lo stile è la cosa che mi ha colpita di più, non so se fosse voluto ma ho ritrovato un'idea di treno in corsa ( nella concezione della Bestia Umana) ormai lanciato che non può fermarsi se non quando costretto da cause di forza maggiore. E' in fondo la vita di Moody è un po' cosi, una battaglia dopo l'altra, un dolore dopo l'altro, senza poter mai tornare indietro e rimediare agli errori. E' sicuramente una storia che prende allo stomaco ma solo le più belle lo fanno! Complimenti! Quasi quasi mi hai convinta a dare una seconda chance a questo personaggio!

Recensore Master
25/11/22, ore 08:55

Ciao, cara! Ho un paio di altre storie tue in arretrato ma intanto che ci sono, dato che sto leggendo un po' di storie iscritte alla tua iniziativa, ho pensato di lasciare due righe prima a questa ♥
Adoro Malocchio! E' sempre bello trovare storie ben scritte su di lui **, oltre a quelle di Marti.
Questa piccola introspezione che nasce dall'immagine di un treno diretto chissà dove (come a volte può sembrare la nostra vita quando chiudiamo gli occhi e sentiamo di non aver alcun controllo) mi ha davvero conquistata. Perché, per quanto in realtà i personaggi creati da JKR siano tridimensionali, umani, reali, per forza di cose a volte di quelli secondari passa solo una facciata. Sta a noi andare oltre, provare a scavare nell'animo del personaggio per trovare di più, per conoscere le sue debolezze, i suoi demoni (ed è una delle cose che preferisco nelle fanfiction.) Così in questa storia vediamo la lotta interiore che alberga nell'animo di Malocchio, ogni singolo dubbio, rimorso, paura, che in tutti gli anni di guerra, come in quelli di pace, si sono presi un pezzettino di lui, hanno eroso brandelli della sua anima. Chi non ha mai tremato, dubitato, di fronte a una causa che pur sembra giusta? Per cosa viviamo, per cosa muoriamo? Non ce lo chiediamo forse tutti i giorni della nostra vita se vale la pena di?
Malocchio non ha risposte, ma è rincuorante sapere che alla fine sia riuscito a perdonarsi **
Bellissimo anche il titolo, l'ho trovato davvero adatto.
Insomma, ti faccio i miei complimenti ♥
alla prossima, baci!

Benni

Recensore Master
25/11/22, ore 08:28

Non ho mai ragionato molto sul personaggio di Malocchio, non è nelle mie corde, eppure l'ho trovato realistico e vivo (ironico, visto che parli della sua morte) in questa storia. La frase finale è perfetta per lui. Anche lo stile rispecchia quello che cerco in una storia, non è troppo lineare e standard, mi piace.
Complimenti per l'inventiva!