Ma buon pomeriggio carissimo
Io te e l’angst siamo ormai un trio indissolubile sto notando e ovviamente apprezzo parecchio
Quando ho visto il tuo messaggio non ci ho pensato due volte e sono corsa a leggere subito. E quello che ho trovato mi è piaciuto davvero tanto. Sai quali sono i miei punti deboli e qui li hai colpiti praticamente tutti, a partire dall’angst per finire con l’hurt/comfort
Mi è piaciuta l’idea di ambientare la storia durante l’ultimo dell’anno, alla fine siamo quasi nel periodo delle feste e quindi ci sta benissimo. Molto apprezzata anche tutto il contorno che vede come protagonisti il nostro angelo e il nostro demone preferiti, ci sta secondo me alla perfezione. Aziraphale che fa passare tutti gli eventi in cui si faccia beneficenza è proprio lui. E Crowley che si presenta quasi in silenzio (per una giustissima causa) pronto ad avvertire il suo angelo è totalmente in character. E probabilmente me lo sono immaginata io, ma questa sua lotta mi ha fatto pensare per un momento al suo rapporto con Freddie Mercury di cui si parla in parecchi headcanon
Non nascondo che mi hai spezzato il cuoricino in più di un’occasione, perché è ovvio che Aziraphale non pensi veramente a tutto quello che dice, ma non va molto d’accordo con i suoi sentimenti (e lo capisco tantissimo) e il risultato è quello di far chiudere Crowley a riccio e uscirsene con dei pensieri che spezzano proprio il cuore. Crowley che nonostante sia stato ferito più e più volte non manca di aiutare subito Aziraphale nel momento del bisogno (d’altra parte è un demone dal cuore d’oro, lo sappiamo)
Mi è piaciuto tantissimo, poi, anche Aziraphale in veste di investigatore, ce lo vedo proprio
Ma arriviamo alla mia parte preferita, la parte hurt/comfort che mi ha fatto sciogliere. Ovviamente Aziraphale non può non prendere il colpo al posto di Crowley, non può accettare di farlo soffrire (e, ancora una volta, lo capisco troppo bene). Certo, lo fa spaventare a morte anche questa volta, ma è una sorta di effetto collaterale. E hai fatto una cosa che mi è piaciuta ancora di più, ovvero unire l’hurt fisico all’hurt psicologico. Un mix di angst e malinconia che mi ha spezzato, ma che ho adorato alla follia (sì, sono strana)
Quindi, per arrivare alla conclusione di questa recensione lunghissima, ti faccio i miei complimenti per l’idea e per la sua realizzazione. Ho notato una manciatina di errori di battitura, ma che non mi hanno dato per niente fastidio. E ti faccio i complimenti anche per come hai descritto Aziraphale e Crowley, li ho proprio visti davanti agli occhi (e mi è salita la malinconia perché mi mancano)
Alla prossima
Giulia |