Recensioni per
Sacrogral ha una penna in mano III
di sacrogral
Mio carissimo m… |
Non si salva nessuno, quando il marchese resta da solo. |
Messer Gral, |
Così quando vediamo una faccia umana disegnata o incisa a chiaroscuri, o anche semplicemente delineata, la fantasia ci aggiunge i colori naturali, e se bisogna la ombreggia e lumeggia. Ma se noi non conosciamo gli oggetti imitati dal poeta, e questi ce ne mostra solamente alcune parti o vero i contorni, non può fare che non succeda l‘una di queste tre cose, o che la fantasia nostra vedendo chiaramente secondo la sua maniera di vedere le parti mostrate dal poeta, non ci aggiunga niente, e le dovrà essere molto dilettevole il vedere quelle teste o mezze teste, e quelle code, e quei pezzi di strumenti o di arnesi forestieri o mal noti, sospesi in aria così per miracolo, o che aggiunga il rimanente a capriccio e a ventura, facendo tanti ippogrifi e tanti ircocervi e tanti innesti chimerici con quel diletto che può scaturire dal mostruoso; o che non veda nè aggiunga nulla, o se pur vede, aggiunga oscuramente e confusamente, come se un pittore ci mostrasse soltanto le zampe o le corna di una bestia sconosciuta, o ce ne sbozzasse il dintorno; e questo appunto è quello che avviene. |
Allora, sempre, ché il Passato è rimasto lì memento di tanti istanti; ché il Presente è fuggevole e scrigno, ché il Futuro sempre allegro ha ancora tanti istanti da offrirmi. |
Mio caro Cavaliere, |
Carissimo Cavaliere, |
Salve Cavaliere, |
Un dubbio strisciante, che mi fa riflettere dal primo capitolo, sta cominciando a prendere sempre più corpo e consistenza nella mia personale visione del tuo de Sade. E cioè che la maschera che rinchiude il divin marchese sia solo una pallida imitazione di quella che lui stesso ha forgiato con le proprie mani. Un maschera asfissiante da cui nessuno potrà liberarlo. La maschera del personaggio che si è costruito con le proprie opere. |
Saggio Cavaliere, |
Caro Sacrogral, |