Bellissima, questa tua nuova poesia!
È lo spleen, o ancora meglio la saudade, che è più condita di dolcezza e di lentezza.
Una condizione poetica matura, o addirittura decadente, che però qui viene ripescata e vivificata di nuova energia.
Viene voglia di crogiolarvisi dentro, come Peppa Pig nel fango.
Sei riuscita a trasformare la malinconia in qualcosa di amichevole, profumata di fiori, saporita come il pane appena sfornato. E la solitudine diviene accoglienza, un invito suadente alla danza, un suono "mellifluo", una "carezza materna".
È una visita che lascia il segno, più o meno a lungo; che lascia un'atmosfera più o meno pesante.
Poesia davvero molto bella.
Un abbraccio, milady. |