Buonasera Cavaliere e bentrovato, sono davvero contentissima di leggere un altro capitolo prima delle feste: che bellezza!
Sai che Latour mi incute sempre più ansia man mano che procediamo in questo viaggio? La sua assenza di umanità, così l'ho letta io e magari sbaglio, è riflessa tutta in quella vacuità che contrasta con Michel.
Devo ammettere che Monsieur Boia non arretra di un millimetro nelle mie preferenze, ma qui credo proprio che Michel gli si sia avvicinato e pure parecchio; penso sia merito, come sempre mi succede coi personaggi, di questo suo voler rimarcare la propria sensibilità ma non scrollandosi mai di dosso quelli che sono gli errori passati. Il conflitto interiore, se espresso bene, è sempre una cosa meravigliosa e qui ci ho proprio affondato le mani, bravissimo. La poesia è davvero calzante col momento e credo che l'odio per i poeti - a più livelli di lettura - sia perfetto per il conesto.
Ancora una volta ho sorriso, spontaneamente, per il modo in cui Michel e Joss si siano infervorati per tutelare Foret: questo senso di famiglia mi scioglie.
Lo stesso Foret, che ha mandato fuori di testa il povero fra Etienne, ma che, a me, con quella purezza d'animo e il voler sfiorare una farfalla, ha fatto emozionare. Ognuno dei tuoi personaggi ha una caratteristica predominante e riconoscibilissima e questa qui, di Foret, con me fa presa e tanto pure.
Fra Etienne, invece, che controlla non ci sia Sanson in giro mi fa sempre ridere, e aggiungerei fragorosamente. Ribadisco, non me ne voglia Monsieur.
La missione è riuscita, dunque, ma ci sono due omicidi (e sospetto non saranno i soli): sai che io sono la Sherlock degli squattrinati? Me lo tengo per me perché so che farei una gaffe grossa quanto la reggia, ma intanto hai decisamente stuzzicato la mia curiosità. Davvero bravissimo nel gettare così un incipit per un futuro che, ne sono certa, ci terrà tutti con la voglia di sapere a livelli altissimi.
L'incontro tra Julienne e Joss è di una leggerezza che fa bene al cuore e mi ha lasciata sorridente, lui, poi, che sbatte perché è già con la testa altrove, direi che si è già guadagnato il mio tifo più rumoroso.
Ma sai che io Julienne - non chiedermi perché - nonostante la stazza e il pelo me la vedo uscita da un film d'animazione di Atamanov (quando i miei non controllavano mai le cassette da guardare e giù di traumi e spaventi)? Infatti mi ripetevo "Baba Yaga" ma non capivo perché, solo nell'estetica, giuro, poi ho compreso che non era il personaggio in sé (che nei film non c'era, ovviamente) ma un'associazione - sicuramente inappropriata - che mi ha colpita. So che Julienne è buonissima e buffissima, con lei, credo dipenda dalla descrizione così vivida che ne hai fatto.
Gino Patroni mi ricorda invece una cosa: ci fu spiegato al liceo, con annesso aneddoto su Quasimodo, e la mia professoressa - quando leggeva qualche "capolavoro" dei nostri - ci diceva sempre di sentirsi come quest'ultimo dopo la lettura del primo. Anche qui credo tu mi abbia riportato un ricordo e stavolta ti ringrazio perché ne ho riso.
Grazie per questo bellissimo capitolo, davvero: leggerti non è mai in grado di annoiare, per me. Un carissimo augurio a te e ai tuoi cari di serene feste e grazie ancora per questa graditissima compagnia, (scusami tanto per la recensione pessima)
Fantasmino (Recensione modificata il 22/12/2022 - 12:44 am) |