Ritorno dopo pochissimo perché di questa fic sto facendo una sorta di ''maratona'' - e ritorno con non molto altro che un sincero grazie per ciò che hai realizzato con questa storia. Per dare sostanza coerente e fedele a dei personaggi (soprattutto questi, di Tolkien, che hanno il crudele pregio di essere descritti a malapena, lasciando al lettore solo qualche indizio sulla loro persona) ci vuole davvero tanta, tanta bravura. Sostanza e coerenza è ciò che sto trovando in questa storia. Coerenza: perché i personaggi sono in linea (trovo!) con quei pochi tratti che Tolkien ci ha offerto; sostanza, perché un inevitabilmente, sviluppandoli, si innova, si aggiunge, ed è difficile caratterizzarli in modo che risultino sia ''vecchi'' (coerenti) che ''nuovi'' (sviluppati). Non sono sicura di essere stata chiara. Una simile ''impresa'' l'ho vista tentata solo nel fandom straniero, come prima ti ho scritto, dove il pubblico più ampio permette di scegliere tra una vasta varietà di materiale simile e di buona qualità. In quello italiano, credo che questa storia rappresenti un po' un unicum, perlomeno per quanto riguarda la storia della famiglia di Feanor. Quindi graziegraziegrazie.

Per la storia in sé, fino a qui, cosa dire? Che ci sono momenti tenerissimi, altri strappano il sorriso; che è chiara l'intenzione di arrivare a un punto ben preciso con il tuo protagonista e che, di fondo, c'è tanta passione per l'atto di raccontare.

Bella, bella, bella! Non so se tornerò ancora a commentare (sembra anche un po' stupido, essendo la storia stata pubblicata almeno un anno fa, mi pare, ma tant'è: ne usufruisco solo ora!), quindi ti ri-faccio un grandissimo saluto!

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Ma che bellezza, ma che bellezza!

Questa storia dovrebbe avere molto, molto più seguito, anche per lo sforzo praticamente unico di essere tra le poche long italiane basate sul Silmarillion e sulla famiglia di Fëanor. Il fandom straniero è pieno di fic del genere, tra le quali ce ne sono di validissime, ma questa è decisamente la prima che vedo qui. È un’impresa non da poco che merita un encomio solo per averci provato.

E che tentativo! Fin qui, tutto benissimo! È scritta davvero, davvero bene: ogni parola calibrata all’emozione da comunicare. E in soli tre capitoli, c’è gia un’evidente caratterizzazione di tutti i personaggi (e che cosa carinissima e, di nuovo, rara qui nel fandom italiano, veder “vivere” questi personaggi da Tolkien delineati in poche pennellate).

Devo davvero ringraziarti per questa autentica perla. Fantastica! Squisita! Non ho parole!

Beh, mi farò sentire ancora nei prossimi capitoli :) un salutone

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Grazie a te, tesoro ❤️, dì tutto. TornaTE presto 🙏😘.

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Che ansia 💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚💚

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Ciao Losiliel!
Sono molto contenta perché anche oggi ho modo di lasciarti qualche riga (il fattore tempo è sempre un'incognita). Approfitto per ringraziarti della risposta alla recensione precedente, sei stata molto carina.
Mi fa piacere che in questo capitolo Morifinwë abbia avuto modo di avvicinarsi un pochino di più ad Elle, che già in precedenza ha dimostrato di poter essere una presenza molto, molto positiva nella sua vita - quasi un regalo, un vero balsamo per questo giovane che si trova in una fase tanto delicata della sua vita e del suo processo di crescita. Mi viene da dire che anche nel mondo reale, per tanti adolescenti, sarebbe una manna poter trovare qualcuno con cui stare bene e basta, senza doversi per forza esprimere e, soprattutto, senza temere di sentirsi giudicati o scherniti.
La scorsa volta parlavamo di "umanizzazione"; ecco, Morifinwë-uno-di-noi (e fa piacere), ma non solo lui. La stessa Elle, nonostante il mistero assai istigante che la circonda, si lascia andare quel minimo e ci sorprende con una risata, oltre a farci sorridere, a nostra volta, con quel suo interesse nei confronti del cioccolato, che potrebbe renderla addirittura corruttibile! E lasciamelo dire: speriamo che Morifinwë la corrompa davvero, e che la misteriosa Cacciatrice gli insegni a volteggiare con abilità sul dorso di Morvail. Non ti nascondo che adorerei leggere di questa piccola "rivalsa", forse più utile per rintuzzare l'autostima del principe che per suscitare l'invidia dei fratelli... ma no, diciamolo fuori dai denti: adorerei tantissimo leggere di Tyelkormo, del "piccolo" e, magari, anche di Feanáro che osservano la scena a bocca aperta XD
A proposito di Feanáro, ho ridacchiato assai quando Nerdanel lo ha preso gentilmente in giro nel suo dialogo con il figlio. Poi, non te l'ho detto lo scorsa volta, ma mi piace molto vedere come qualcuno si riferisca a questo personaggio leggendario e implacabile con il termine "papà", così come amo quando Morifinwë si riferisce a Nerdanel con un tenero "la mamma".
E giungiamo, quindi, a Nerdanel stessa. Ecco, quando leggo di lei in questa storia mi si stringe un po' il cuore. Lei è eccezionale, con la sua ammirabile abilità artistica e le parole dolci e al tempo stesso argute che rivolge ai suoi figli. Non è una mamma sciropposa: è effervescente, simpatica, affettuosa e intelligente. Non è la Nerdanel cui ho sempre pensato, quella ricolma di tristezza nel vedere marito e figli che abbandonano Valinor alla volta della loro missione suicida. Ti sono immensamente grata per avercela presentata così, piena di vita, nei suoi giorni migliori. E ti sono immensamente grata anche per la positività che intride le figure femminili della tua storia: Nerdanel e Elle, che fanno così bene, ciascuna a modo suo, al nostro protagonista.
Su Elle e sul suo passato di Cacciatrice dell'Est spero davvero di sapere di più in futuro!
Grazie per il capitolo e a presto!
A.
(Recensione modificata il 04/03/2023 - 07:02 pm)

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Buonasera Losiliel - i doverosi saluti anzitutto! Mi ero ripromessa di recensire qualche capitolo fa perché, ridendo e scherzando, son già due mesi che seguo silenziosamente la tua storia, ma tant'è: ultimamente il tempo pare essersi tramutato in un bene ai limiti del raro...
Che dire? Non sono sicura di poter contribuire molto con questa mia recensione dal momento che, pur essendo una grande estimatrice di Tolkien, posso dire di conoscere piuttosto bene solo le sue opere più divulgate, mentre invece sui suoi scritti meno "famosi" ho una conoscenza assai limitata. E forse è proprio per questo che mi trovo ad apprezzare molto una storia incentrata su personaggi che (per lo meno in questa fase delle loro vite) mi risultano poco familiari: perché così, in qualche modo, sento di potermi avvicinare un po' di più a loro e al loro mondo, al contesto in cui erano inseriti proprio in fasi meno note delle loro vite e alla loro caratterizzazione, che tu approfondisci, in queste pagine, tanto bene.
Che cosa so dei figli di Feanor? Quanto basta per averli sempre immaginati già immersi nelle dinamiche travagliate delle loro vite adulte e, di conseguenza, associarli a figure di eroi (o antieroi, a seconda del punto di vista) tragici, quasi "sovraumani" (per quanto forse un elfo, molto di sovraumano, lo possieda già per sua natura, ma ci siamo capite). Ecco, mi piace molto vederli, invece, qui, alle prese con situazioni e turbamenti che risultano perfettamente comprensibili e condivisibili da parte di chiunque si sia per lo meno affacciato alle soglie dell'adolescenza. In un certo senso ce li umanizzi tutti, non solo Caranthir che, ovviamente, detiene il ruolo di protagonista della storia, ma anche gli altri, quelli che interagiscono con i propri fratelli (fra ammirazione e burle) come farebbe chiunque, anche qui ed ora. E forse la cosa più sorprendente, che mi è piaciuta moltissimo in quest'ultimo capitolo, è che sei riuscita a ridimensionare lo stesso Feanor attraverso le parole di qualcuno che "ne ha viste di più di lui".
Apprezzo molto lo stile pulito e chiaro, privo di virtuosismi che spesso si vedono nel fandom, che hai scelto di adottare. La storia si legge e si segue con molto piacere.
Concludo facendoti tanti complimenti, in attesa di proseguire nella lettura delle avventure del Finwe Nero (se non mi sbaglio?) e degli altri. A presto! A.

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Arrivoooooo!
Perdonami, Los, la fine dell'anno mi ha trovata lontana da casa e in generale temo di aver perso smalto con le recensioni, così sono in ritardo mostruoso per iniziare a commentare una storia che ho atteso tantissimo e su cui credo di averti rotto infinitamente le scatole perché la pubblicassi. Di nuovo ti chiedo scusa, entro venerdì vedrò di mettermi in pari con questi primi 3 capitoli che, ti avviso, ho già letto e riletto.
Venendo a noi... tu riesci a trasportarmi di prepotenza a Valinor quando nella mia mente ci sono tutt'altre persone e luoghi e mondi, e solo per questo meriti un applauso. Sei pure riuscita a farmi salire una certa nostalgia per periodi della mia vita per cui non credevo di poterne provare, ma questi sono dettagli che non interessano a nessuno.
Cooooomunque, passiamo al fulcro di questa storia: il nostro Moryo, l'unico e solo. Quando mi dicevi di voler scrivere una long su di lui e i suoi anni a Valinor la mia curiosità cresceva, soprattutto perché pensavo: ma cosa ci sarà mai da dire su Carnistir? E tu mi hai aperto un mondo. Un mondo che a ogni riga mi fa dire: sì, sì, certo, non può che essere andata così.
Andando più nello specifico, ho adorato ritrovarmi in biblioteca assieme ai Feanarioni, Kano che poverino fa di tutto per non perdere la pazienza e quando la perde si fa splendidamente sentire, Tyelko così dispettosamente selvaggio mentre si dondola sulla sedia e rischia di fare danni incalcolabili e... un mini Curvo! Quanto è adorabile con la sua treccia impeccabile, le gambine corte e i modi saccenti! Posso adottarlo? No vero?
Insomma, mi erano tutti mancati da morire e mi erano mancate da matti le atmosfere domestiche Amanyar che tu sai creare così bene.
Ah, ovviamente in tutto questo ho tralasciato Moryo di proposito, perché lui merita attenzioni tutte sue.
Punto primo, la sclerata da voglio il mio maestro (che nasconde tanto altro, ma ci arriviamo) è infinitamente IC, ma che te lo dico a fare? Già quasi me lo vedevo a urlare contro Angarato in Terra di Mezzo. Ma a parte questo, fa davvero una tenerezza infinita il modo in cui si sente fuori posto tra i fratelli, non rientrando tra le dinamiche dispettose e complici di Tyelko e Curvo (comprensibilissimo che si domandi ma perché Tyelko ha scelto quel piccolino e non me???) né, ovviamente, nel legame indescrivibile che unisce Nelyo e Kano. Immagino, a questo proposito, che a una certa nasceranno gli Ambarussa e lui finalmente troverà quei fratelli con i quali instaurare il suo legame speciale...
Ma poi, la maniera con cui si sofferma sui capelli di ciascun fratello decisamente non è casuale: questa storia che a lui i capelli non crescono (onta per un Elda, piccino) lo mette in seria difficoltà, assieme a tutta una serie di altre faccende non da poco, a cominciare dal carattere diciamo difficile fino ad arrivare alla partenza del maestro... Comprensibilissimo che, come nel caso dei fratelli che sembrano avere tutti intessuto legami particolari tagliandolo fuori, anche in questo caso Moryo si chieda. ma perché proprio con me il maestro ha deciso di abbandonare il palazzo? Che cos'ho io che non va?
E così dietro a un capriccio apparente si cela un disagio mica da poco.
Disagio che sarà Nelyo a cogliere e ad affrontare con la pacatezza e l'empatia che gli sono consuete (Nelyo santo subito :P).
E quanta tenerezza Moryo che ha paura ad andare nella Piana Dorata perché comporterà uscire dalla sua confort zone, conoscere gente nuova ecc... tesoro, in maniera e misura diversa, ammetto che un pochino ti capisco.
E quanto è dolce, di nuovo, nel farsi coraggio e prendere la grande decisione, decisione di cui vedremo gli esiti nei prossimi capitoli e che, ho il sospetto, porterà a grandi svolte nella vita del nostro principe.
Non so se di questa recensione si riesca a capire qualcosa, spero di sì, ma intanto spero si colga il mio entusiasmo, che è tanto assai, e la mia curiosità di conoscere il seguito di quella che si preannuncia una storia di grande crescita e evoluzione.
Inutile dire che se già apprezzavo il venerdì ora per un bel po' lo amerò ancora di più.
Un abbraccio e a presto con i miei arretrati :P

Mel

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👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏..... aspettando CON ANSIA venerdì prossimo.......

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