Recensioni per
La montagna incantata
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/04/23, ore 21:56

Ciao!
Io arrivo su questa storia con un ritardo imbarazzante, mi dispiace un sacco perché è da quando l'hai pubblicata che l'ho letta ma mi sono persa in una quotidianità un po' scombussolata.
Quel che è certo, però, è che una rinfrescata ce l'ho data molto volentieri: e non importa se alcune storie vanno un po' contro i piani che ci eravamo prefissati e costruiti, ciò che ci fa stare bene è spesso tutto quello che ci vuole.
E questa storia è davvero dolcissima, un fluff natalizio che scalda l'anima e il cuore.
Non sempre casa è dove ci sono i legami di sangue e Ole, che ha passato la sua vita a sentirsi fuori posto, ha finalmente trovato la sua famiglia. Devo ammettere che nel momento in cui pensa che lo sguardo di Elazar avrebbe dovuto essere quella di suo padre, mi si è stretto un po' il cuore. Tuttavia, questa sensazione è sparita praticamente subito, travolta dalla dolcezza e dall'affetto della famiglia Landmann che ha accolto Ole non solo come amico del figlio ma come un figlio.
Ripercorrere gli avvenimenti del passato, mostrare i cimeli, gli angeli nella neve, la dolcezza di Homer che da adulto mantiene lo stesso rispetto per la madre: tutte cose bellissime. E, devo ammettere, che il battibecco sullo sradicare il vischio avviluppante mi ha strappato ben più di un sorriso divertito 😁
Prima di sciogliermi definitivamente per quella famiglia meravigliosa che sono i Landamann che, con la semplice normalità, spazzano via in un secondo tutte le preoccupazioni di Ole perché, di fatto, non è cambiato niente.
Le carezze, i baci, gli abbracci ma, soprattutto, l'amore sono esattamente tutto quello che ci vorrebbe in una notte di Natale che si rispetti e qui ci sono davvero tutte queste cose.
Ole ha finalmente trovato quello che ha sempre cercato e spero che, forse, abbia cominciato a capire che non era lui ad essere fuori posto ma era tutto il resto attorno a lui ad esserlo perché incapace di capirlo e di accettarlo.
Ancora una volta ha trovato il suo sole, anche in mezzo a montagne piene di neve.
Scusa ancora per il ritardo e grazie per averci regalato questo piccolo scorcio di dolcezza. Non scherzavo dicendo che per me Ole e Homer sono canon: ok, è il tuo canon ma ne sono talmente affezionata e tu li sai rendere così umani, con i loro pregi e difetti, che mi sembrano perfettamente canonici <3
Un abbraccio e alla prossima.
Buona serata,
Cida

Recensore Master
19/02/23, ore 16:43

Mwahahahah e con il Natale ormai passato, praticamente all’alba della Pasqua (well…) posso finalmente concedermi di leggere questa fic. Sono un Grinch, non amo molto le fic dedicate alle feste, ma non si può dire di no a Ole e Homer! *__*
Intanto vorrei che nel mondo ci fosse più Vischio Avviluppante per tutti, sarebbe la soluzione ad ogni mia ship, dannazione!
Comunque, così come Ole che superando la soglia di casa Landmann si sente a casa molto più che nella propria, anche io leggendo ho ritrovato la familiarità dolce di questi due personaggi che, insieme, sono sempre splendidi e ci regalano una dolcezza infinita. Più leggevo e più il mio cuore si faceva leggero, fino alla fine in cui mi sono sinceramene commossa per come il timore di Ole sia stato spazzato tanto facilmente dal bacio di Homer e dalla naturalezza dei signori Landmann che semplicemente mettono via la bacchetta e riprendono esattamente da dove avevano lasciato come se nulla fosse successo.
E non so dove o perché leggevo che c’è più bisogno di storie in cui i rapporti LGBTQ+ siano normalizzati, e sebbene io per prima sguazzo nei drammi e nell’angst, dall’altra lo capisco e lo apprezzo. E poi Ole e Homer sono belli sempre e comunque, figurati quindi qui dove al 19 di febbraio un mostro senza gioia come me riesce ancora a sentire il profumo dello spirito natalizio!
Bella davvero e bello, come sempre, il tuo stile che non tradisce mai le aspettative. E non pensare che non abbia letto dalle note che l’hai buttata giù di getto, rileggendola a malapena… maledetta, è perfetta, ti odio! T_T
No scherzi a parte, è davvero una storia deliziosa, ancora una volta ho amato ogni tua descrizione e l’idea del Vischio Avviluppante è stata geniale così come il modo in cui sei riuscita a svilupparla. E poi ho apprezzato anche il fatto che il fluff ci fosse, che l’ambientazione fosse piena di dolcezza, ma non in maniera melensa o esagerata – non so se mi spiego, è tutto naturale (cosa che quasi diventa il tema principale di questa fic) e l’ho letta proprio con gusto.

Recensore Master
02/02/23, ore 08:44

Recensione premio per il contest "Birdwatching"

Ciao Greta ❤
Anche questa mattina sei stata la mia compagna silenziosa di treno. Leggere questa storia è come aver ritrovato, davanti a me, dei compagni del liceo: ho chiesto a Ole e a Homer come stessero, cosa fosse cambiato dall'ultima volta che c'eravamo visti e voluti bene. La tua storia è una storia che mi rimarrà dentro per sempre, il loro cercarsi e essere punti fermi. Li ho amati una volta e quando ho occasione di ritrovarli è sempre un piacere.
Per questo sono contenta di una storia che rimescola la loro storia, di un Ole e un Homer che si trovano molto molto prima e vanno a godersi una vacanza con i genitori di Homer. Adoro il contrasto delle due famiglie e i piccoli dettagli che ci lasci della mamma e del papà di Homer: genitori così perfetti che Ole li avrebbe voluti un po' per sé. Loro si preoccupano, chiedono e soprattutto non sono lì a giudicare. Lo dice Homer che non cambierò niente, ma le vecchie abitudini sono dure a morire e Ole non sa come si sente e non sa se credergli.
Lui Homer lo ama, ama il suo sorriso, il modo contagioso di prenderlo e anche di chiedere con un tono da bambino se può mangiare il dolce sul divano come faceva da bambino (che cosa super da Homer ❤).

E la scena del vischio: ho scelto questa storia a occhi chiusi questa mattina. Ho letto la coppia e ho aperto e non mi aspettavo di trovarli così intensi e puri e vicini. Il bacio mi ha tolto il fiato, come lo ha tolto a Ole che non ce l'ha fatta più a un certo punto ed è scappato via. Ma dove vuole andare? Homer lo terrà lì, i suoi genitori gli vorranno sempre bene e io resto innamorata, ferma, davanti a due personaggi che hai creato tu e che continuano a incastrarsi così bene.
Bellissima,
Sia ❤

Recensore Master
02/01/23, ore 02:03

Ma come ho fatto a non leggere di loro due per mesi?
Mi sono mancati tanto, tantissimo, e ora che ho appena terminato questo racconto ho un sorriso enorme, vedo solo fluff e ho una voglia matta di abbracciare Homer e Ole e dire loro di non perdersi mai – perché sono troppo preziosi insieme.
Non credo ti siano mancate le mie recensioni senza capo né coda, e mi dispiace veramente che ogni volta mi ritrovi a dire senza dire niente (!) quando commento Homer e Ole, ma li amo così tanto che riesco solo a dire di avere gli occhi a cuoricino e la sensazione di essere stata abbracciata da una coperta caldissima e rassicurante.
Ho amato tantissimo questo momento di puro fluff, questo tuffo in un futuro che li vede insieme – felici.
Mi è parso di essere nella baita assieme a loro, avvolta dal calore familiare così quotidiano per Homer e sempre così tristemente inedito per Ole (i paralleli tra i Landmann e suo padre faranno sempre male, temo).
I ricordi, i sorrisi, il calore natalizio sono una cornice meravigliosa per l'amore che lega i tuoi personaggi. Ho percepito tutta la felicità genuina di Ole nell'avere la possibilità di vivere il passato sereno di Homer e di sentirsi a casa tra quelle mura.
E mi ha fatto una tenerezza infinita leggere del timore di Ole di deludere i genitori di Homer a causa del rapporto ormai evoluto – loro che lo hanno accolto come un figlio e che gli vogliono un bene enorme. È così da Ole vedere problemi dove non ci sono ed è così da Homer scacciare via ogni preoccupazione con sorrisi e semplicità.
Il loro bacio è stato stupendo, così come la reazione dei Landmann, ma ovviamente la vera star di questa scena è stata il vischio! Ecco, grazie, Vischio (!), che hai deciso di svegliarti e avviluppare Ole, così Homer ha avuto l'occasione per baciarlo e dimostrargli che non è cambiato niente – perché loro due sono loro due e il loro rapporto può solo irrobustirsi e divenire più prezioso anno dopo anno.
L'ho già detto che ho amato questa storia?! A me dispiace che ogni volta finisco con lo scriverti piccoli deliri invece di recensioni, ma con Ole e Homer non riesco a fare altrimenti.
Grazie ancora una volta per aver condiviso pagine dedicate a questi meravigliosi personaggi, quando e se vorrai condividere altro io sarò sempre qui a leggere.
Un abbraccio! 💛💛

Recensore Veterano
25/12/22, ore 17:27

Ciao Greta!
In questo food coma post pranzo ho deciso di passare qui, quindi perdonami se la sintassi sarà quel che sarà. Grazie di questo autoregalo, lo prendo anche un po’ come un regalo per me perché un Natale coi Landmann è tutto ciò di cui tutti avremmo bisogno. Ho pensato un po’ al papà di Ole, al suo Natale solitario, e mi sono dispiaciuta per lui. Però poi ho pensato ad Ole, a quanto amore e felicità può guadagnare allontanandosi da chi sa solo ferirlo, e allora mi sono detta una cosa – anche un po’ per me stessa –, magari come proposito per l’anno nuovo: vogliamoci più bene. Andiamo a prenderci ciò che ci appaga e allontaniamoci da ciò che ci affossa, anche a costo di essere un po’ egoisti.
Vabbè, ho divagato. Ma insomma, ho amato ogni ricordo raccontato ad Ole (un mini-Homer che dice “Cioccorana” può uccidermi d’amore), ho amato i sorrisi radiosi di Cecilia e gli occhi scintillanti di Elazar, ho amato lo sfiorarsi di dita mentre si disegnano angeli sulla neve. Ma soprattutto ho amato il vischio – galeotto fu! – che ha capito tutto prima di tutti (o forse tutti avevano già capito, solo Ole era vittima delle sue paure, tra cui quella di vedere le reazioni di altri sui visi che gli danno tanta felicità) e che è arrivato a dire: vieni Homer, te lo tengo fermo io, tu fai il tuo dovere!
Insomma, questa baita incastonata nel freddo mi ha scaldato il cuore e sono sempre felice ogni volta che ritrovo questi due, qualsiasi sia la storia e qualsiasi cosa mandi al ramengo.
Ti auguro un Natale sereno (quel che ne rimane, almeno) e spero tu stia un po’ meglio!
Un abbraccio grande