Recensioni per
A differenza di Andromeda
di Severa Crouch

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/05/23, ore 20:19

Ciao! Ti lascio il commento che ti avevo fatto nella challenge :D

Severa - A differenza di Andromeda
Pg: Bellatrix, Rodolphus
Vibes: odio
Commento: lo stile è semplice e molto analitico, se così si può dire; molto "descrittivo". A differenza delle vibes che la storia vorrebbe trasmettere (un odio quasi passionale, una rivalsa, una vendetta) l'ho trovato un po' freddo (l'odio come gelido e paralizzante, nonostante la azioni descritte nella seconda parte siano l'opposto, che però si aggrappa bene a Rodolphus e al suo personaggio). Le caratterizzazioni sono ben delineate e sembra che nessuna frase né parola sia di troppo, viene tutto trasmesso come essenziale, cosa che mi piace. Anche il lessico è molto "immediato" per così dire, in linea con lo stile di tutta la storia. Paragrafi separati che raccolgono una premessa prima e la sua conclusione poi.

Recensore Master
10/05/23, ore 19:54

Ciao!
Oggi sto cercando di recuperare qualche recensione, quindi spunto di nuovo!
Ti lascio qui il commento scritto per Riflessioni sulla scrittura e non ti nascondo che ne ho approfittato per rileggere il tuo racconto e apprezzare una volta ancora Rodolphus – e Bellatrix, ovviamente, ma Rod un po' di più (amo il modo in cui lo caratterizzi, quel suo non piegarsi mai e il sapere perfettamente come relazionarsi con la moglie per non essere fagocitato da lei).

Arrivando al commento stilistico, il primo elemento a colpirmi è la struttura bipartita del racconto, che pur nella brevità è diviso in due parti sia a livello visivo che contenutistico: a essere narrati sono due episodi differenti; tuttavia non si ha la sensazione di leggere due momenti slegati, perché il filo conduttore dell’intera storia – rappresentato dallo stato d’animo della protagonista e dai propositi da esso scaturiti – lega insieme le due parti e rende il testo coeso. Da questo deduco che tu abbia la capacità di sintetizzare una trama che abbraccia più episodi in poche parole.
Un altro aspetto della struttura che noto è la sua linearità: punteggiatura, sintassi, gestione dei periodi appaiono lineari – uno stile, questo, che trovo si adatti anche a racconti più lunghi (e qui aggiungo che questo è un tratto che credo di aver evidenziato anche in altre occasioni, leggendoti!).
Un altro elemento caratterizzante trovo sia l’intrecciarsi di discorso diretto e indiretto lungo l’intero testo: i dialoghi sono caratterizzanti e integrano le sequenze narrative – apro qui una piccola parentesi sui dialoghi per dire che mi ha colpita la scelta grafica-stilistica di ricorrere ai due punti per introdurre il dialogato e di prediligere la maiuscola a inizio discorso diretto sempre, anche quando è preceduto dalla virgola (ad esempio: «“sangue,” ridacchia, “Questo”»).
Ultimo ma non ultimo, il lessico che mi è parso in linea con il vocabolario della protagonista, in coerenza alla focalizzazione interna (un esempio su tutti è il riferirsi a Voldemort come “Signore Oscuro” anziché col nome, perché così farebbe Bellatrix), il che mi induce a pensare che adatti il registro linguistico dei testi al punto di vista scelto per la narrazione.

Grazie di aver partecipato alla challenge, è sempre un piacere incontrare i tuoi personaggi!
Un abbraccio!

Recensore Master
10/05/23, ore 18:20

Ciao, Sev!
Passo a lasciarti il commento sullo stile scritto per la prima fase della challenge Riflessioni sulla scrittura.
La flashfic è strutturata in modo equilibrato in due scene distinte di simile lunghezza e collegate ai fini della trama. Guardando sempre all’impaginazione, appare meno omogenea la scelta di esplicitare tempo e luogo nel primo paragrafo mentre nel secondo sono inseriti nella narrazione. Particolare la scelta di indicare la protagonista del racconto come un sottotitolo, sebbene probabilmente superflua ai fini narrativi: che la focalizzazione sia su Bellatrix è già chiarissimo.
Lo stile si piega molto bene alla protagonista, il punto di vista è correttamente gestito, anche nelle scelte lessicali idonee a un personaggio che si colloca nel lato oscuro del mondo di Harry Potter (“maledizione”, “rabbia”, “olezzo”, “sangue”). Non manca, però, anche un modo di dire più vicino al sentire comune (“è un gioco da ragazzi”).
Si possono notare alcune ripetizioni, per esempio “parole” (“Le parole di Rodolphus hanno lo stesso effetto di una Cruciatus. È sempre stato più bravo a ferire con le parole…”) o “magia/maghi” (“…non si tratta di sangue, ma di magia, di quello che è il posto che spetta ai maghi nel mondo. È certa che se qualsiasi Mangiamorte potesse offrire il grembo a un simile esperimento di magia…”) che possono dare una sensazione di ‘già sentito’ in corso di lettura. Queste si colgono proprio perché in generale si tratta di un espediente stilistico fondamentale per sottolineare un concetto (per esempio in “non abbastanza per placare la sete di sangue, non abbastanza da renderlo divertente” la ripetizione rende l’ossessività di Bellatrix) e, in modo piuttosto originale in questa storia, per caratterizzare un personaggio minore della saga come Rodolphus (“Non sei poi così diversa da Andromeda”).
Alla prossima!
Legar

Recensore Master
10/05/23, ore 17:50

Ciao, cara!
Passo a lasciarti il commento scritto per la prima fase di Riflessioni sulla scrittura.
La storia si svolge in due momenti diversi (anche se conseguenti l’uno all’altro), separati anche graficamente da tre asterischi.
Nella prima vediamo Bellatrix alle prese con il marito, e qui hai fatto uso di tutta una serie di immagini che mi sono piaciute particolarmente. “Un sorriso crudele gli taglia il volto”: la scelta del verbo “tagliare” applicata a un sorriso rende perfettamente il fatto che non si tratti di un sorriso di gioia o felicità, ma piuttosto di una smorfia di disprezzo, che fa male, che “taglia” chi la riceve ma anche e soprattutto chi la offre. “La voce ha il gelo dei Dissennatori nella rabbia che nasconde”: abbiamo un contrasto tra la voce fredda, così fredda che richiama alla mente della protagonista e del lettore quei demoni che risucchiano via dal mondo qualsiasi felicità, e la “rabbia che nasconde”, un sentimento che ribolle nell’animo di Rodolphus non visto, sepolto, nascosto (perché è una debolezza da non mostrare, soprattutto non a Bellatrix, che trasforma ogni debolezza in un’arma).
Nella seconda parte della storia, invece, abbiamo Bellatrix che, stufa dei dialoghi, passa all’azione e va a caccia del disonore di famiglia, di qualcosa con cui placare la furia. E qui scegli di nuovo di caratterizzare un personaggio maschile attraverso dettagli sul tono che utilizza, ma se prima avevamo Rodolphus con una voce gelida, ora abbiamo Ted con una voce che “sa di resa e di accettazione”. Mi è piaciuto molto questo parallelismo tra i due uomini, come un ponte tra le due parti della storia, e la scelta di veicolare lo stato d’animo dei due attraverso la stessa immagine, seppur con sfumature diverse.
Mi è piaciuta molto anche l’immagine di Bella che tortura un altro essere umano, ne è soddisfatta ma “non abbastanza da renderlo divertente”. È una frase minuscola, ma rende davvero bene l’aspetto più crudele dell’animo della protagonista.
In ultimo vorrei sottolineare che ho apprezzato molto che il titolo si basi tutto su Andromeda, che non è presente fisicamente nella storia, ma è quell’elemento di disonore, quel “ramo infetto” da cui Bellatrix desidera tanto allontanarsi.
A presto!

Un bacio,
Mary
 

Recensore Veterano
22/02/23, ore 13:41

Ciao, Sev!
Dato che la cosa che mi ha colpito di più della tua flash è stata la gestione del flusso informativo, e dato che non potevo soffermarmi troppo su questa cosa nel commento sullo stile, passo a lasciarti una piccola recensione!
Hai creato, in pochissime parole, un mondo davvero ricco. La trama è complessa e le informazioni che ci dai sono molte, eppure questa flash non dà l’idea di essere un “riassunto”. La scelta di descrivere e farci vivere due momenti, che con la loro sola esistenza pongono delle premesse e lasciano immaginare un futuro, mi è piaciuta davvero molto e trovo che sia molto funzionale per costruire una storia immediata ma capace di dire tanto.
Tra l’altro, trovo molto interessanti le caratterizzazioni! Si vede che conosci bene questi personaggi e apprezzo molto il fatto che i tuoi headcanon s’inseriscono perfettamente nel canon (devo anche dire che non mi capita spesso di trovare riferimenti alla Maledizione dell’erede, e questa cosa mi ha incuriosito moltissimo).
Ted💔. La sua voce che non è spaventata, ma che sa di resa e di accettazione💔. Con poche parole ci hai detto davvero molto del suo carattere e mi hai fatto affezionare a questa tua versione di un personaggio di cui – credo! – non ho mai letto altro.
Insomma, una flash che ho decisamente apprezzato – nonostante non ami i mangiamorte!

Recensore Master
29/12/22, ore 22:43

Ciao, carissima!
Sono appena rientrata su EFP dopo una pausa di quasi un anno (e sono deliziata dal vedere le centinaia di storie magnifiche che sono state caricate nel frattempo e che aspettano solo di essere lette dalla sottoscritta ihihi); per quanto fossi via, però, c'erano sempre quei profili sui quali capitavo con frequenza regolare e il tuo è esattamente uno di questi.
Mi sembra giusto, dunque, che una delle prime recensioni la lasci a te, che rimani una delle autrici più talentuose di questo sito (secondo il mio modesto parere) e che aggiorni proprio sui miei personaggi preferiti - Bella e Roddino i miei adoratissimi! *-*
E che dire, per quanto sia una storia cortissima, merita veramente tanti complimenti. Mi piace come rendi questi personaggi. Rod è veramente uno stronzo qui e io lo AMO per questo. Che poi ha in parte ragione, solo che Bella preferirebbe farsi spezzare la bacchetta piuttosto che ammetterlo. Entrambe le sorelle innamorate di un Mezzosangue dalle umili origini (anche se anche lì non è detto, noi perculiamo sempre Ted, ma che ne sappiamo noi che la sua famiglia non era benestante? bah), sulla carta. Poi, che le cose nella realtà siano abissalmente diverse è vero, but still...
Roddino cuoricino. Da un lato vorrei tirargli un ceffone per la crudeltà della frase - onestamente penso che non ci sia NULLA, al mondo, di peggio da dire a Bellatrix. Nulla. Il paragone con Andromeda è di una cattiveria squisita, ma talmente tanto da farmi quasi chinare la testa in segno di rispetto, quasi. Poi mi ricordo che lei è incinta di un altro e allora forse forse lo scuso. (Poi mi ricordo che è incinta di Delphi e allora gli dico vai, Rod, vai! Così!)
Mi piace anche moltissimo il fatto che il bambino sia definito "solo l'esperimento di magia oscura" perché onestamente non potrebbe essere nient'altro e io concordo al 100% con questa tua visione del canon (che se non sbaglio torna in anche altre tue storie) perché io la felice Famiglia Del Male non ce la vedo proprio come cosa, scusatemi ma proprio no. ANCHE SE non so se concordo con Bella sull'asserire che qualsiasi Mangiamorte avrebbe messo a disposizione il proprio grembo, se ne avessero avuto uno. Oddio, può anche essere, perché quelli darebbero via le proprie madri, ma sicuramente nessuno l'avrebbe fatto con lo zelo di Bella.
Brillante anche il tuo modo di rendere in poche parole il matrimonio di Bella e Roddie (guarda quanto l'ho già analizzato!), ma credo che sia anche molto significativo che Bella non si sia messa a urlargli contro dopo le implicazioni di Rod. Che, furbamente, non ha certo detto "quel tuo amante dal sangue impuro", BUT STILL...
Ma veniamo al pezzo forte- per me è praticamente canon che sia stata Bella ad uccidere Ted Tonks. Mi ci gioco quello che volete. Bello il riferimento a Walburga, non so se invece Bella avrebbe effettivamente ucciso Andromeda. Secondo me, alla fine, l'avrebbe perdonata nonostante tutto. Il punto debole di Bella, dopo Vold, sono sempre state le sue sorelle e penso che, seppur dopo averla punita a dovere, si sarebbe limitata a rinchiuderla in qualche stanza di casa Lestrange e tenerla lì ai domiciliari per il resto della vita (che poi è tutto quello che vorrei io dalla mia, di vita, ma dettagli).
Forse Bella avrebbe giocato di più col cibo, ma probabilmente hai ragione tu nell'immaginare che avrebbe vinto la rabbia. Non solo per l'umiliazione alla casata, ma soprattutto per il fatto che Ted le abbia portato via la sorella.
Bravissima, bis!
Un bacione forte,
Black Beauty

Recensore Veterano
29/12/22, ore 16:32

Ciao Severa!
Di Rodolphus vediamo solo uno stralcio eppure da poche righe ne dai una caratterizzazione estramemente potente: in fondo Bellatrix non solo porta in grembo il figlio di un altro uomo, per di più di un purosangue. Insulta lo stesso Signore che serve dimostrato come in realtà tutto il mondo progettato da Voldemort sia soltato un grande gioco di illusioni, che il sangue non è poi così importante.
"Rodolphus non capisce che non si tratta di sangue, ma di magia, di quello che è il posto che spetta ai maghi nel mondo". In fondo Bellatrix è forse una delle streghe più potenti che conosciamo dalla Saga, peccato che sia devastata dal desiderio di potere/ amore per Lord Voldemort.
Quello che mi ha colpito più di tutto è che nonostante la si odi perché sta per uccidere Ted, nella tua storia se ne capisce ( o perlomeno io ho percepito) tutta la sua rabbia per quello che la sorella ha distrutto. Ho amato molto il paragone con Andromeda: personalmente le ho sempre viste estremamente simili non solo di aspetto. Ed in fondo sono proprio state le scelte a dividerle...sarebbe davvero bello vedere uno scontro tra le due.
La smetto di blaterale e ti faccio mille complimenti!