Recensioni per
Un regalo per i Saturnali
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/01/23, ore 19:04

Che dire Dorabella mi hai incantato con questa one che ha dato una nuova visione del personaggio di Nerone.....Complimenti...sei grandissima nello scrivere!

Recensore Junior
05/01/23, ore 16:39

Bimba,

io te lo avevo detto di avvisarmi, sennò il racconto su Nerone rischiavo di perderlo. E infatti a momenti lo perdo. E avrei perso qualcosa.
A me, Nerone, non sta proprio simpatico. Vederlo così descritto mi dà un bel senso di straniamento, perché nella tua penna simpatico mi sta.

Passi a volo d’angelo sull’uccisione di Britannico – ma io sono con Ottavia, quella fu una vigliaccata anche per questa dinastia di gente grande e senza scrupoli; e Nerone, mentre il bambino, perché bambino era, aveva le convulsioni, lì tranquillo, a mangiare e bere, dicendo qualcosa tipo: “Sarà uno dei suoi attacchi di epilessia”. Solo per quello, c’è da giurargliela.

E poi, in un’altra vita, io ero Petronio arbiter, e di Nerone c’ero amico, finché non ha capito che valevo dieci volte lui. Visto con che classe mi sono ammazzato? E con me non c’era nemmeno una donna che mi amasse tanto da farmi dimenticare la morte. E almeno io ho spezzato il mio sigillo, che il mio nome non fosse sporcato dall’imperatore. Avresti dovuto vedere le facce dei senatori, quando il mio testamento fu letto.

Poi, Dora, io – ma Sacrogral, non Petronio – ho sempre avuto un debole per Agrippina. Hai voglia Seneca e Afranio Burro a guardare in aria, quando si parlava di farla fuori, io quella donna me la sarei sposata. Sarei campato due mesi al massimo, va da sé.

Ma, bella Dora, nella tua penna diventa tutto qualcos’altro. A momenti mi prende un colpo a sentire “Anneo”. Boia, ora Seneca diventa Anneo – diventa un amico o qualcosa di simile, come dev’essere, però che coraggio il tuo. Si vede che lo maneggi. Si vede che ci parli. Il famoso dialogo con i classici.

E la disinvoltura di quell’OCELLE. Sembra un dettaglio, forse catulliano ma non azzardo, ma è inserito con una spontaneità così da professionista che resto basito.

Aggiungo un dettaglio, per l’appunto, ma minimamente in polemica con Melianar che mi ha preceduto - si può dire? Lo dico - , a cui faccio i miei auguri per il nuovo anno e porgo devotissimi omaggi, e che se ben capisco la dinastia Giulio Claudia se l’è fatta in vena - a me le note han fatto comodo. Mi sembra che con quelle Dora abbia rispettato anche un lettore meno fornito di strumenti, come io mi dispiaccio di essere; e convengo con la sensibile lettrice che sia un racconto pieno di tenerezza – e di buon gusto: lo smeraldo è una bella pietra.

Alla lettura del romanzo di Dumas padre ci penso, ma non garantisco.

Omaggi devotissimi,

Sacrogral, ai tuoi ordini

Recensore Master
04/01/23, ore 00:00

Che bello trovare una storia sui miei adorati Giulio-Claudii <3
Lo ammetto, solitamente tendo a empatizzare più con Agrippina che con Nerone, ma la resa che hai fatto di lui, oltre a essere credibilissima, mi ha fatto una gran tenerezza.
A parte il fatto che ho sorriso come una scema pensando a Nerone che si consola per l'occhio pensando che alla peggio finirà come Filippo il macedone, lo trovo un pensiero così da lui... ma poi parliamone, tutto quel senso di soffocamento che Nerone prova nel vestire i panni del princeps e che trova uno sfogo nel girare per le taverne della Suburra e, soprattutto, tra le braccia di Atte.
Atte che anche io come te adoro e che anche io immagino come una donna dolcissima e sinceramente innamorata di Nerone, indipendentemente dal suo ruolo, dal suo rango e dal suo potere.
E niente, ancora tanta tenerezza per i modi goffi e adorabilmente sinceri di Nerone quando porge il regalo ad Atte, e per l'ingenuità con cui le fa la sua grande proposta... vien quasi tristezza a pensare a come siano andate realmente le cose, sigh.
Unica pecca, almeno dal mio punto di vista, l'eccessivo utilizzo di note. Non solo inframmezzano spiacevolmente il testo, ma penso siano onestamente inutili a chi conosce un minimo la storia romana. Quanto a chi non la conosce ma si approccia con curiosità e poca conoscenza o semplicemente potrebbe aver bisogno di un ripasso, penso potrebbe essere invogliato ad approfondire grazie a note più brevi e meno pedanti.
Ovviamente, rimane un parere personale e nulla più :D
Grazie per questo raccontino pieno di tenerezza, un ottimo modo per cominciare l'anno.
Un saluto

Mel

Recensore Master
02/01/23, ore 14:10

Carissima Dorabella,
ti ritrovo con estremo piacere in questa sezione del sito, che devo ammettere frequento poco, con questo nuovissimo racconto soffuso di sentimento e di armonia se pensiamo di quale personaggio tu stia parlando: quel Nerone assurto agli onori della Storia per aver incendiato Roma e aver compiuto, sotto consiglio dei suoi accoliti, una strage di cristiani, facendo proditoriamente ricadere su di loro la colpa di aver dato fuoco alla città eterna.
Sarà stato un caso ma, proprio ieri sera, ho visto per l’ennesima volta alla tv uno dei miei film cult preferiti “QUO VADIS?” nel quale, oltre alla storia d’amore tra i due protagonisti, un tribuno romano e una donna ostaggio proveniente dalla Licia, compare, superbamente interpretata, a mio parere, da Peter Ustinov, la figura dell’imperatore Nerone e di alcuni suoi atteggiamenti, pensieri e comportamenti. Come non rammentare anche la schiava liberta Atte, da sempre innamorata dell’imperatore, prima che la politica entrasse così tanto nelle loro vite e distruggesse il sentimento sincero che li legava per la ragion di stato, trasformando di fatto Nerone nel personaggio negativo, sotto ogni punto di vista per le nefandezze da lui ordinate e anche compiute, che è arrivato fino a noi.
In questo tuo brano ci mostri il giovane Lucio quando ancora ragionava con la sua testa e nutriva un forte amore per Atte, la quale mai aveva approfittato di questo fatto, anzi si teneva lontana da qualsiasi intrigo e sperava in cuor suo che anche il suo amato fosse in grado di tenere testa a coloro che avevano una smisurata sete di potere, come la madre Agrippina.
Delicato il pensiero di farle, non uno, bensì due regali in occasione delle festività dei Saturnali: il primo, una pietra preziosa, come preziosa era per Nerone la persona di Atte, e il secondo, molto più importante, perché avrebbe potuto cambiare davvero la vita di tutti e due e forse avrebbe portato agli onori della Storia un Nerone diverso e che magari si sarebbe fatto ricordare per ben altro in quella culla di civiltà che era Roma.
E’ stata una piacevole lettura, seguita alla visione del film, e che non ha fatto altro che rinverdire il mio ricordo di questo Imperatore e calarmi nelle atmosfere della Roma antica.
Grazie per queste tue narrazioni, volte anche ad esplorare altri mondi e ricamate con maestria, corredate sempre da informazioni storiche per meglio collocare personaggi, periodi ed eventi.
Un gradevolissimo inizio di anno in tua compagnia, con l’augurio che sia un anno di svolta sotto molteplici punti di vista per te e per tutti noi. Un affettuoso abbraccio.

Recensore Junior
02/01/23, ore 00:37

Buonasera Dorabella carissima! Che bellezza iniziare il nuovo anno con una lettura tanto delicata, con un racconto che restituisce non solo dignità, ma anche e soprattutto umanità al personaggio forse più controverso della storia romana.
Mi è piaciuto leggere di questo Nerone bisognoso di tenerezza, un uomo il cui potere non è così importante quanto il bisogno di non essere solo e di essere amato. Un uomo diverso da quello che ci hanno fin da bambini insegnato a disprezzare.
Ho trovato commovente il guardarlo attraverso gli occhi innamorati di Atte, per i quali il dono di un anello di smeraldi diventa prezioso per il fatto stesso di essere un dono e non per il suo valore intrinseco, che anzi la fa rabbrividire per il pensiero che a causa di esso l'amato avesse potuto correre il rischio di venire aggredito.
Ho provato dolcezza per il giovane Nerone con una madre abile ma poco incline ad amarlo.
Amo moltissimo la profonda umanità con la quale riesci a restituire sentimenti ed emozioni ai personaggi di cui racconti. Ti ringrazio per questo istante di dolcezza e bellezza, amore e tenerezza, con cui hai accompagnato il mio primo gennaio. Auguri. Che possa questo essere per te un anno fatto di giorni buoni.
(Recensione modificata il 02/01/2023 - 12:39 am)
(Recensione modificata il 02/01/2023 - 12:41 am)
(Recensione modificata il 02/01/2023 - 12:41 am)

Recensore Master
01/01/23, ore 17:46

Non conosco praticamente nulla di Nerone, se non le vulgate che sanno tutti: un pazzo, suonatore della cetra e piromane.
Il Nerone che ci descrivi tu è prima di tutto un uomo, un uomo sinceramente innamorato, purtrppo della donna sbagliata. Perchè il potere non si conquista e, soprattutto, non si mantiene dando retta ai sentimenti, per quanto nobili.
Solo la ragione di stato ha il suo valore.
Bello questo amore così soavemente raccontato e questa dolcezza di entrmabi, Spero davvero che sia stato un poco fonte di vera felicità.