Recensioni per
Dicerie mancanti
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/01/23, ore 20:55

Ciao!
Finalmente riesco a passare a lasciarti il commento che ho scritto per la challenge: come spero si sia capito, ora che posso sbilanciarmi posso dire che questa è stata una delle mie flash preferite della challenge, sicuramente una di quelle che hanno saputo cogliere al meglio il personaggio protagonista (sai che io Mirtilla la amo, e qui l'ho proprio ritrovata).
Sono quindi felicissima che tu abbia scelto si sviluppare questo pacchetto!

Sono molto contenta di leggere qualcosa su questo pacchetto, perché è sicuramente quello che tratta del personaggio che mi incuriosisce di più.
Credo che l’autrice sia stata davvero molto brava: questa storia mi è piaciuta moltissimo, sia presa singolarmente, sia letta proprio in riferimento al pacchetto.
Ho apprezzato molto la struttura della flash, che va a racchiudere tutte le dicerie sul conto di Mirtilla (che poi sono anche quel poco che noi sappiamo di lei) per ribaltarle e in un certo senso smontarle, mostrando ancora una volta quella che secondo me è una delle caratteristiche principali del personaggio: il suo essere estremamente sola e incompresa. In vita non ha avuto nessuno accanto, e nessuno (spesso anche tra i fan della saga) ha avuto voglia di ascoltarla per comprenderla davvero. Lei muore a causa delle prese in giro dei compagni, e (se ricordo bene) dice che ci sono voluti giorni prima che la trovassero, segno che nessuno si era nemmeno accorto della sua scomparsa. Che qui venga quindi restituita attraverso quello che la gente dice di lei, che non è mai la verità, è fantastico. Le persone dicono di lei tante cose, traggono conclusioni dal suo comportamento, ma non conoscono la vera passione che si cela dietro i suoi sguardi o le sue parole.
Mi è piaciuto molto anche il ritmo della storia: lo stile è apparentemente molto semplice, ma ci sono assonanze e frasi dal ritmo molto curato, che incalzano, quasi come se si stesse leggendo una filastrocca che accompagna la lettura rendendo impossibile staccarsi fino alla fine.
Il pacchetto trovo sia stato rispettato molto bene: ci sono le dicerie, c’è la passione silenziosa di Mirtilla, c’è anche il significato tragico che si nasconde dietro a questa passione. È una parte che rimane appena accennata, ma per me la frase finale racchiude tutta la tragicità della situazione: quella felicità è inquietantissima, eppure credo sia perfettamente in linea con il personaggio (e di certo lo è con il pacchetto).
Insomma, ottimo lavoro!

Recensore Master
03/01/23, ore 19:07

Ciao, cara!
Ora che è finita la challenge, ti lascio anche qui il mio giudizio. Ti ringrazio intanto per aver partecipato!
Questa è sicuramente una delle storie che ho preferito. Il pacchetto mi piaceva tantissimo, tant’è che fino all’ultimo sono stata indecisa se svilupparlo anche io – il fatto di avere poco tempo mi ha fatto virare poi verso tematiche a me più familiari.
Sicuramente hai fatto un ottimo lavoro con le caratterizzazioni. Tom si intuisce appena, resta schivo sullo sfondo, e, pur se presentato dalla prospettiva filtrata di Mirtilla, è reso senza sconti: una persona difficile da amare, un ragazzo che non sorride mai e mai le ha rivolto la parola. Non è difficile rintracciare il Tom dei libri in queste righe.
Ma è sicuramente con Mirtilla che hai dato il meglio di te. Innanzitutto devo dire che ho amato come tu abbia ribaltato il pacchetto. Hai fatto quello che secondo me è un uso praticamente perfetto del pacchetto: lo hai rispettato benissimo, ma ci hai aggiunto anche del tuo. La Mirtilla che descrivi è quella che l’autrice voleva: sempre con la testa fra le nuvole, sempre innamorata, sempre lamentosa e triste perché i ragazzi non le rivolgono la parola. Eppure tu le hai dato una notevole profondità: Mirtilla è infatuata, sì, ma è anche coerente e fedele. Sembra solo cotta di una sfilza di coetanei insignificanti, ma in realtà l’unico per cui è rapita non è altro che il suo futuro assassino. Hai fatto davvero un bel lavoro con lei e ne sono estremamente soddisfatta.
Ho adorato, poi, il finale. Il fatto che lei sia quasi contenta di essere morta, perché finalmente ha ottenuto l’attenzione del ragazzo dei suoi sogni (solo una tredicenne potrebbe pensarla così, ed è giusto così), e il fatto che Tom la guardi davvero solo quando diventa un fantasma – e probabilmente anche solo per un attimo, ma è abbastanza.
Non ti ho dato il punteggio pieno sostanzialmente per delle piccole sbavature: c’è qualche errorino di battitura, qua e là (sicuramente dato dalla fretta di consegnare, ma in una storia di sole 500 parole non voglio vedere neanche una virgola fuori posto), per il titolo, che non mi ha fatto impazzire, e anche per la questione del serpentese (non capisco bene se e quando Mirtilla l’ha sentito parlarlo, se quell’unica volta prima di morire o altre in precedenza. È un’inezia, ma è un punto che rimane un po’ oscuro e che mi ha dato da pensare).
L’ho trovata comunque una storia stupenda.

Un bacio,
Mary

Recensore Master
02/01/23, ore 21:24

Ciao Marti, non ho mai letto qualcosa su questi due però al di là della flash credo tu abbia centrato perfettamente Mirtilla.
Immagino che abbia attraversato davvero questi dissidi, nel senso si percepisce perfettamente che lei sia stata in un certo senso messa da parte dagli altri. Volevo dirti prima di dimenticare che la struttura della storia è perfetta perché mi ricorda un nenia, così continua che incalza e fa percepire i sentimenti di esclusione, di dolore, di amarezza apatica della ragazza.
Tragico l'epilogo finale che conosciamo tutti, Mirtilla è stata uccisa dal Basilisco aizzato da Tom Riddle e lei, che aveva una vera e propria infatuazione paga un prezzo carissimo.
Figurati se Lord Voldemort si sia fermata ad osserva davvero, se potesse davvero provare qualcosa al di là della voglia di possedere l'egemonia mondiale tra le mani.
Il finale mi ha lasciato tanto dolore, nel senso tutte siamo state un pò Mirtilla qualche volta e beh lei...mi sono commossa.

Recensore Master
02/01/23, ore 16:37

Ciao, carissima!
Non potevo non passare a recensire questa storia dopo averla letta, non con un pacchetto così interessante e uno svolgimento così ben fatto!
Mi è piaciuto molto come hai reso Mirtilla in questa storia: tragica ma non melensa e perfettamente coerente con il suo essere una ragazzina di tredici anni, bruttina e insicura. E chi non si è mai sentito così a quell'età? Soprattutto in una scuola come Hogwarts dove si vive circondati da coetanei e ci sono proprio quelle fasi della vita, soprattutto da adolescenti, quando una SI VUOLE innamorare. Che altre distrazioni ci sono? Non è forse bello provare quell'emozione, quel brivido che ti scuote quando vedi la persona desiderata, farsi mille pare sulle parole (vuote e disinteressate, come hai ben reso tu) che ci vengono rivolte?
"Lei è quello che è, è quello che prova".
Stupendo.

Mi piace anche come hai impostato la storia, piena di ripetizioni e richiami - e nessuno, nessuno si rende conto di chi sia davvero l'oggetto dell'interesse di Mirtilla, che si dimostra meno palese, meno semplice del previsto. Tom Riddle sarà pure stato un bellissimo ragazzo, ma come dici tu non sarà stato facile innamorarsene. Eppure non possiamo che provare compassione per questa ragazzina di tredici anni che guarda questo ragazzo di sedici con l'ossessione infantile che si ha a quell'età. E mi ha semi spezzato il cuore quella frase finale su come lei fosse contenta, quei primi giorni della sua morte, perché era finalmente stata notata da Tom.

Nel canon, Mirtilla non si rende mai conto di cosa l'ha uccisa di preciso, o di chi sia stato... Il fatto che qui riconosca Tom è molto interessante - cristallizzata così com'era all'età di tredici anni, probabilmente non le è mai sovvenuto che quello fosse Lord Voldemort. Il segreto del suo omicidio, che pure poteva essere risolto, è morto con lei - almeno fino all'arrivo di Harry, cinquant'anni dopo.

Ancora complimenti!