Buonasera Alessia. Ho letto il tuo brano tutto di un fiato, credo che la parte introspettiva sia abbastanza curata. Sai, ho trovato curioso che il re di Rozmund abbia posto sul trono un uomo che era stato al servizio del suo avversario. E ho trovato curioso anche il fatto un mercenario di mestiere avesse una corporatura esile. Forse il suo era un approccio stealth, o difficilmente sarebbe sopravvissuto nei campi di battaglia. Sono comunque aspetti secondari rispetto all'introspezione, perno su cui ruota il racconto. L'uomo ha di certo una saggezza più grande rispetto al suo predecessore. Ciò che mi chiedo è: un uomo esile avrà il rispetto del suo popolo? Saprà governare con la fermezza necessaria che impone il suo ruolo? Chissà se queste domande troveranno risposta in un altro ciclo di brani rivolti alla sua figura. Nel caso, li leggeró volentieri

A presto!
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(Recensione modificata il 04/04/2023 - 09:48 pm)

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Ciao Alessia,
Questa è la breve introspezione di un re che non vuole diventare un tiranno e "perdona" anche chi non si è comportato in maniera corretta esiliandolo ma lasciandolo in vita.
Una decisione che tuttavia potrebbe avere delle ripercussioni letali visto che questo questo personaggio è un bugiardo e anche in passato ha imbrogliato il Re in persona.

Nella mia storia il traditore e complottista è scappato da solo senza tante discussioni nonostante abbia cercato di creare un Re apparentemente ideale e pieno di onore, benvoluto dai suoi sudditi.

Grazie alla tua breve introspezione ho ragionato su questo aspetto e per il resto non ho altri da dire, hai scritto in maniera dettagliata e corretta. Ma questo personaggio è in uno dei racconti che stai scrivendo?

Edoardo

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