Recensioni per
Appesi a un filo (pas de deux)
di drisinil

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/03/24, ore 21:16

Ciao! Questa storia di danza così malinconica mi piace molto e faccio fatica a capire perché, dal momento che la danza di solito non è fra i miei interessi. Forse perché il filo a cui sono appesi i due ballerini potrebbe rappresentare la vita e gli affetti di tutti noi? Forse è per la purezza dell’intimità fra questi personaggi senza nome, o per la grazia con cui delinei la loro “Madame”, di cui sappiamo quasi solo che è dura e bianca come la propria tomba, ma è come saperne molto di più. Forse però la cosa che mi piace di più sono le parole con cui la ballerina ripete più volte che il talento del suo partner è superiore al suo, e si può solamente intuire in quale misura l’ammirazione sia venata di rammarico. Hai scritto cose molto, molto belle. Lo so, sono ripetitiva e anche un po’ banale, ma oserei dire, per citare il tuo racconto, che il tuo talento superi quello di chiunque qui in giro. Continua sempre!

Nuovo recensore
09/07/23, ore 00:39

Ciao Amalia.

È bellissima questa storia, una poesia e una delicatezza disarmanti.

Ho apprezzato moltissimo le metafore incentrate sul filo che percorrono tutta la storia.

Alcune parti fanno proprio male, e ben rappresentano l'ambiguità del rapporto tra i due protagonisti nelle importanti fasi di crescita che vivono insieme, come queste:
- Mi baciavi sulle labbra per dimostrarmi che non c’era niente di romantico fra noi. Ci credevo: finché possiamo baciarci e riderne, baciarci e non andare oltre, baciarci e non sentire dolore, vuol dire che è giusto così.
- Altri odori nascosti nel tuo collo, sui tuoi vestiti, fra le pieghe delle tue dita e la stoffa.

Ci vedo molto realismo nella resa dell'ambiente sportivo: la ricerca della perfezione, il confronto con gli altri, il ruolo pieno di sfaccettature dell'insegnante, la distanza che aumenta con i coetanei che non fanno parte dello stesso mondo, l'intimità che si crea con il compagno di allenamento che desta confusione negli altri.

C'è tanta potenza nelle frasi che usi, e provo molta tenerezza per la protagonista. È facile avvicinarsi alle sue emozioni, alla confusione che prova, alle sue reazioni nei confronti dei cambiamenti nel rapporto con il compagno.

I tocchi tra i due personaggi hanno un ché di magico, speciale e intimo, come qui:
- Escluse quelle di mia madre, le tue mani sono le prime che hanno conosciuto il mio corpo. Una conoscenza sperimentale, consensuale, necessaria, innocente e al contempo assolutamente intima, straordinariamente profonda.
- A un’età in cui l’altro sesso è solo supposizioni e curiosità, le tue mani hanno plasmato il mio pudore, adattandolo alla loro forma. Dita ruvide, stanche, decise che imparavano a sostenermi, piegarmi, curvarmi. Sollevarmi non ancora, ma sapevo che ci stavi lavorando. E tendevi il mio filo fino al cielo.

Verso il finale, il tempo sembra accelerare e mi è dispiaciuto il pensiero di dover lasciare la protagonista.

Mi è piaciuta molto l'ambientazione, e, mi scuserai se mi ripeto, apprezzo sempre molto il tuo stile!

Grazie per aver scritto questa storia e averla condivisa con noi 💕

Buona serata! ✨

Claudia