Caro Bilbo,
trovo che sia sempre un viaggio affascinante quello di potersi immergere nelle culture di altri paesi e di altri popoli, i quali mettono talvolta molto bene in evidenza il rapporto che hanno stabilito nel tempo con Madre Natura.
La Luna del Verme assume pertanto un significato profondo e, per queste popolazioni, fonte di vita che ricomincia a germogliare, concetti forse lontani da noi che viviamo in città.
Curiosa invece la poesia che ci hai proposto, in una delle molteplici traduzioni, e che tu hai rivisitato secondo il tuo estro. La luna e l’ombra, sia insieme che separatamente, sono soggetti molto ricorrenti nelle poesie e nelle ballate, sembra quasi che non possiamo farne a meno, poiché l’astro dall’alto dei cieli osserva il comportamento dell’uomo nelle sue varie accezioni ma non può esplicitare quale sarebbe il suo reale pensiero al riguardo mentre l’ombra anch’essa non parla ma ci accompagna durante il nostro cammino su questa terra.
Entrambi paiono sortire una sorta di sodalizio con l’essere umano, che a loro si accompagna e non può che conversare con loro unicamente tramite versi, avendo la sensazione che solo in questo modo si possa vivere
assieme e condividere qualche attimo di vita.
Pensieri questi miei in libertà, colpiti dall’incipit e poi dallo scorrere dei versi danzanti e festosi di colui che sta dialogando con entrambe anche se a mezzo di un bicchiere di vino che rende tutto più leggero.
Un caro saluto. |