Ciao, Orso :) Arrivo dal gruppo telegram. Stavo sbirciando tra i profili efp degli iscritti e il tuo mi ha fatto un sacco simpatia xD Ho scorso attentamente le tue storie e l'introduzione di questa mi ha catturata, perché penso anch'io che nei testi che scriviamo rimanga impressa un'immagine di noi che col tempo inevitabilmente cambia e non ci appartiene più. Ma proprio per questo è bello tornare a leggere e ritrovare quelle parti di sé che abbiamo lasciato, ricordare chi eravamo, e mi sembra che in questo racconto tu abbia messo molto di te. Ciò che il protagonista ha passato mi è arrivato dritto al cuore, la tua narrazione è lucida ma al tempo stesso fortemente emotiva, tanto che non ho staccato gli occhi neanche per un secondo dal testo. Il sentimento che prova il protagonista per la ragazza è intenso e struggente, forse troppo rispetto a quello di lei. Hai messo in luce anche un altro aspetto molto delicato, soprattutto nella mente di un uomo, cioè la paura dell'abbandono e la fragilità che ne consegue. Quello che hai descritto è un amore come tanti, in cui tutti possono immedesimarsi, uno di quelli che finiscono senza nemmeno dirselo, sai solo che quel bacio sarà l'ultimo e dopo tutto cambierà. Eppure, sono quelli gli amori che ti segnano più nel profondo. Davvero una bella storia, amara come solo la vita sa essere... i miei più sinceri complimenti!

Leggi la risposta dell'autore

Ehi <3

Pensavi d'esserti sbarazzato di me, per oggi, eh? Eh no! :D In realtà stavo tornando da Edith, poi mi sono obbligata ad aspettare; poi ho soppesato il tuo nuovo lavoro ma, avendo più capitoli, aspetto di finire Edith e poi me lo leggerò, fra un A&A e l'altro, insomma!

Veniamo a questa storia, via.

Quando troverò un tuo lavoro senza nebbia, mi prenderò d'un male e intimerò mi venga restituito il mio Orso!

Dai, faccio la seria, perché qui c'è poco da ridere - però, se uno vuole, è libero di farlo, eh!

Sta piovendo da tutta la sera e l'aria è veramente fresca. E' stato facile immedesimarsi nel racconto; per il clima, certo, ma anche perché, se non è stato per un Erasmus, è stato per qualcos'altro, che ci siamo sentiti dire "addio"... non necessariamente a parole.

Penso che tanti, troppi di noi abbiano fatto quel viaggio in macchina, siano tornati in una stanza improvvisamente vuota che, della persona che abbiamo amato, è rimasto solo l'odore... destinato, come loro, a svanire.

Il protagonista è veramente innamorato, lo si capisce battuta dopo battuta; il vero mistero è lei, ma non perché parte: per mille piccoli dettagli che non sono neppure l'offenderlo per i suoi gusti musicali. Già a quel "ti amo" non ricambiato, avevo intuito l'epilogo, ma uno ci spera, uno ci spera sempre.

Purtroppo sono convinta che siano davvero pochi gli amori o gli affetti sufficientemente forti da resistere al tempo, alla distanza. Il sole, la luna del cielo sono sempre quelli, ma le persone no. E' non è neppure un male o una colpa: si vede che l'anima gemella è altrove, in un altro corpo. Qui non viene detto, ma è quello che penso, quello che ho immaginato.
E, parlando di anime gemelle, a volte mi domando se non ci sia stato un qualche errore, in un tempo lontano: alcuni sentono, sanno di aver trovato la propria metà, ma quell'altra metà combacia con un'altra metà ancora, qualcuno che non sei tu. Misteri.

Ho il magone, perché sei riuscito a rendere perfettamente la dinamica di un singolo, qualcosa in cui chiunque, per quanto personale, può rivedersi.

Inoltre, come ti ho già detto, amo la delicatezza che metti in alcune scene: sei amorevole, attento e dolcissimo.

Non mi è scesa la lacrimuccia perché ho un cuore di pietra - risate in sottofondo - ma dentro...

Sei davvero di una dolcezza disarmante, ti voglio bene <3 <3

Mi dispiace per la recensione un po' così, un po' frammentaria o randomica, ma davvero non c'è molto altro che possa aggiungere. Volevo farti sapere che l'ho letto e apprezzato, che ho capito e provato qualcosa, che sei bravissimo, qualunque cosa tu faccia.

A presto,

-Agp.

Leggi la risposta dell'autore