Recensioni per
Cauchemar
di fenice64

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/07/23, ore 16:08
Cap. 1:

Ciao
L incubo il sogno che ti inquieta che ti sconvolge che a volte rompe gli equilibri
Grandissima
V

Recensore Master
12/04/23, ore 04:26
Cap. 1:

Inquietanti sono gli incubi mentre li stiamo vivendo e incerta è la fase di mezzo, quella del risveglio non ancora completo, quando, in attesa di recuperare la totale lucidità, ancora non sappiamo dove ci troviamo e cosa ci stia accadendo. Di grande sollievo è la tappa finale, quella in cui capiamo che abbiamo soltanto sognato e che le brutte cose, una volta tanto, non ci riguardano.
Può anche accadere, seppur raramente, di sognare sapendo che soltanto di sogno si tratta e, allora, la fatica sta nel risveglio, perché vorremmo destarci e lottiamo perché ciò avvenga. A me è successo. Vedevo, a tratti, la materia del sogno e, a tratti, una mia mano che cercava l’altra. Poi, mi svegliai, nel momento in cui una mano aveva afferrato l’altra, scuotendomi dal sonno fastidioso. E sollievo fu.

Recensore Master
29/03/23, ore 09:01
Cap. 1:

Ciao Fenice. Ho apprezzato la scelta del titolo. Nel leggere l'introduzione chi non si é trovato in una simile situazione? Hai poi elaborato il tutto in modo poetico. Mi ha colpita l'espressione riguardo le potenti raffiche di vento cariche di pioggia che sembrano lacrime. Ho immaginato il perdersi in questo buio attraverso le tue suggestive parole fino al risveglio, la luce dell'anima. L'immagine scelta nel finale ben rappresenta quanto abbia scritto. Come sempre un bel connubio tra le citazioni, le tue parole e le immagini facendomi riflettere. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 29/03/2023 - 09:03 am)

Recensore Veterano
28/03/23, ore 20:38
Cap. 1:

Ciao Elena. Spero tu stia bene.
Complimenti per lo scritto perché suscita emozioni, già a partire dal titolo.
Che, perdona la mia ignoranza, ne introduce il contenuto in lingua francese.
Pensare che ho studiato francese per 3 anni alle medie e 5 alle superiori ma... non sapevo cosa fosse un cauchemar, pensavo ad un piatto tipico spagnolo 🤔🤗😆😆😆.
Credo che i sogni, quindi anche gli incubi, siano qualcosa di estremamente sincero e genuino.
Forse la traduzione dei nostri sentimenti o delle nostre sensazioni. Paure. Speranze. Timori. Dubbi. Desideri proibiti. Terrori folli.
Come nel tuo caso, presumo.
La tua non è esattamente poesia ma hai reso comunque benissimo l'idea, con i tuoi versi, un po' morbidi, un po' incisivi.

A presto!
Roberto
(Recensione modificata il 28/03/2023 - 08:39 pm)

Recensore Veterano
25/03/23, ore 23:19
Cap. 1:

Carissima Fenice,
che bellezza ritrovarti con uno scritto così onirico: di stampo quasi freudiano, oserei dire.
È proprio vero che durante la notte, quando la razionalità è a riposo, è l'inconscio a farla da padrone: perciò spesso accade che  le paure e le ansie che si reprimono durante la veglia emergano prepotenti durante il sonno, quando la guardia e le difese sono abbassate. Dei versi penetranti, angoscianti e potenti.
Come sempre, grazie per aver condiviso e un buon fine settimana.
Sempre ammirata, G.
(Recensione modificata il 25/03/2023 - 11:20 pm)

Recensore Master
25/03/23, ore 22:12
Cap. 1:

Cara Fenice, risorgi dalle ceneri della sparita farfalla, con sempre nuovo e intenso spirito di poetessa e, adesso, anche attenta direttrice della fotografia: dirigi un film dall'atmosfera piuttosto tetra, stavolta.

"La realtà è una semplice illusione, sebbene molto persistente" sosteneva Albert Einstein. Labile, insomma, è il confine fra realtà e illusione.
E fortemente reale appare qui questo "incubo": non è nient'altro che illusione, ma viene tratteggiato con abile concretezza, sin dai primi versi.

Versi i tuoi che sono belli, ognuno completo in se stesso, ognuno abbellito dalla sua giusta lunghezza, ognuno intimo e personale.

Lieto, tutto sommato, il finale. È vero che il risveglio avviene "di soprassalto", coi battiti del cuore accelerati e il fiato grosso, ma è bello scoprire che era tutto solo una "rielaborazione della mente" e che, magari, la prossima volta, la tempesta si sarà placata, la voce sarà più sensuale, le mani non resteranno più vuote.

Verrebbe voglia di approfondire, di ricercare il significato recondito che secondo me ogni sogno, ogni incubo, si portano dietro. Forse la chiave sta in quel “ma le mie mani restano desolatamente vuote”. Forse… giornate che scorrono via, che si vorrebbe tenere con sè, afferrare, ma che purtroppo non lasciano il segno. Ci ho messo troppo di mio, stavolta, ma è perchè il brutto sogno mi ha colpito nella sua vividezza, come se l’avessi fatto io, e sono abituato ad auto-psicanalizzarmi.

P.S. Un discorso a parte merita il titolo. Nella tua ricerca di raffinatezza hai voluto usare il francese, che io ignoro totalmente, ma mi ha colpito quel “mar” finale di "cauchemar", e mi ha subito fatto venire in mente il nome inglese di incubo, “nightmare”. Ho scoperto che le due parole contengono lo stesso Mare, demone o fantasma espresso dalle antiche lingue germaniche e indo-europee. E chissà che ciò non fosse legato in origine al nostro “mare” (essere infecondo), a sua volta legato alla radice di “morire”, come purtroppo i terribili fatti quotidiani mettono in evidenza.

Un caro abbraccio, con l'augurio di una serena domenica di inizio primavera.

Recensore Master
25/03/23, ore 06:04
Cap. 1:

Buongiorno
Ecco la brutta sensazione di svegliarsi nel cuore della notte in preda all'ansia... Però alla fine anche il piacere di constatare che in fondo nulla era reale.
Buon fine settimana 🙏