Ciao!
Sto dando un'occhiata alle storie scritte per il Calendario dell'Avvento di Fanwriter.it e sono molto felice di aver trovato anche la tua 🥰

Questa storia mi è piaciuta molto, penso che tu abbia svolto un ottimo lavoro sia nel raccontare le dinamiche che intercorrono tra i personaggi (ciò che Vargas ha dovuto subire e la sua relazione con Callisto) sia nel rimanere in tema con quanto richiesto dal Calendario dell'Avvento, perché in fondo c'è la neve, fa freddo ed è presente anche il compleanno di Vargas, meglio di così non si può (!)

Se da una parte ho provato molto dispiacere per quanto accaduto a Vargas, dall'altra mi sono sentita rincuorata nel momento in cui è tornato da Callisto.
L'avranno anche privato del suo titolo di mago e sottratto i poteri, ma per Callisto Vargas sarà sempre un mago, e non uno qualunque, bensì il SUO mago.
L'idea dell'anello per festeggiare il suo compleanno, poi, l'ho trovata adorabile… e certo Callisto, stai tranquillo che ci crediamo tutti al fatto che non si tratti di un anello di fidanzamento, ma solo di un anello da stregoni, vai tranquillo proprio!

È stata davvero una bella lettura, complimenti 🥰
Alla prossima!

M a k o

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Ciao, eccomi qui 🥰
Trovo sia Vargas che Callisto due personaggi molto interessanti, quindi continuerò a leggere molto volentieri di loro.

Il dub-con è una tematica molto delicata e tendo a leggerla solo in rare occasioni, perché spesso non è trattata nel migliore dei modi, ma in questo caso devo dire che non solo l'hai dipinta davvero bene, ma ha anche un senso, un fulcro importantissimo all'interno della storia e penso sia proprio questo a rendere Vargas e Callisto due personaggi molto profondi e guidati da sentimenti che li bruciano fin dentro l'anima.

Vargas inizia a domandarsi se ciò che ha subìto in realtà non gli sia piaciuto, se abbia provato qualcosa in grado di andare oltre l'odio e i sentimenti negativi nei confronti di Callisto.
E allora tutto si ribalta, perché Callisto l'ha violato veramente oppure no?
Quando ho letto il punto in cui Vargas, con ogni probabilità, ha provocato Callisto per essere in un qualche modo punito per la morte di Isabeau, ho realizzato quanto, appunto, sia un personaggio profondo: perché deve essere maledettamente disperato per arrivare a desiderare una punizione simile e ancora di più arrivare a dannarsi perché ciò che lui e Callisto hanno vissuto quella notte forse non è stato nemmeno un vero e proprio supplizio, ma qualcosa di più intimo e che appartiene solo a loro.

Nella loro dinamica ha senso e li rende i personaggi che sono, ed è proprio per questo che ritengo che tu abbia delineato molto bene la dinamica del dub-con.
Sei stata molto brava, davvero.
Continuerò a leggere di loro, assolutamente.
Alla prossima!

M a k o

Ciao, eccomi a recensire per lo scambio del giardino.

Ho letto questa storia con piacere, delineando un profilo ben preciso di Vargas e Callisto e del loro rapporto così rude e complicato. Vargas si ritrova solo in letto sfatto, con ancora i segni lasciati dal suo improbabile compagno e amante sul corpo. Anche lui sa di non aver subito violenza da parte di Callisto sebbene l'amplesso abbia in se qualcosa di violento, come un desiderio animalesco da voler soddisfare a tutti i costi, fino a prenderlo con la forza, anche se la chiamerei più forza della disperazione che altro. Vargas si rende conto che le cose non stanno veramente come pensa quando ritrovando la corona di Callisto sul pavimento trova il fatidico messaggio dentro, la citazione dei papaveri è meravigliosa, non la conoscevo e devo dire che ci calza a pennello. Ha una nota davvero triste e nostalgica, soprattutto perché i fiori che crescono ai margini con le erbacce rischiano di essere strappati insieme ad esse e gettati a seccare, benché il senso delle parole di Callisto non si riferissero a questo. Bella e ben scritta, i pensieri e i sentimenti di Vargas cono descritti davvero bene e devo dire che questa coppia spacca, Callisto poi mi piace un sacco anche se Vargas lo descrive come un "cazzone"... Nel complesso l'ho trovata una lettura piacevole e di spessore, complimenti!

Tea.

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Uno scorcio di racconto, forse il primo di molti altri ma la metafora dei papaveri "ai bordi delle strada, che crescono rigogliosi ogni oltre ogni probabilità e che non si abbassano a nascere nei giardini curati" è davvero di mio gradimento, complimenti! Credo di aver letto altri avvenimenti tra i due, molto tempo fa, e non li ricordo esattamente.
A rileggerci

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Interessante frammento di una storia sicuramente più ampia. La scrittura veloce, quasi di impulso mi ha dato l'idea di essere lì nella scena e di condividere i dubbi del protagonista. Nota a margine, la violenza è tale in qualsiasi momento anche se c'è stato un iniziale interesse a partecipare (anche se è iniziato con un pugno, mi sembra difficile pensare diversamente), dire di "No" vale in qualsiasi momento.

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