Cara BlueBell!
Sono tipo dei decenni che devo passare sul tuo profilo, ma oggi ho visto questa storia, l’ho letta e non ho potuto fare a meno di passare. Sì, ha senso questa storia, perché coglie sia una delle tematiche principali di HotD (la reticenza nel lasciare che la dinastia e i Sette Regni siano in mano a una donna, per quanto capace) sia lo spirito di Rhaenys, che per indole e capacità sarebbe stata una sovrana molto più in gamba di Viserys, ma a cui viene negata questa possibilità perché donna. Il che, in una famiglia così autoreferenziale e legata al passato come i Targaryen, significa rifarsi alla mitologia legata a Aegon il Conquistatore e alle sue mogli/sorelle, parlare una lingua di un continente estinto e così via.
Mi piace moltissimo l’analisi di Rhaenys, la lucidità con cui valuta sé stessa e le sue capacità, ma anche il destino di Viserys e quella corona che diventerà la sua rovina, che lo consumerà anzitempo e che porterà Aemma alla morte nel vano tentativo di dare un erede maschio, possibilmente vivo, al marito. Rhaenys fa anche un paragone doveroso alla sua antenata più fortunata: si sente l’orgoglio che prova verso di lei, perché Rhaenys è forte come l’ava, è degna di portare il suo stesso nome. Ma le analogie non finiscono qui. C’è la caduta che condividono entrambe, una sconfitta dolorosa, che viene accettata con consapevolezza, intelligenza e dignità, ma che non fa di certo meno male.
Insomma, mi è piaciuta tanto!
Un abbraccio e a presto 😊
Shilyss |