Ciao!
Ora che hai pubblicato passo a lasciarti il commento sullo stile come recensione, aggiungendo che mi ha incuriosita molto questa tua finestra su Gabrielle, mi piacerebbe leggere altro di tuo su di lei (non so se ne abbia già scritto, ma in ogni caso sappi di avere una lettrice!).
Come sai ti ho riconosciuta e ne sono stata soddisfatta, ma non è stato semplice! Ho avuto molti dubbi riguardo all'identità della penna, ma alcuni elementi presenti in questo racconto mi sono parsi tuoi e quindi ti ho associato al racconto. Da un punto di vista grafico (sbirciando altre tue storie), ho notato che l’uso della punteggiatura nei dialoghi qui presente e l’alternarsi di allineamenti di testo senza separatori visivi siano tratti ricorrenti nei tuoi testi. Tuttavia, a convincermi maggiormente che potessi aver scritto questa flashfic è stato lo stile “ritrattistico” che ho già avuto modo di notare nel racconto della prima fase: anche qui, mi è parso esserci un flusso di coscienza indiretto camuffato da questa terza persona in apparenza “giudicante”, che esamina un contesto, dà giudizi e sembra rivolgersi al personaggio in piena consapevolezza – personaggio che prende il suo spazio nella conclusione, dove attraverso il corsivo “invade il testo” e sembra dare al lettore la chiave di lettura necessaria a comprendere l’intera introspezione. Avrei potuto essere totalmente fuori strada (a te avevo associato anche la Blaise/Ginny, in un primo momento), ma questo tipo di approccio ai personaggi mi ha ricordato la tua penna e qui aggiungo – dopo aver letto e riletto anche la tua storia su Pansy per la nomination – che ritrattistico è forse la parola a mio parere più rappresentativa di questo tuo stile molto orientato a dare un'immagine del personaggio, a mostrarlo e a parlare di lui al lettore.
Alla prossima! |