Recensioni per
Sei tu la mia città
di blackjessamine

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/11/23, ore 20:35

Ciao!
Ho letto la tua storia per gli Oscar della Penna 2024 e ho pensato di lasciarti una piccola recensione.
Non conosco il GrishaVerse, ma sono riuscita ad apprezzare ugualmente la tua fanfiction. Molto emblematica è la contrapposizione tra la parte dedicata alla descrizione oggettiva della città e quella in cui emergono prepotentemente sensazioni soggettive e ricordi, rievocati dai vari luoghi.
Una storia suggestiva e originale, in cui i sentimenti sono il fulcro della narrazione e la “guida” in giro per la città.
Buona fortuna per gli Oscar! Un saluto!

Recensore Veterano
03/11/23, ore 18:05

Ciao! Sono venuta qui dritta dritta dalla penna degli Oscar, gareggiamo assieme in Miglior Fotografia.

Premetto che non conosco Tenebre e Ossa se non per il telefilm uscito… penso un bel po’ di tempo fa per la mia memoria. Quindi mi approccerò alla tua storia come un originale, cercando di contestualizzarla con i miei ricordi (scarsi).

Quello che posso dirti già dalla premessa è che ho profondamente amato la descrizione delle vie della città, il fatto che il cammino sia impedito lì dove è irregolare, ma soprattutto il tuo soffermarti sulla parte marinaresca, mio grande punto debole. Lì dove hai descritto navi che si scagliano contro paesaggi vividi mi hai dato un’immagine molto chiara che continua sin dove descrivi i punti di interesse, l’alta chiesa, gli scalini, i tetti spioventi.

Quella che però sembra quasi una guida turistica si contrappone alla parte dello scritto che tu poni a destra. A sinistra vediamo costantemente un rimando al: dove sono i luoghi, dove visitarli come turisti. Ma a destra vediamo l’amore del soggetto che lì ci vive, che lì c’è cresciuto e che lì ha trovato l’amore.

Pare che il protagonista veda la città in cui vive con gli occhi di chi gli sta al fianco e di conseguenza adatti un po’ la sua visione a quella del partner.

“La mia città è sparsa come briciole sul davanzale di una finestra”

Ho trovato questa frase particolarmente evocativa, perché mi ha ricordato la costruzione di una città e della sua base, una base che più si allarga, più diventa enorme, labirintica e nella quale ci si tende a perdersi, se non si ha una buona guida. Qualcuno che ti insegni. E quindi sulla destra vediamo ancora la contrapposizione di qualcuno che la città la conosce perché gli è stata insegnata, mentre sulla sinistra una voce cordiale ma in modo quasi professionale che vuole dare indicazioni con un certo distacco intellettuale tipico, ad esempio, delle guide, per l’appunto.

Alcuni punti li ho trovati costruiti sui sentimenti di chi narra.


“È un ormeggio che quasi ogni giorno resta vuoto, vuoto dell’ombra di una nave che compare senza preavviso nelle mattine di bruma” e in questa frase c’è molto. L’ho interpretata come una persona che vive con l’obiettivo dell’attesa dell’altra.

Una storia breve, ma che da il suo impatto e le sue sensazioni e che ben si sposa con la categoria da te scelta.
Alla prossima!

Recensore Master
07/09/23, ore 18:29

Ciao!
Questa è la prima volta che passo a leggerti. In genere tendo a limitarmi a spulciare solamente le sezioni dove sono più attiva, ma mi rendo conto che così mi perdo un sacco di roba interessanti, quindi ho deciso di spulciare un po’ qui sul Grishaverse che è un fandom che mi piace moltissimo 👀
Ma bando alle ciance, smetto di blaterare, giuro!
Ho trovato questa shot molto particolare. Trovo veramente geniale l’idea di concentrare il focus principalmente su un’ipotetica guida turistica. La cosa che più mi è piaciuta è il contrapporsi delle scene più meccaniche della guida turistica a quelle più come dire… di cuore di Inej e Kaz.
È una cosa che ho trovato molo bella. Tra l’altro sono decisamente loro, dannatamente IC, sono i loro pensieri messi su carta, ed è una cosa che adoro sempre tantissimo.
È stata davvero una bella lettura, sono contenta di aver fatto questa breve capatina qui sul fandom, dovrò farlo più spesso, ho visto varie cose che mi incuriosiscono. E se beccherò altro di tuo sarò ben felice di leggerlo 😊
A presto, un bacio
Niny 😊

Recensore Veterano
26/08/23, ore 13:30

Ciao! Dopo aver letto ‘Identità a scaglie’ ho dato un’occhiata al tuo profilo per vedere se avevi pubblicato altro nel fandom del Grishaverse è appena ho visto questa mi sono subito affrettata a leggerla considerando che il rapporto tra Inej e Kaz è proprio quello che mi ha fatto innamorare dei libri e devo dire che è stata una bellissima sorpresa!
Il contrasto tra le parti della guida, così obbiettive,teoriche, quasi fredde che si alternano invece ad una visione fondamentalmente umana, fatta di sentimenti e persone… ho adorato ogni riga e tutto ciò che rappresentava. Nonostante si tratti sempre di pensieri e non di dialoghi, si percepisce subito a chi appartengono, e i caratteri di Inej e Kaz che ne emergono da anche solo queste poche righe rispecchiano fedelmente i loro corrispettivi del libro, un’impresa che può essere complicata avendo a disposizione così poco spazio e che invece sei riuscita benissimo a trasmettere!
Quindi i miei complimenti e alla prossima recensione (perché non vedo l’ora di leggere le altre storie che hai scritto!)

Recensore Master
01/07/23, ore 19:28

Ciao!
Ho sinceramente amato questa storia, a partire dal titolo e in ogni singola parola.
So che non hai ideato il titolo ma si tratta di una citazione, però l’hai scelto e l’hai sviluppato in maniera centrale nella fanfiction. La città è protagonista dei paragrafi giustificati, con questo punto di vista esterno e impersonale cha la dipinge in maniera vivida agli occhi del lettore. Ma la città è anche protagonista delle introspezioni di Kaz e Inej, evidenziate dal corsivo e dall’allineamento a destra così come da uno stile che si fa più intimo: è nelle sue vie e nelle sue finestre che i due si riconoscono.
Kaz e Inej sono la mia ship preferita dei libri e li ho ritrovati in questa storia ritratti in modo perfetto, anche se in realtà qui non interagiscono con dei dialoghi. Mi sono parsi estremamente riconoscibili, ho sentito la loro voce pur in assenza di parole, pure se i rispettivi nomi propri non sono mai citati.
D’impatto anche la conclusione centrata che riprende il titolo, e quindi il prompt della storia.
Davvero complimenti, non ho letto tantissimo come vorrei nel fandom ma questa è stata senza dubbio tra le mie letture preferite!
Un abbraccio!
Legar

Recensore Veterano
16/05/23, ore 05:58

Ciao Greta!
Perché sia qui a quest’ora non è dato saperlo, ma ormai i minuti alla vita mi tocca strapparli così e quindi eccomi qua. Sono felicissima che tu abbia già partorito la prima storia della Challenge è ancora di più che esista una “challenge nella challenge”. Non vedo l’ora di leggere ogni tua storia 🤍 soprattutto se penso che ognuna sarà letteralmente geniale come questa. Sai quanto ti ammiri come autrice ma penso che la scrittura “d’istinto” sia la mia tua (?) versione preferita.
Venendo alla storia, davvero, mi riesce difficile immaginare come tu abbia deciso di declinare questo titolo in questo modo ma, ora che la leggo, mi rendo che non avrebbe potuto essere altrimenti. So di averlo messo perché Ghezen mi ha detto di fidarmi e io mi sono fidata. E ho fatto bene!!!
Penso che sia perfetta questa doppia versione di Ketterdam: la prima patinata, in versione guida turistica, in cui si raccontano bellezze visibili all’occhio di un turista qualsiasi. Dovrei forse soffermarmi a sottolineare quanto sembrasse di leggere davvero una guida Lonely planet e chiederti quante ne hai lette per renderle così perfettamente ma, invece, mi sono solo pentita di non averlo fatto io e aver organizzato i miei ultimi viaggi spulciando i blog su internet ma rimedierò nei prossimi ahahah (chiedi una percentuale). Comunque, dicevo, alla Ketterdam dei turisti ne sostituisci un’altra, “biposto”, quella che Kaz e Inej vivono sulla loro pelle. E ho amato che i luoghi che la guida racconta siano parte in realtà di una loro quotidianità: se l’umidità è una trappola per persone con problemi di deambulazione, lo è assolutamente per i passi irregolari di Kaz. Inej che potrebbe percorrere quel reticolo di strade di corsa, volando, e invece adatta il passo al suo, per restargli accanto, credo sia un’immagine meravigliosa. Così come la Mano di Ghezen, bellezza che si staglia su Ketterdam e che offre una vista mozzafiato ai coraggiosi che hanno voglia e fiato per farsi duecento scalini per dominare la città dall’alto. Ma per lo Spettro sono attimi, sono parte del percorso che lei vive a molti metri da terra, là dove gli occhi “umani” non posso osare. Dove Kaz non può osare: così tutti i paesaggi inediti della sua città Kaz deve leggerli, rubarli, dal riflesso che le legge negli occhi. E anche gli altri due parallelismi sono geniali: se lo Stave dell’Ovest per gli “ignari” è una mappa puntellata di locali e case di gioco in cui si annidano pericoli e borseggiatori, per lei è una costellazione di luoghi in cui nascondersi, in cui trovare riparo, in cui mettersi al sicuro. E Kaz l’ha protetta così, costringendola ad imparare a memoria quella mappa, più importante di quella di Ketterdam in sé. E alla fine Quinto Porto (*rumore di cuori rotti in sottofondo*): lo spazio vuoto di una banchina in cui una nave attracca solo ogni tanto, ah che male! Bellissimi però anche i cristalli di salsedine incastrati fra i capelli, le briciole di sicurezza sparse come briciole su un davanzale, le passeggiate in assenza di gravità, i passi trattenuti per adattarli a quelli di Kaz.
Insomma, credo tu abbia trovato una chiave di lettura splendida per questo titolo. È geniale, l’ho già detto, perché io mai mai mai ci avrei pensato. Ti faccio davvero tanti complimenti perché, ad ogni storia che leggo, ti scopro un tassellino più versatile ed è sempre un piacere immenso. Questa recensione alla fine voleva essere più sensata ma spero di averti fatto capire quanto abbia apprezzato questa storia, i significati che si porta dietro e conferisce al titolo che avevi scelto.
Spero tu riesca nella tua challenge nella challenge perché sono davvero curiosa (e impaziente) di leggerti ancora.
Un abbraccio

Recensore Master
14/05/23, ore 18:30

una premessa: non ho ancora nè letto i libri, nè visto il telefilm, è nella lista delle cose che mi piacerebbero prima o poi. questo per dirti che non ho idea di cosa sia questo fandom. MA. la presentazione mi ha catturato un casino e quindi, tanto per, ho aperto e letto. E HO AMATO TUTTO. quindi sono qui per farti i complimenti. l'idea della fanfic, questo guidare il lettore come se tu fossi la nostra guida turistica, è stupenda, originalissima e ti è riuscita divinamente. ovviamente però a rendere il tutto così meraviglioso, sono le parti in corsivo, questa lettera d'amore così struggente e così piena di pathos e sentimenti, non so nemmeno chi sia questa ship, eppure quest'amore che traspare è stupendo e li ho amati. complimenti, una storia sperimentale che però ti viene fuori come fosse facile e io qui incantata a guardare, un piccolo gioiello. ^^