Altra piccola perla stile flusso di coscienza. Partirei col dire che il tuo modo di impaginare la storia è unico e originale. Dà quel tocco di "poetico" e spontaneo in più, a mio parere davvero una bella trovata per esprimere il flusso di coscienza dei due personaggi. Personaggi che, ancora una volta, si intrecciano alla perfezione.
Sembrano camminare in parallelo, seppure percorrono due strade opposte. Perché mentre Byleth è costantemente inondato da luce, Dimitri sprofonda sempre di più nel buio, ed è una cosa che anche a livello grafico si può percepire.
Infatti il disegno di Byleth è luminoso, per quanto disturbante, mentre quello di Dimitri è davvero molto cupo ed opprimente.
Mi è piaciuta moltissimo anche la tua interpretazione degli avvenimenti di quei cinque anni che non sono narrati. Mi sono sempre chiesta come abbia fatto Byleth a salvarsi, sopravvivere o comunque cosa gli sia successo. La tua interpretazione è profonda e credibile e si intreccia bene con il canone del gioco. Senza contare che le riflessioni sul popolo dello Zanado sono bellissime e permettono un focus attento sull'orrore che questi poveracci hanno subito, che Rhea a subito, per cui, non nego, nutro profondissima simpatia.
Ho anche apprezzato tanto lo spazio che hai lasciato a Flayn e Seteth ed anzi, devo dire, mi sarebbe piaciuto che fossero stati proprio loro due a recuperarlo, salvarlo ed occuparsene. Ha perfettamente senso a mio modo di vedere ed anzi dà un maggiore spessore a sothis, e a tutti i "manakete" del gioco.
Anche il come li hai interpretati, l'ho amato tanto! FLAYN è DOLCISSIMA!
Vedere Byleth bloccato ed incatenato sul trono di sothis, mentre i suoi figli cercano di aiutarlo a sopravvivere e lui che in un certo senso non può fuggire al suo ruolo... straziante. Ma bellissimo.
E poi si passa al buio, con Dimitri, le sue ombre, la sua sofferenza e Gwendal che lo tortura. ed ecco come hai voluto giustificare la perdita del suo occhio. Fortuna che il nostro principe è scappato in tempo... altrimenti non ci sarebbe stata una route dei leoni blu, a questo punto.
Ho anche amato come la tortura di Gwendal sia stato come l'elemento che ha sbloccato del tutto la "bestialità" di Dimitri. è come se, mentre prima, nonostante l'orrore compiuto da edel e tutto, comunque manteneva un briciolo di lucidità, ma poi, dopo l'occhio tranciato, perde la testa del tutto. Tanto che arriva ad accanirsi sui cadaveri, fino a smembrarli. Hai reso visivamente bene la sua follia... e quanto effettivamente sia caduto in basso, senza rendersi davvero conto degli orrori compiuti.
All'arrivo di Byleth, non nego, ho tirato un sospiro di sollievo... la loro riunione è stata breve, ma intensa e si collega perfettamente all'altra tua storia. Ancora un ottimo lavoro! |
