Questa breve poesia descrive l amarezza di Alain un altro personaggio che adoro 😊💓

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Ciao Madame! Sempre splendide le tue parole: quei pensieri scomposti ed al tempo stesso così intimamente saturi di anima. Sia essa lieta o devastata, come in questo caso, in cui l’essenza lieve del sogno e del ricordo, restituiscono un pezzo di sollievo al cuore.
Grazie sempre per condividere le tue visioni.
Tamara Alessandra.

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Ciao
Che dire...e' semplicemente meraviglioso, mi sono emozionata a leggerlo
Complimenti
V

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Cara Madame Grandier,
quanta dolorosa intensità nelle parole sentite di questo tuo scritto.
Si riesce perfettamente a percepire il peso che Alain si porta sul cuore per non avere accanto la sua Marie Blanche. Come per lei Alain è il suo mondo, anche per Alain la cosa è del tutto reciproca: lei incarna il suo intero universo. Il sentimento che li lega alimenta una passione che si avverte in ogni fibra del loro essere e quando sono separati questo distacco diventa quasi insostenibile.
Senza averla a fianco, dopo i momenti vissuti fino all’ultimo, come se fossero una cosa sola, lasciano il nostro soldatone svuotato, poiché in effetti gli viene a mancare una parte che ormai è entrata di prepotenza a far parte di se stesso.
Il magnifico disegno di Ireland ci restituisce lo sguardo di un uomo che sta rivivendo nella sua memoria, nonché nelle pieghe del cuore e del corpo, ogni istante condiviso dal quale costa davvero molto sacrificio separarsi.
Ogni volta che ti presenti con qualche frammento della vita del “tuo” Alain, anche il lettore entra in una modalità di percezione particolare, poiché, sia con le tue parole sia con il tratto magico della matita di Ireland, rendete il personaggio veramente vivo e infinitamente umano con la sofferenza interiore che si porta appresso come se di essa si fosse rivestito.
Un plauso ad entrambe che assieme sapete creare istanti sospesi quanto intensi.
Un caro saluto.

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Povero Alain, la separazione da Marie Blanche gli sta costando davvero tanto!

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Cara Madame Grandier,

Intense entrambe, parole e matita. Che coppia siete tu e Ireland! Complimenti!
Una "rossa" breve, ma ben strutturata. Un dubbio però sorge spontaneo nella mia mente...
Si legge di un angolo profondo in cui il ricordo della bella stagione esistenziale vissuta e purtroppo perduta, come un dolce fuocherello, riscalda (riscalderà/riscalderebbe) il cuore del protagonista, donandogli il salvifico tempore che, solo, può permettere un possibile proseguimento, ma sarà/è, effettivamente, così? A me pare, dalle parole dello stesso Alain, che quello sia piuttosto, o ancora, un "incendio divoratore", un "pruneto irto di spine" (davvero in puro stile LO), un "deserto desolato e arroventato", la cui fine è ancora ben lungi dall' arrivare. Povero Alain...
Un caro saluto da L MMXV

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Poche parole ma come sempre descrivi magistralmente la disperazione della perdita di un amore. E come sempre la magica matita di Ireland rende viva questa mancanza.
Grazie

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