Recensioni per
Perle ai porci
di Baudelaire

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/11/24, ore 12:01

Questi tuoi versi me li sono sentiti cuciti addosso come un abito su misura!
Potrei averli scritti io guarda (non così sapientemente però, perché non ho la tua padronanza nel poetare)
Soprattutto questa strofa (ma anche le altre sia chiaro) mi ha toccata perché è proprio quello che mi capita.

Lor capire non potranno
altezzosi sullo scranno
Quel che cela il tuo gran cuore
così oppresso dal dolore.


Comprendo molto bene il tuo non riuscire a tacere.
MI riconosco abbastanza anche nelle due strofe seguenti, anche se da vecchia quale sono, sto cercando di non cadere nel tranello degli avvoltoi, perché loro si nutrono delle reazioni altrui e allora io li guardo, sputo in terra e mi giro dall'altra parte, anche se non sempre ci riesco, ma quando lo faccio li vedo dibattersi come pesci nella rete. Rabbiosi per non avermi (apparentemente) scalfita. Ecco lo step successivo è quello di fare un recinti per non farli arrivare davvero a scalfirmi, qualche volta ci riesco e ti assicuro, che quando questo capita ti senti forte come un leone e in pace come una colomba.
Ti faccio i complimenti per il sarcasmo e lo stile graffiante, incisivo ma mai sopra le righe. Belle e compiute le rime, che non sono banali, ma efficaci.
Mi è piaciuta molto.
Un caro saluto e alla prossima!

Recensore Master
27/11/24, ore 11:25

Ciao Cristina,
ho letto e riletto più volte questa tua ultima poesia rendendomi conto che, ad ogni lettura, la indossavo sempre di più, poiché le parole e i concetti me li sento cuciti addosso, soprattutto nel periodo che sto vivendo ultimamente.
Davvero ho anche io la sensazione di aver elargito perle a coloro che non erano pronti, oltre che per riceverle anche solo per capirle, e ciò mi sta provocando una profonda amarezza che si riflette nel mio vivere quotidiano, poiché è difficile e doloroso dover ammettere e rendersi conto di aver spartito tempo e altro, dando tanto di se stessi, con qualcuno che non lo meritava.
Bisognerebbe essere capaci di schermare il nostro vero io, quando comprendiamo con chi abbiamo a che fare, creandoci una sorta di muro di contenimento invisibile, al fine di non ritrovarci a soffrire in solitudine quando gli altri continuano indefessi a comportarsi come se nulla fosse accaduto e, soprattutto, quando ritengono che il comportamento tenuto fosse logico, giusto e “normale”.
Mi ripeto sempre di aver imparato qualcosa dalle esperienze precedenti e che la prossima volta sarò e starò più accorta, ma poi mi ritrovo nuovamente a comportarmi nella stessa maniera poiché è nel mio carattere, anche se sono purtroppo ben conscia che potrà nuovamente essere motivo di amarezza se non sofferenza interiore.
Hai dato voce a pensieri che frullano nella mente di chissà quanti di noi ma che, per pudore, non esterniamo.
Grazie e un caro saluto.

Recensore Master
26/11/24, ore 08:35

Riesci sempre ad affascinarmi.
Saranno le rime, sarà il canto che penetra dentro, come quello di una sirena.
Mi ammali anche quando fai i capricci, e sei arrabbiata col mondo e con te stessa.

Mi sembra d'essere tornato ai tempi della Repubblica fiorentina, quando c'erano i Piagnoni, seguaci del Savonarola, i Palleschi, seguaci dei Medici, e gli Arrabbiati, che stavano con Ludovico il Moro. Mi sono dimenticato per quale partito votai. O forse non ero ancora nato.

P.S. Leggi “ammali” come voce del verbo ammaliare, e non ammalare: basta una “i”, a volte persino un puntino sulla i, a fare la differenza!

Recensore Master
26/11/24, ore 00:32

A volte in effetti sarebbe molto meglio lasciar perdere... Crearsi una corazza impenetrabile...
Però per le persone sensibili tutto questo è molto difficile, quindi si ricade sempre nella sofferenza.
Capisco benissimo, purtroppo.