Recensioni per
Tutto cominciò da una mela
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/05/25, ore 22:59

Cara Dorabella,

sì, credo che ci meritiamo di estinguerci, a prescindere.

Mi sembra - ma non ci scommetto - che fosse ne "Gli sdraiati" di Michele Serra una specie di apologo di vecchi VS giovani, con i vecchi che non mollavano e avevano il corpo mezzo ricostruito con pezzi di giovani, e dal canto loro i giovani che erano talmente idioti da far pensare fosse una disgrazia lasciar loro il mondo.
Taglio i concetti con l'accetta, ma nel tuo racconto i giovani sono addirittura scomparsi, e 'sti vecchi mostruosi tanto hanno faticato per ammazzarsi per una mela.

Insomma, l'umanità è uno schifo e forse alla fine, molto alla fine, si è accorta che petrolio, oro e soldi in generale non li puoi mangiare.

Forse la mela del peccato anche stavolta rende il libero arbitrio all'umanità dolente, e che ne faccia un uso migliore; forse nascerà invece una società timocratica dove mele e carote fanno la ricchezza, e per comprarsele toccherà vendere gli incunaboli al mercato nero.

Il timore è che la distopia non sia così distopica.

Vista e apprezzata la suggestione da "La miglior offerta", che posso solo definire un capolavoro - e aggiungo che il banditore, ovvero Geoffrey Rush, era un uomo felice e con una vita perfetta finché non si è innamorato. Ma questa è una strizzatina d'occhio a te, bella autrice, perché i tuoi personaggi non hanno questo problema, sanno un'acca dell'amore, loro.

E ti regalo anche un luogo comune al contrario: "I soldi non danno l'infelicità": quella l'essere umano se la guadagna in altro modo.

Saluti e devoti omaggi,

Sacrogral, cavaliere
(Recensione modificata il 25/05/2025 - 11:00 pm)

Recensore Junior
17/05/25, ore 23:02

Io non posso che sentirmi estremamente sorpresa sempre, Dorabella cara, dalla tua straordinaria capacità di immaginazione e dal modo elegante con cui con una prosa impeccabile riesci a descrivere anche le situazioni più assurdamente scabrose, mantenendo sempre un’aplombe assoluta. Un racconto che purtroppo più che di fantascienza ha il triste sapore della profezia e che con un magistrale gioco di introspezioni psicologiche mette a nudo i pericoli dell’umanità insiti nella nostra stessa natura. Come sempre, tuttavia, non posso che ammirare la magnanimità che ogni volta riesci a elargire, questa volta addirittura offrendo al genere umano persino un (non meritato) riscatto attraverso l’autodistruzione di chi nemmeno avrebbe meritato il privilegio della vita. Bellissimo il tuo personaggio del banditore: un perfetto gentiluomo e insieme un eroe con la sua fermezza e la sua capacità di non fermarsi al proprio orticello, trasformando il mondo intero nell’orto di cui, guarda caso, aveva davvero bisogno. Complimenti Dorabella!!!

Recensore Master
17/05/25, ore 13:54

Ciao cara
Bellissimo racconto, sono ben lieta di ritrovarti nel tema fantascienza dove ti trovi a tuo agio come in altri generi...Adoro i tuoi scritti, sono degli eccellenti capolavori di stile e scrittura...
Complimenti e chapeau
V

Recensore Master
17/05/25, ore 11:53

Ciao, carissima Dorabella.

È bello per me oggi trovarmi qui con te in questa sezione in cui forse non ero mai capitata.
La fantascienza non è il mio genere preferito, a meno che non si tratti di distopie.
Ma questa tua storia è quanto di più sagace e brillante si possa sperar di trovare in qualsiasi sezione.
 
L'ho adorata sin dall'inizio.
A dire il vero, leggendo il titolo, io non avevo pensato alla mela di Eva nel giardino dell'Eden.
Quando ho visto che c'era una mela, ho pensato piuttosto al giudizio di Paride. Lui che doveva decidere a quale delle tre dee consegnare la famosa mela d'oro della discordia.
Ma devo dire che il tuo racconto è pure meglio.
 
Una storia che tu stessa hai definito "sarcastica".
Sicuramente ironica lo è. C'è della parodia. Una forte derisione, estremamente godibile dall'inizio alla fine.
I toni scanzonati sono ben amalgamati all'apparente serietà della situazione narrata.
Divertentissima l'asta. Un'asta di frutta e verdura... Mi ricorda tanto una certa banana attaccata alla parete col nastro adesivo 🤣 
Fantastici i vecchietti miliardari, sorta di zombie tecnicamente avanzati.
Arpagon sarebbe stato sicuramente apprezzato dal caro Moliere.
 
Ma quando hai usato il termine "lenocinio", per indicare lo sfruttamento della prostituzione, sono praticamente caduta dalla sedia.
A quel punto stavo ridendo troppissimo.
 
Grazie, mia cara, per questa deliziosa satira dei nostri tempi.
Speriamo davvero di non finire così.
Io mi auguro che l'umanità si estingua prima di arrivare a una cosa del genere.
Quanto può essere stupido il genere umano?
Complimenti vivissimi e applausi a scena aperta per te, Autrice di rara arguzia.
 
Ti abbraccio forte
Manuela

Recensore Veterano
17/05/25, ore 09:33

Ciao sono lieta di aver visto il tuo lavoro Stavolta su fantascienza io cerco di imparare da scrittrici brave come voi alla prossima Alta marea💓