Bella!
C'è da dire che a me piace subito tutto quello che parla d'estate, quindi non faccio testo, però me la sono sentita subito dentro la tua poesia.
Piena di sensazioni appena tratteggiate e variopinte. Tattili: il vento sulla pelle. Visive: la luna e i colori delle spiagge. Gustative: cocchi e granite. Sentimentali: storia e parole.
Così deve essere: suggerire, lasciare al lettore il compito di integrare con la sua sensibilità.
Sapiente l'inizio, che richiama vecchi tormentoni; il centro, con Giugno isolato in un verso tutto suo; la fine, che riprende il titolo.
Perché l'estate è pure ripetizione, cose scontate, momenti facili senza grattacapi.
Brava!
E che l'Alta Marea ci travolga, o soltanto ci sussurri, con un libro sotto l'ombrellone. |