Recensioni per
Our Darkest Hour__
di Red S i n n e r

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Hi there, Red. *inserire cuoricino*
In una parola, potrei dire che è splendida e che l'ho adorata.
Mi è sembrata una poesia girotondo, con quel ripetersi di parole, avvenimenti, bianco e nero sulla scacchiera, fiamme, vita e morte, tutto confuso negli occhi blu del giovane conte di Phantomhive.
Ho trovato ben tratteggiati sia lui che il suo Maggiordomo, presenza quieta - talvolta silente - e tuttavia demoniaca, pericolosa, come ci si aspetterebbe da un essere qual è Sebastian. E Ciel, così duro, eppure internamente così debole di quella debolezza di chi è stato privato della forza derivante da ciò che si vuole proteggere. Perché ormai non è più questione di vita o di morte, di lacrime o di risate, ma semplicemente della fine che presto lo raggiungerà, presente eppure muta sulle labbra sorridenti del maggiordomo.
Quel ripetersi sino alla nausea di Sarà sempre così? Sarà sempre così?, fino ad arrivare alla risposta finale Cerca di piangere e provaci seriamente, perché sì, sarà sempre così., l'ho adorato. La riposta è straziante, e tuttavia Ciel non piange, non vuole piangere, si limita a pregare. Preghiere che non saranno mai ascoltate.
Questo tuo stile, così onirico, così poetico, lo amo davvero. *inserire svariati cuoricini*
Bravissima, mi è piaciuta molto.
Chu.

Recensore Junior

Devo fare mente locale per poter recensire questa storia che mi è davvero piaciuta molto.
Comincio col dirti che ciò che più mi ha positivamente colpita è lo stile; asciutto, coinciso e intervallato da alcune ripetitività che, anzichè banalizzare la narrazione, la rendono ancor più incisiva.
L'incipit è assolutamente d'effetto: questa immagine d'ogni cosa, bruciata, di questo corpo segnato da ferite e lividi che oltrepassano la semplice dimensione materiale, traducendosi in segni indelebili dell'anima stessa, è perfetta, indice di un'ottima e drammaticissima introspezione; il tutto accentuanto dallo sgorgare di lacrime amare a diluire la memoria di un qualcosa che non c'è più, distante ed irrecuperabile.
La ripresa del concetto di fondo che per Ciel ciò che si è perso non potrà più tornare indietro l'ho trovata (forse sbaglio, forse no) esplicitata nella frase: Pallida eco di risate dimenticate, voci allegre, tutto scivolava, tutto si disfaceva, tutto bruciava contorcendosi per un ultima volta tra quelle fiamme maledette.
Oltremodo IC, senza dubbio attinente alla personalità complessa del giovane Phantomhive e del suo rimembrare i momenti di gioia ormai smarriti nella vacuità di un Nulla senza fine: umiliato, annichilito e paradossalmente e incredibilmente forte, dotato di un cuore inspessito dall'odio.
Il concetto delle fiamme che bruciano ed ardono è ripreso più volte e l'ho apprezzato moltissimo, soprattutto nei riferimenti a Sebastian che, tu stessa, definisci "attore", insignito d'un ruolo interpretato con encomiabile maestria.
E il barlume nelle iridi scarlatte di questo singolare e comunque perfetto maggiordomo sembra ricordare questo crepuscolo infuocato che filtra dalle imposte dello studio del conte bambino: un parallelismo davvero toccante che mi ha emozionata tantissimo.
Una storia davvero molto bella di cui il finale mi ha profondamente toccata:Ed è come ballare tra peccato e redenzione, tra sanità e follia, tra lacrime mai nate e gemiti di piacere mal celati restando, però, nell’ordine autoimposto di una scacchiera.

Sarà sempre così? Sarà sempre così?
Cerca di piangere e provaci seriamente, perché sì, sarà sempre così.


Congratulazioni, dritta nei preferiti:)))


(Recensione modificata il 08/11/2009 - 12:27 am)