Ti avevo promesso millenni fa una recensione... Beh, ora giunge. °-°
Innanzitutto, è davvero molto poetico, e molto bello.
Ti dico subito la pecca, ovvero ciò che non mi è piaciuto -ma è una mia personalissima e contestabilissima opinione-: "Difatti, il bel corpo che è tornato a scorrere sull’acqua, ebbe il piacere d’essere considerato come la principale attrazione d’un bordello."
Trovo questa frase troppo diretta, ed in disaccordo con l'aria sognante -seppur cupa, macabra e tremendamente triste!- del racconto.
ma poi sono gusti.
Il vampiro mi è piaciuto da impazzire: ingenuamente innamorato, teneramente innamorato... ma pure sempre pericoloso, silenzioso, potente.
E questo particolare non era stato notato nella sua interezza dal "povero" mortale.
La vittima del racconto, il bel cadavere azzurrognolo -ho amato l'idea che il cadavere fosse azzurro, e non semplicemente bianco-, l'ho trovato molto simile a Rouge, francamente.
Sinceramente ritengo che la figura di Rouge, o comunque di un mortale lussurioso e spaventato dalla vecchiaia, sia radicata nella tua testa; non è un male, è semplicemente una tua caratteristica.
Per il resto, che dire?
Ciò che mi ha colpito di più è l'atmosfera onirica, fredda e buia: talmente bella, che quasi mi viene la voglia di provare a disegnarla, e colorarla. Perchè vedi, è davvero pittoresca.
La fine, con il vampiro sulle guglie e l'anima del suo amante che osserva il proprio corpo... è splendida.
Complimenti <3
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